Blocco per timidezza

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno,
Sono la mamma di un bambino di 18 mesi e vorrei chiedere un consulto riguardo alla particolare timidezza di mio figlio. Da premettere che siamo genitori piuttosto estroversi e aperti verso gli altri, che cercano di non incutere timori al proprio bimbo provando ad incoraggiarlo nelle nuove esperienze, siamo stati però bimbi molto timidi (direi entrambi irriconoscibili rispetto ad ora!) Abbiamo notato però che pur essendo un bambino molto allegro e "simpaticone" a casa e con la cerchia (purtroppo ristretta in questo anno di scarse frequentazioni!) di parenti/amici intimi, appena siamo in un contesto nuovo si blocca e sembra a dir poco terrorizzato dalle persone che non conosce, anche bambini più piccoli di lui. Per "blocco" intendo proprio che rimane immobile e non vuole più muovere un passo se vede anche solo in lontananza alcune persone che magari nemmeno lo guardano.. l'altro giorno al parco un bimbo più piccolo si è avvicinato accarezzandolo e lui con le lacrime agli occhi stava aggrappato a me, "impaurito" e talmente bloccato da non riuscire nemmeno a piangere, come attonito..in questi contesti rimane serio serio ed osserva ogni minimo movimento di chi lo circonda.. all'asilo nido le maestre dicono che a volte è spaventato degli altri bambini, anche se a casa mi "racconta" felice, a modo suo, di giocare con loro e va volentieri.. so che non c'è niente di "anormale" in tutto ciò, ma vorrei capire se c'è qualcosa che possiamo fare noi genitori per aiutarlo o perlomeno per tranquillizzarlo perchè sembra davvero spaventato dai nuovi incontri.. sicuramente il periodo Covid non aiuta!
Grazie

Commenti

per capire che succede bisogna che mi descriva anche il 'contorno', per così dire, della situazione che descrive. Come quando col binocolo si vede qualcuno spaventato e se si allarga il quadro magari si vede che c'è un leone e si capisce il perchè dello spavento. Mi dia quindi qualche informazione che allarghi il quadro, seguendo magari il questionario bambini indicato nella colonna qui a sinistra.

Le descrivo brevemente un paio di situazioni recenti
Situazione X: Al parco dove andiamo sempre e dove lui normalmente si lascia andare a corse e "esplorazioni". Mentre gioca arriva un bambino da un altro ingresso (vicino a lui ma più lontano da me) e lui si fa scuro in volto e si paralizza. Non toglie un attimo gli occhi dal bambino ma non muove un muscolo! Appena il bambino esce dal suo raggio visivo, corre da me spaventato, come per trovare conforto, come se prima fosse troppo spaventato persino per "scappare".
Situazione Y: Camminiamo per la strada mano per la mano e alla fine della via vede due ragazzi che parlano (non lo guardano). Lui si blocca e non vuole avanzare di un passo nemmeno "tirato". Non dice più nulla, non risponde alle mie domande e guarda solo in direzione dei ragazzi. Quando loro rientrano in casa, lui ricomincia a camminare come se nulla fosse.
Spero di essere stata esaudiente. Vorremmo trovare il modo di incoraggiarlo, è successo anche di incontrare al parco bambini che lui frequenta al nido che volevano giocare con lui, ma che lui rifiutava rifugiandosi da noi senza più parlare, non volendo essere nemmeno toccato da loro..non capiamo il perchè di questa sua "chiusura" e ci dispiace che provi questo senso di smarrimento anzichè entusiasmo nell'incontrare altri bambini.
Ecco a Lei il questionario compilato:
QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare : 3 persone
età dei componenti : mamma 33  papà 37 bimbo 18 mesi;
altre notizie (Figlio unico, unico nipote)

età del bambino/a (09/2019)

problemi in gravidanza (/)

NASCITA
a che settimana 41
Parto : cesareo
alla nascita : 3400 g, 51 cm, circonferenza cranica : non ricordo il dato ma tutto nella norma
indice di Apgar: 1'……./ 5'………..tutto nella norma
durata del ricovero in ospedale : 3 giorni

