Preoccupazione...32 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Gentile dottore, le scrivo per avere un parere riguardo al nostro secondo bambino di 2 anni e 8 mesi. Tutto è iniziato due mesi fa, quando al bimbo del cugino di mio marito hanno diagnosticato un dubbio di sospetto autistico. Abbiamo iniziato ad informarci, a leggere su internet e abbiamo cominciato a temere anche per il nostro secondo bimbo. Inizio subito col dirle che, fino a quel momento, non c’era stato mai nessun episodio che ci facesse pensare ciò, forse perché non eravamo informati? Io me lo chiedo ancora.
Il nostro bambino è da sempre un bimbo tranquillo e riservato e abbiamo sempre sostenuto che avesse ereditato questo lato del carattere da me. È tendenzialmente timido, ma al contempo vivace con le persone che conosce. Gioca e cerca molto la sorellina più grande di lui che sta per compiere 5 anni ed hanno in bellissimo rapporto. È molto affettuoso con me, col papà e con la sorellina appunto. Ci da i baci, le carezze, gli abbracci. Ha iniziato a parlare(mamma) a nove mesi, e precedentemente ha avuto lallazione regolare. Poi il vocabolario si è ampliato e ad un anno e mezzo conosceva gli animali e il loro versi, i nomi dei componenti della famiglia, le parti del corpo e di molti oggetti. Tutto nella norma secondo la nostra pediatra ed anche secondo noi che avevamo avuto già un’altra esperienza come genitori. Ha iniziato a camminare a 15 mesi, ma per un mesetto si spostava dritto sulle ginocchia, all’epoca la cosa ci ha un po’ preoccupato ma poi in breve tempo ha iniziato a camminare bene e non abbiamo dato peso alla cosa. Ha proseguito il suo sviluppo regolarmente, fuori e in casa è sempre stato un bimbo tranquillo e al contempo curioso e solare. Al parco si divertiva particolarmente sullo scivolo e sulle giostrine che dondolano, sull’altalena non chiedeva mai di andare. Anche con i cicli di sonno non ha mai dato problemi. Dorme da sempre nel lettone, e fino a marzo scorso di notte si svegliava e si attaccava al seno per poi riaddormentarsi regolarmente. Fa un riposo pomeridiano di un’oretta/ un’ora e mezza circa. Come le dicevo, a marzo appunto ha smesso completamente di essere allattato, cosa che faceva da un anno soltanto di notte. Anche al ristorante è stato sempre un bimbo tranquillo, sia se eravamo da soli sia se uscivamo con amici. Durante gli spostamenti in auto, non ci ha mai dato problemi. Per andare a trovare i nonni, dobbiamo fare un viaggio di due ore e mezzo circa perché abitano a 200km da noi, ma lui sta seduto tranquillo, guarda fuori, ascolta la musica, guarda la strada, oppure, se partiamo nella fascia oraria prossima al pisolino, riposa anche un’oretta...tranquillo insomma. Si adatta al cambiamento( perché poi dai nonni ci fermiamo in genere per un periodo di 3/4 giorni circa) senza particolari difficoltà. Anche per quanto riguarda l’alimentazione ha avuto uno svezzamento regolare, prima con le creme e pappe e poi piano piano con i cibi più consistenti. Preferisce la pasta e i sughi, di verdure, carne e pesce. Non gradisce piatti tipo frittatine, cotolette e bastoncini di merluzzo, che in genere i bimbi adorano, ma per il resto non da problemi. Mangia da solo e beve in autonomia. Cammina bene, salta, corre, è coordinato nei movimenti, sa sedersi sulla sedia(se è alta si “arrampica”)e sa scendere, idem salire o scendere le scale, io gli tengo la mano per una mia sicurezza, ma se gliela lascio prosegue aiutandosi al muro. Fa il gioco del “fare finta”, finge di versare il caffè nelle tazzine, di bere e poi me lo offre anche, oppure finge di mangiare e darmi da mangiare ad esempio. Imita ciò che vede fare, soprattutto la sorellina, insieme ballano( cercando di imitarne i movimenti) giocano a nascondino, anche se non sempre si nasconde perfettamente, ma credo sia normale alla sua età, oppure a rincorrersi. Sa costruire torri con le costruzioni, gioca con la palla, sa calciare ed indirizzare il pallone verso un punto, non sempre centra la porta/gioco, ma anche questo credo sia normale. Ha ripreso ad andare sui cavalcabili, per un periodo non li usava più, perché preso dalla tv. Gli piace usare i colori, ne conosce molti( il giallo, il rosso, il verde, il
blu, l’arancione il bianco e il viola) e li attribuisce in modo giusto anche agli oggetti( pallina blu, il palloncino giallo ecc). Ovviamente quando gioca con i colori fa scarabocchi, colorando quasi tutto il foglio, cambiando colore e riponendo ogni volta il tappo sul colore che non usa più se usa i pennarelli. Gli piace giocare con i palloncini, li lancia per aria e li riprende e coinvolge anche noi nel gioco. Usa i giochi in maniera funzionale, anche se il mese scorso a volte capovolgeva le macchinine (solo con i modelli hotweels) e le faceva roteare come trottole per un periodo di tempo ridotto(pochi minuti) e ad un camion faceva girare le ruote (sempre per un tempo limitato). Si rivolge a noi sempre chiamandoci mamma, papà e chiamando la sorellina per nome. Idem con i familiari, soprattutto con quelli che vede più spesso. Fa richieste tipo: ” io voglio bere”, “io voglio biscotti”, “io voglio la pallina, aggiungendo anche il colore( se è in un posto in cui lui non riesce a prenderla), “io voglio scendere”( quando termina di mangiare e non vuole più stare seduto nel sediolone).