PRIMI MESI
allattamento: artificiale / a orario / nessuna difficoltà
inizio pappine, minestrine, ecc...  (Abbiamo fatto autosvezzamento intorno agli 8 mesi)
svezzamento definitivo 10 mesi , molto facile (bambino mangione!)
ritmo sonno veglia nei primi mesi: Ha cominciato presto a dormire regolarmente, togliendo già a 3 mesi una poppata notturna, possiamo dire di aver avuto un neonato molto bravo. Verso i 6 mesi però (quando ha cominciato a muoversi più "autonomamente" nello spazio) ha avuto per un paio di mesi un sonno molto burrascoso, coinciso anche con il periodo pandemia/stress familiare per situazione lavorativa.
persone che lo accudivano Mamma/Papà
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? 4 mesi Orario? Part time
persona sostitutiva ( nonni paterni) reazioni del bimbo? Non ha mostrato grandi cambiamenti in quanto abituato alla presenza dei nonni che abitano vicino e che vede sempre

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: mangia di tutto senza problemi
sonno: generalmente dorme dalle 22 alle 8:30/9, quando arriva l'ora della nanna si addormenta da solo nel suo lettino col ciuccio e con un genitore nella stanza. stessa cosa per il pisolino pomeridiano.
abitudini ( ciuccio solo per dormire dai 13 mesi)
tempo video: massimo 30 min al giorno, e non tutti i giorni (non teniamo la tv accesa perchè non è nostra abitudine, se non la sera quando lui dorme. Gli piacciono alcuni cartoni animati, ma preferisce giocare, sentire musica o guardare libri, non gli facciamo usare telefonini nè tablet)
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: sul tappeto, sul divano, in braccio
seduto da solo intorno ai 6 mesi
primi spostamenti a che età e come: ha cominciato a gattonare verso gli 8 mesi
primi passi da solo 13 mesi
capacità motorie attuali: cammina, corre, sale e scende le scale
controllo sfinterico (pannolino)

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi:  3 mesi
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: 3 mesi
Successivamente: È un bambino molto espressivo e chiama le persone con cui vuole "parlare"
facilità a capirlo e interagire: Molto facile
facilità al pianto: Non piange per lunghi periodi e si è sempre fatto consolare facilmente anche da neonato
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (molta diffidenza, paura) ...
modalità di accudimento: tranquillo e sicuro, non siamo genitori apprensivi e cerchiamo di trasmettergli serenità, giochiamo molto con lui e cerchiamo di "responsabilizzarlo" coinvolgendolo nelle nostre attività.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? I nonni paterni sempre, 4 amici che per lui rappresentano "gli zii" e le maestre del nido.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: Con le persone che conosce non ha alcun problema, ci saluta mandando bacetti e rimane con la persona a cui è affidato.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE : In linea generale è molto molto curioso, anche quando sembra spaventato è comunque in continua "osservazione" di ciò che fanno gli altri, adulti o bambini che siano.

CONDIVISIONE (cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc?) Si, fa qualcosa cerca  l'approvazione ed è felice di far vedere quello che fa e racconta, a modo suo, le situazioni nuove al genitore che magari in quel momento non era presente

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 3 mesi
prime parole 6 mesi
due parole insieme 16 mesi
uso del no e del sì 10 mesi
frase minima 17 mesi
capacità di dialogo: limitatamente alla sua età direi buona
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. Quando un gioco è nuovo inizialmente non sembra interessargli..ha bisogno di osservarlo e prenderci confidenza, idem con i libricini o tesserine, un po' come con le persone. Ora gioca molto per imitazione (nell'uso di cacciaviti e martelli come il nonno, fare finta di cucinare come mamma e papà, coccolare l'orsetto e metterlo a nanna..)
DISEGNO SPONTANEO
(scarabocchio , fa finta di scrivere con la matita scandendo le sillabe delle parole come in un dettato - Es: Maaaa...mmma!) ...