Esegue piccoli compiti, per esempio mi aiuta ad apparecchiare, accende o spegne la luce se glielo chiedo, porta un oggetto al papà, a me o alla sorella se ne abbiamo necessità. Quando gli dico di andare in bagno, magari a lavare le manine, si dirige verso il bagno, se gli dico di andare sul lettone va in camera, se gli propongo di andare nella stanza dei giochi idem, così come quando gli dico che scendiamo giù dalla zia( che abita sotto di noi) corre verso la porta. Capisce insomma ciò che gli viene detto.
A seguito del lockdown e delle restrizioni abbiamo ovviamente iniziato ad uscire meno, quindi sono mancate le passeggiate, il parco e le uscite del weekend. La cosa che mi da preoccupazione è che spesso “ parla solo” anche se in realtà, più che parlare ripete e immagina scene di cartoni( di Bing prevalentemente e Masha e Blaze più raramente). Da due mesi però, da quando appunto abbiamo iniziato a preoccuparci, non guarda più questi cartoni e proprio la tv in genere ed io non capisco come mai continua a ripeterli. Va detto anche che ciò che ripete molto spesso lo contestualizza, e prima di documentarci per noi era una cosa normale, adesso è fonte di preoccupazione. Ad esempio se cade e si fa male dice” oh, mi sono fatto male”, se al contrario non si è fatto nulla dice “sto bene” in entrambi i casi sono frasi tratte dai cartoni, contestualizzate. La pediatra dice che un solo sintomo è irrilevante, soprattutto considerando l’età ed ha aggiunto anche che è la causa dei tanti cartoni visti durante il lockdown, perché in quel periodo ha trascorso più tempo davanti alla tv. Anzi, quando due mesi fa le abbiamo palesato le nostre paure, ci ha consigliato di farlo uscire( cosa che per ovvi motivi non facevamo più), e farlo stare a contatto con persone diverse da noi. Abbiamo avuto modo di mostrare e di esporre la situazione anche ad una neuropsichiatra infantile, visto che la nonna è impiegata al consultorio della asl, così sotto nostra richiesta, ha posto all’attenzione della dottoressa dei video di nostro figlio mentre gioca con le costruzioni, mentre ascolta la musica( e canta e balla) e mentre gioca col papà e la sorellina. Gli stessi video li ha visti anche la psicologa, che è sempre lì al consultorio e tutti ci hanno detto che non vedono in nostro figlio nulla che possa condurre a ciò che noi genitori avevamo ipotizzato, soprattutto io, perché mio marito, dopo un primo momento in cui lo ha pensato, adesso dice che ci siamo fatti condizionare da ciò che abbiamo letto. Tutti( familiari e due mie care amiche a cui ho raccontato le nostre paure) dicono che questo suo ripetere ed immaginare i cartoni sia dovuto all’età ed è un suo modo di giocare e non un disturbo e che col tempo sparirà da solo e per loro è un bimbo perfettamente normale. Io purtroppo da due mesi guardo e vedo mio figlio in modo diverso. L’ultima cosa che forse è utile sapere, per avere un’idea generale, è che mio figlio quando si trovava in un’altra stanza ed io lo chiamavo rispondeva sempre “ sono qui oppure sto qui”... da 6/7 mesi, in concomitanza con l’inizio del lockdown ha smesso di farlo. Adesso da un po’ di giorni ha cominciato a far sentire dov’è facendo dei piccoli versi, divertito. Idem quando lo chiamavamo dalla stessa stanza non si voltava, adesso ha ripreso a farlo nuovamente, anche se quando è particolarmente concentrato a fare qualcosa, a volte non lo fa. Se però siamo per strada e qualcuno lo chiama lui si volta e guarda la persona che lo chiama, anche se non la conosce ( è capitato sia con persone che conosce, che con nostri conoscenti, che lui ovviamente non conosce). Io non so se questo suo cambiamento sia dovuto al periodo complicato vissuto negli ultimi mesi e molto spesso mi sto dando la colpa di aver dedicato poco tempo a lui, perché lo vedevamo autonomo e sveglio, per dedicare maggiori attenzioni alla nostra bimba più grande, che pensavamo potesse risentire maggiormente del periodo, anche perché la vedevamo spaventata e al contempo curiosa di capire cosa stesse accadendo, stando unicamente in casa ( i bimbi sono stati interrottamente a casa dal 25 febbraio al 28 maggio)
C’è qualcosa che noi genitori, non abbiamo notato, magari in passato e c’è qualcosa che dobbiamo fare adesso? Nota lei degli atteggiamenti che devono destare preoccupazione?
Mi scuso per essermi dilungata molto, ma volevo descrivere il mio bimbo in modo da darle più criteri di valutazione.
La ringrazio per l’attenzione e la saluto cordialmente.

Commenti

Guardi, mi sembra che abbiano ragione tutti quelli che dicono che il bambino è perfettamente normale. E' Lei forse che è caduta nella fobia dell'autismo, di cui c'è un'epidemia inarrestabile. Cerchi di uscirne e si tenga alla larga da tutti quelli che ne parlano, persone e mezzi di informazione: sono, inconsapevolmente o meno, degli 'untori', dei propagatori di questa pericolosa pandemia di 'autismofobia', come propongo di chiamarla.

Gentile Dottore,
La ringrazio innanzitutto per la prontezza con la quale mi ha risposto. Non le nego che nel primo periodo, la mia mente si era totalmente offuscata. Vedevo dei disturbi in tutto ed ho trascorso la prima settimana a piangere e disperarmi... poi mi sono resa conto che molte cose non erano come le immaginavo, ma nella norma. Sicuramente sono caduta anche nell’errore di paragonare il piccolo alla sorella, che è da sempre una bimba precoce in tutto e particolarmente sveglia. Prima dei due anni con lei riuscivo già a sostenere delle conversazioni, mentre con lui ancora adesso fatico. Da due mesi ha iniziato ad esprimere a parole le sue richieste, mentre prima mi accompagnava verso ciò che gli interessava, facendomi capire le sue esigenze( e questa era una delle cose che mi aveva fatto preoccupare, perché avevo letto fosse un”campanello d’allarme” di alcuni disturbi). Ancora però lo scambio verbale è limitato a questo e se gli faccio qualche domanda, al massimo mi risponde “sì” oppure ”no”.
Ciò che però continua a preoccuparmi, è questo suo ripetere interi dialoghi di cartoni. Mentre lo fa, ne imita anche i gesti, quindi ho l’impressione che immagina proprio la scena e non so se è un suo modo di giocare, visto che quando lo fa si diverte, oppure può essere altro. Ho letto che potrebbe trattarsi di ecolalia, anche se la descrizione parla di ripetizione di poche parole o piccole frasi pronunciate con una particolare intonazione, invece lui ripete proprio interi dialoghi, imitandone gesti ed espressioni, quindi non sono sicura si tratti di quello. Nel caso fosse così, scomparirà da sola con la crescita o c’è bisogno di terapie mirate?
In ultimo, proprio per non tralasciare nulla, avevo dimenticato di sottoporre alla sua attenzione un altro particolare. Quando è particolarmente divertito, capita di tanto in tanto, che apre e chiude velocemente una delle due manine e volevo sapere se è una cosa che debba preoccuparmi.
Grazie ancora per la disponibilità.