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: media, limitatamente alla sua età

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....Buona

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....Buona

UMORE: Tendenzialmente allegro e felice

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, e testardo)
adesione a regole, orari, limiti, Piuttosto obbediente e regolare
obbedienza agli adulti: è testardo ma conosce bene le regole e sa che deve obbedire.
reazione a divieti, frustrazioni: Piagnucola ma poi smette da solo se non diamo peso ai suoi capricci, è comunque piccolo quindi se è stanco o affamato può diventare più nervoso
paure, fissazoni: Non ha particolari paure, ma sembra spaventarlo ciò che non conosce

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido a 13 mesi
Orario 9- 12
Reazioni : Qualche pianto all'inserimento ma ora va volentieri

RAPPORTI SOCIALI: Con i parenti e gli amici che conosce è tranquillo, interagisce, fa il '"pagliaccetto", a casa nomina e racconta a modo suo quel che fa con loro

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (i nonni paterni abitano vicini e li vede ogni giorno anche più volte) inserimento sociale della famiglia (normale) contatti sociali... rapporti di amicizia meno estesi e uscite limitate dalla situazione Covid.
Organizzazione familiare per l'accudimento: Al mattino ci alziamo tutti insieme, lui va al nido con i nonni e noi al lavoro, pranziamo insieme, lui fa il pisolino e quando si sveglia sta con la mamma, poi torna papà e siamo insieme a cena e fino all'ora della nanna, generalmente.
modalità educative ( ferme, lui ora cerca di imporsi ma sa che su alcune cose non transigiamo, è figlio unico e unico nipote quindi abituato per forza di cose ad avere tutto intorno a lui, ma noi genitori cerchiamo di non viziarlo. Lui sa che "comandiamo" noi e anche quando fa i capricci o non vuole fare una cosa, basta poco perchè torni ad essere obbediente senza dover cercare particolari escamotage.
tempo video (come sopra)

- EVENTI PARTICOLARI,
A parte la situazione attuale che cmq ha limitato molto le sue interazioni  (prima del Covid anche se piccolo veniva insieme a noi praticamente dappertutto, ora si può dire che non sappia cosa sia un supermercato, purtroppo!)

Lo sviluppo globale sembrerebbe nella norma.
E' andato al nido da cinque mesi, quindi. Un po' presto, forse. E' stata un'esigenza di lavoro vostra? Anche se non credo che sia una reazione a scoppio ritardato.
Avrà avuto qualche esperienza 'traumatica' al nido?
Bisognerebbe ripensare se il bambino può essere stato spaventato da qualcosa nei mesi scorsi, poco prima di cominciare questo comportamento di paura dell'estraneo.
Quando è cominciata?

E' comunque una reazione normale che hanno tutti i bambini a partire dagli 8 o 9 mesi, per un certo periodo, finché non superano questa fase di distacco dai familiari e appunto di paura dell'estraneo.
Magari ora provate a riportarlo fuori e conoscere il mondo esterno, gradualmente, senza però forzarlo e sopportando con pazienza le sue manifestazioni di paura.

Non so dire con precisione quando è iniziata questa "paura", perchè comunque tra l'inverno e il lockdown (siamo stati per diversi mesi in zona rossa) abbiamo cominciato da poco a ritornare in posti dove per lui è possibile incontrare altre persone al di fuori delle conosciute..prima di questo periodo era comunque timido, ma non impaurito.. La cosa che ci preme di sapere è se ci siano delle modalità con cui aiutarlo e tranquillizzarlo, anche le maestre lo definiscono un bambino molto timido. (Non è mai irruento, è in costante osservazione ma non prende iniziative di contatto con i bambini, si lascia guidare dalle maestre ma non parla molto, mentre a casa parla di continuo) Al nido è andato per esigenze lavorative e anche per permettergli di frequentare bambini della sua età, che sostanzialmente disconosceva..a casa o comunque in ambienti a lui noti si lascia andare tranquillamente..Forse ho omesso un particolare importante, io da bambina ho sofferto di una forma transitoria di mutismo selettivo, possono esserci delle predisposizioni familiari? Grazie