Lei purtroppo era caduta nella trappola dei cacciatori di bambini, che con la favola dell'autismo cercano di accalappiare bambini sempre più piccoli, veri e propri pifferai magici...
Eco-lalia vuol dire solo 'parlare a eco', e la parola fa diventare patologico qualcosa che non lo è. Molti bambini, tutti anzi, iniziano ripetendo parole e frasi che sentono, e poi vanno avanti. Semmai è un segno che stanno troppo davanti alla tv, e che vedono più la tv delle persone. Ma questa è colpa degli adulti, che così si liberano a volte del fastidio dei bambini...
Così pure i movimenti delle mani che descrive, e tanti altri, vengono chiamati "stereotipie", o 'movimenti stereotipati', ma non sono per nulla un segno di patologia. Molti pensavano che fosse un segno di autismo, ma non è vero, sono presenti in bambini e ragazzi senza particolari problemi, oltre che negli animali in gabbia, come può vedere negli zoo, se non hanno abbastanza spazio...
Quindi si liberi della sua 'autismo-fobia' evitando di dare ascolto alle sirene dell'autismo, e invece badi a trattare suo figlio come una persona intera, piccola ma in crescita, e ad avere una buona relazione e comunicazione con lui, prima di tutto anche senza parole ( da parte del bimbo), poi queste seguiranno. E non cerchi di 'insegnargli' : i bambini imparano prima di tutto spontaneamente, per la loro curiosità e il loro interesse e la loro voglia di conoscere e imparare. Gli adulti devono badare a non conculcargliela, soffocargliela, con i loro interventi.

Grazie dottore, leggere quanto mi scrive, dopo due mesi di letture e documentazioni, mi rasserena un po’. Sicuramente, come le dicevo in precedenza, di tv, durante il periodo del lockdown, ne ha visto tanta e spero che i danni causati non siano permanenti, ma soltanto temporanei. Quindi questo suo “parlare da solo” scomparirà con la crescita? Non dobbiamo fargli fare nessuna terapia, di alcun genere?
Proverò a guardare il mio bambino come facevo fino a due mesi fa, anche se comprenderà che non è affatto semplice.
Il mio timore è che magari adesso potrei fare qualcosa che andando avanti non sarà più possibile fare...

'Terapia' è una parola abusata, e qualcosa venduta ormai ad ogni angolo delle strade. Di tutto, di più.... Ormai ognuno deve avere la sua 'terapia', meglio se anche senza avere nessuna 'malattia'... In fondo curare qualcosa che non c'è è la cosa più portentosa. Se non ci fossero effetti collaterali dannosi, iatrogeni, come si dice
La pubblicità è tanto potente che non possiamo più farne a meno. E siccome ce ne sono a bizzeffe, perchè non farle tutte, una dopo l'altra, o contemporaneamente?
Questa è la trappola in cui rischia di essere caduta. L'ansia è una cattiva consigliera. Cerchi di recuperare buon senso e saggezza, e cerchi di guardare con i suoi occhi e pensare con la sua testa. Magari anche dividendo a metà la responsabilità con il padre del bimbo: i genitori sono due, questo un po' aiuta...

Certo dottore, proprio perché inizialmente avevamo visto entrambi(io e mio marito) alcune cose, poi ci siamo “documentanti”.
Capirà che non è facile, soprattutto perché si tratta di nostro figlio, non pensare a quanto letto, nonostante ormai a pensarle sia soltanto io. Il papà sostiene che è un bimbo, che non ha ancora compiuto tre anni, che sta crescendo e che dobbiamo lasciarlo crescere, assecondando i suoi tempi e che questo suo ripetere i cartoni deriva soltanto dal fatto che ne ha visto tanti in un determinato periodo... inutile dire che io spero sia così!
Grazie ancora per l’attenzione

Ok vediamo come procedono le cose.