Beh, ho visto qualche caso di mutismo elettivo in cui anche la madre lo aveva avuto da piccolo. Se sia 'genetico' o 'ambientale' non si può dire. La scarsa dimestichezza con l'ambiente fuori di casa è un aspetto presente, in effetti. In questi casi di solito il bambino sente molto diverso l'ambiente esterno da quello che lui conosce ( è frequente in famiglie immigrate), e si rifugia per così dire nello scafandro del mutismo quando esce dall'ambiente familiare.
Forse in quello che dite, di essere "piuttosto estroversi e aperti verso gli altri" il bambino può sentire una vostra spinta eccessiva e magari un po' ambivalente che gli fa percepire l'ambiente e le persone estranee come molto diverse e in qualche modo non sicure... Come se ci fosse qualcosa di non naturale che gli rende difficile il passaggio fra 'dentro' e 'fuori'.
Nel suo caso come era andata?
Comunque a 18 mesi un bambino non ha ancora bisogno dei coetanei e forse l'inserimento al nido lo ha trovato impreparato, per cui ha reagito in modo primitivo, per così dire, ritirandosi nel guscio. E poi l'isolamento e la limitazione dei contatti hanno fatto il resto, e lui non ha conosciuto di più il mondo esterno ed è rimasto alla prima reazione difensiva.
Potrebbe essere utile fare esperienze fuori, insieme a voi, per aumentare la sua conoscenza delle cose fuori, senza però forzarlo nè rimproverarlo e nemmeno farlo come una 'terapia', ma in modo spontaneo, naturale, abituale, ma anche non eccessivamente facile...

Nel mio caso (dai ricordi di mia madre, io ricordo le sensazioni che provavo piu che gli episodi in se stessi) è stata fondamentale la presenza di una maestra delle elementari che ha trovato il canale giusto per darmi sicurezza, facendo leva sulla mia passione per la lettura/scrittura e tirandomi così "fuori dal guscio". Si, sicuramente per tanti motivi gli ambienti esterni lo trovano impreparato, anche se per esempio al nido va molto volentieri (nel fine settimana spesso chiede dei bimbi e della maestra e durante il tragitto è sorridente e sereno) anche se noto che all'ingresso pur non facendo pianti o comunque andando volentieri in braccio alla maestra, rimane molto serio osservando i bambini, sembra che siano più che altro loro a "spaventarlo", mi verrebbe da pensare perchè essendo guidati dall'istinto, non hanno una "misura" per rapportarsi, è successo che una bambina lo accarezzasse e abbracciasse e anche lì lui si è bloccato. In ogni caso, noi cerchiamo di favorire le uscite, grazie anche alle belle giornate, senza mai forzarlo ma nemmeno "catalogandolo" come "bambino timido" perchè ho come l'impressione che se noi prendiamo questa sua caratteristica per assunto, alla lunga lui si adegui in qualche modo alla categoria in cui lo "giustifichiamo" (attenzione, non che ci sia nulla da giustificare nel suo temperamento!) Grazie dei consigli!

Da alcune sue descrizioni sembra quasi che si blocchi quando un estraneo entra nel suo 'territorio'. L'immobilità è normalmente una reazione di fronte a un "avversario" troppo più forte. L'altra reazione dovrebbe essere di difesa e attacco ( ai suoi livelli), o fuga, appunto: probabilmente c'è qualcosa che la blocca... Inoltre qualcosa mantiene la percezione dell'estraneo come pericolo in maniera più prolungata e più intensa che di norma, apparentemente.
Bisognerebbe tenere in osservazione il bambino per cogliere altri aspetti, non solo con gli estranei, ma anche con i familiari e cercare di capire di più. Potete magari mandare qualche video del bambino insieme ad altri, sia in casa che fuori. Le istruzioni in colonna sinistra.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.