Mi scusi dottore, una cosa che ho dimenticato di dire è che questa ecolalia mi sembra sia maggiormente presente nella fase che precede e segue il sonno...e al momento è l’unica cosa che mi preoccupa. Stamattina ad esempio è uscito col papà e la sorellina a fare una passeggiata e al rientro mio marito mi ha raccontato che come al solito è stato tranquillo, ha camminato a piedi come sempre e quando in edicola gli ha mostrato un libricino da colorare ha detto:”no, non lo voglio!”
Vorrei smettere di preoccuparmi, ma appena inizia a ripetere e mimare i cartoni (perché non si limita a ripetere le frasi, ma fa anche gli stessi gesti, tipo indica mentre esclama “è laggiù “, si abbassa e guarda sotto al divano mentre diceva”o non riesco a trovarlo” ecc ) i pensieri riprendono. Perché non so se è più un gioco o un disturbo. Può essere semplicemente una fase che sta attraversando e che poi sparisce da sola col tempo e con la crescita?

Signora, mi sembra che sia ampiamente caduta nella fobia dell'autismo. Bisogna vedere il bambino intero, non i singoli pezzi. Mi mandi quindi le notizie indicate sul questionario e possibilmente anche dei video in cui si veda il bimbo in casa con i familiari, come indicato nei link nella colonna qui a sinistra.

composizione familiare; età dei componenti PAPÀ 40, MAMMA 39, SORELLINA 5 TRA POCHI GIORNI
età del bambino/a (data di nascita) GENNAIO 2018
problemi in gravidanza.............NESSUNO
NASCITA
a che settimana ………….39w+ 3

Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)… parto naturale

alla nascita : peso 3180 gr, altezza 49 cm, circonferenza cranica 34 cm

……
indice di Apgar: 1' 9. 5' 10
durata del ricovero in ospedale 3 giorni
PRIMI MESI
allattamento: materno a richiesta senza nessuna difficoltà...
inizio pappine: inizialmente frutta e creme a sei mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale): totalmente a marzo scorso, quindi a 26 mesi ( si attaccava soltanto durante il risveglio notturno da un anno circa )e per la prima settimana dal distacco dovevo cullarlo per qualche minuto, ma poi si addormentava nuovamente tranquillo.
ritmo sonno veglia nei primi mesi: è stato sempre, sin dai primi giorni un bimbo regolare nei cicli di sonno, durante la notte inizialmente si svegliava due volte per le poppate e verso i 5/6 mesi ha iniziato a svegliarsi una volta sola.
persone che lo accudivano: la mamma con l’aiuto del papà che è stato sempre molto presente
eventuale ritorno al lavoro della mamma: non lavoro
EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..., sonno ...., orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc) Mangia da solo e beve in autonomia e a tavola sta seduto tranquillo fino BBCalka fine del pasto. Quando termina toglie da soli la bavetta oppure mi chiede di aiutarlo( dipende se sta usando quelle con gli elastici o con i bottoni) e successivamente preferisce scendere dal seggiolone ( dice proprio “ io voglio scendere”). Preferisce la pasta e i sughi, di verdure, carne e pesce. Non gradisce piatti tipo frittatine, cotolette e bastoncini di merluzzo, che in genere i bimbi adorano, ma per il resto non da problemi. Dorme nel lettone da sempre e da un mesetto si addormenta accanto a me direttamente, prima lo cullavamo.( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) : non ha mai preso il ciuccio e neanche il biberon... quando ha iniziato a prendere il latte fresco lo ha preso direttamente col cucchiaio dalla tazza
tempo video: televisione adesso nulla( eccezion fatta per il tg ed il programma in prima serata) ma durante il lockdown purtroppo tanta tanta anche 6/7 ore totali
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio tanto, nel box quando ero impegnata in casa e poi sul tappeto.
seduto da solo a che età ..... 7 mesi
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando, uso del girello ... ha iniziato a rotolarsi sul letto verso i 5/6 mesi e a 8 abbiamo iniziato ad usare il girello, non più di mezz’ora alla volta.
primi passi da solo........ a 15 mesi, ma prima di iniziare a camminare si spostava camminando dritto sulle ginocchia.
capacità motorie attuali.... è coordinato nei movimenti, cammina bene, corre , salta( si stacca con entrambi i piedi da terra da luglio) , scende e sale le scale da solo
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età..... avevamo provato a luglio ed è stato proprio quello il momento in cui ho iniziato a preoccuparmi, perché mentre con la sorellina siamo riusciti in tre giorni quando aveva due anni, lui dopo due settimane non riusciva ed era arrivato al punto di trattenerla fino a quando non rimettevamo il pannolino, che ancora ha.
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ... 3 mesi 
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: è stato sempre un bimbo sveglio e attento sia verso le persone che quando richiamavamo la sua attenzione con gli oggetti che ha sempre seguito con lo sguardo.
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione. Fino a che non ha iniziato a parlare faceva dei vocalizzi, poi dal momento in cui ha iniziato a parlare si rivolge a noi chiamandoci mamma e papà, e chiama per nome la sorella... idem per zii e nonni.
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire... è stato sempre un bimbo “facile da gestire“, riusciva a comprendere bene i suoi bisogni e ad interagire con lui
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ... caratterialmente lo abbiano sempre visto molto simile a me, molto sensibile e timido, se rimproverato ha sempre avvertito il richiamo, facile da consolare e tanto affettuoso( in famiglia) 
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) è tanto diffidente e in un paio di occasioni inizialmente ha pianto quando si è trovato in ambienti a lui sconosciuti.( lo ha fatto anche a fine maggio quando siamo appena arrivati a casa dei nonni che non vedeva da gennaio a seguito del lockdown, nonostante tutte le sere facciamo le videochiamate)
modalità di accudimento: tranquillo, anche se sono consapevole di essere un po’ apprensiva
FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato Mamma e papà ed ha un bellissimo rapporto con la sorellina.
il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?mia sorella e mio padre quasi quotidianamente, i nonni paterni una volta al mese circa... altri parenti e amici fino a febbraio scorso molto di più, adesso visto il periodo che stiamo vivendo tendiamo a stare più da soli
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: se io mi allontano piange, quando il papà esce invece non ne risente, probabilmente perché è abituato a vederlo uscire per lavoro. Idem quando rientriamo, se sono io a tornare mi corre incontro felice, col papà lo fa di meno.
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... Con gli adulti è un po’ diffidente.... Di bambini non ne ha frequentati tanti, perché non ha ancora iniziato a frequentare la materna, i cugini sono tutti più grandi, ma con loro interagisce.
CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? Sì, se non sto giocando con lui viene a prendermi(mi dice anche “andiamo”, “dammi la mano”) e mi fa capire cosa vuole fare ad esempio”facciamo la torre”, “palloncino”,“ fai bolle” ecc. Lo stesso vale per il papà e la sorellina, ci prende per mano e cerca di coinvolgerci. Alla sorella porta i giochi( palline, costruzioni, personaggi ecc) , oppure le chiede di giocare a rincorrersi esclamando ”corriamo“, o “ scappamo”( lo dice proprio in questo modo).
Cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Quando finisce di mangiare visto che gli dicevamo bravissimo e facevamo l’applauso quando finiva , da un po’ di giorni lo dice prima di noi, Spesso viene a “spaventarmi”, esclama “booom” se sono impegnata, e aspetta che io salti dalla paura divertito ad esempio.
- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi...4/5 mesi
prime parole ...... ha detto mamma a nove mesi
due parole insieme ... dopo l’anno circa
uso del no e del sì .... utilizza entrambi a seconda della necessità 
frase minima (verbo e sostantivo )....verso i 18 mesi
capacità di dialogo: a parole ... senza parole... durante il periodo in cui guardava più tv, aveva quasi smesso di comunicare con noi, inizialmente noi non davano particolare interesse alla cosa, fino a quando non abbiamo iniziato a preoccuparci temendo una regressione, nel giro di pochi giorni però ha ripreso a parlare e a fare anche dei progressi linguistici (mi chiede tutto ciò che vuole e di cui ha bisogno)
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti.
Usa i giochi in modo funzionale, costruisce le torri con le costruzioni ad esempio, gioca con la palla prevalentemente con i piedi, mentre con le mani usa di più i palloncini (che fa roteare in aria con un gesto che un po’ mi crea perplessità), il mese scorso a volte capovolgeva le macchinine (solo con i modelli hotweels) e le faceva roteare come trottole per un periodo di tempo ridotto(pochi minuti) e ad un camion faceva girare le ruote (sempre per un tempo limitato) ma adesso li usa nuovamente in modo corretto. Fa anche il gioco del “fare finta”, finge di versare il caffè nelle tazzine, di bere e poi me lo offre anche, oppure finge di mangiare e darmi da mangiare ad esempio. Imita ciò che vede fare o ciò che gli chiediamo di imitare ( imita anche la sorella mentre balla), gioca a nascondino e fa anche la conta, non in maniera perfetta perché guarda dove ci dirigiamo però rispetta i turni, e anche i posti in cui si nasconde a volte sono facili da scoprire, però in questo periodo che lo osservo con “occhio critico” vedo che cerca un luogo e non si nasconde dove capita.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ... : vista l’età fa scarobocchi , sia linee che cerchi, sull’intero foglio, cambiando i colori( e ne conosce anche parecchi)
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: dipende dall’attività che sta facendo, se gli piace ne ha di più altrimenti meno.
COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE .... credo capisca quasi tutto ciò che gli viene chiesto, se gli chiedo di accendere o spegnere la luce lo fa, idem quando lo coinvolgo ad apparecchiare e se gli chiedo di portare qualcosa al papà o alla sorella.
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....: si fa capire. Per un periodo mi portava per mano verso ciò di cui aveva bisogno, adesso invece me lo dice a parole( voglio bere, metti musica, voglio la palla, facciamo la torre)
UMORE
- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)...., è un bimbo tranquillo anche se tanto giocherellone
adesione a regole, orari, limiti, .... nei limiti della sua età non fa particolari capricci 
obbedienza agli adulti ..... è abbastanza ubbidiente 
reazione a divieti, frustrazioni .... accetta magari dopo aver obiettato ciò gli gli viene vietato
capricci, bizze ... no, era molto più capricciosa la sorella ad esempio è lo è tutt’ora.
paure, fissazioni.... nessuna
- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido: non lo ha frequentato
Scuola materna …… dovrebbe iniziare a giorni poiché per via del periodo che stiamo vivendo non ha ancora iniziato a frequentare.
RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ mio padre e mia sorella sono le persone che vede maggiormente dopo me, il papà e la sorella. Circa una volta al mese vede i nonni e gli zii paterni che abitano a 200km da noi, e in quell’occasione restiamo lì 3/4 giorni e si adatta al cambiamento( mangia regolarmente, dorme quasi senza problemi e, dopo i primi minuti di perplessità inizia ad interagire con gli altri.
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) mio padre e mia sorella abitano nello stesso stabile, in un altro appartamento, nel piano inferiore al nostro.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia)....... il bimbo sta con me tutto il giorno, se devo allontanarmi per delle commissioni sta in compagnia di mia sorella e di mio padre, giù da loro. Il papà pranza e cena a casa, ma durante la giornata è fuori per lavoro( per un periodo è stato più presente anche in casa). Nel pomeriggio riposa circa per un’ora e mezza, nella fascia oraria compresa tra le 14/14.30 e le 16/16.30. Gioca con me e la sorellina e al rientro col papà.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? Siamo dei genitori piuttosto flessibili, severi il giusto in base alle circostanze. Il bimbo ha dormito con me nel lettone dal primo giorno. Dorme dalle 23 alle 7/7.30, con me e la sorella( il papà per motivi di spazio, da quando la bimba più grande ha ripreso a dormire anche lei nel lettone, dorme nella stanza dei bimbi) Fino a poco tempo fa lo addormentava proprio il papà cullandolo e passeggiando per casa, adesso da un mesetto si addormenta direttamente nel lettone ( prima capitava solo ogni tanto). 
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) adesso nulla, ma tra marzo e maggio ha trascorso anche 6:7 ore con la tv accesa( non incollato, nel mentre giocava anche, ma era comunque accesa)
- EVENTI PARTICOLARI siamo stati letteralmente chiusi in casa dal 25 febbraio al 28 maggio
Visite mediche, ospedale, altro...... i controlli periodici dalla pediatra ed era sempre tutto nella norma 


Dal questionario non .si nota alcuna anomalia dello sviluppo. Le sue capacità sembrano tutte adeguate all'età. Magari ora è bene far andare lui in camera dei bimbi, visto che non è più di pochi mesi, e tornare il papà al suo legittimo posto. Mi mandi qualche video.

Buon pomeriggio dottore, le scrivo dopo 10 giorni in cui ho cercato di non pensare a ciò che da fine luglio mi preoccupa.
Io e mio marito, notiamo quotidianamente progressi, nuove frasi e nuove espressioni. A volte sono nuove completamente, tipo l’altra sera ad esempio mentre gli sistemavo le unghiette dei piedini ha esclamato “mamma, lasciami il piede!”(in più occasioni è successo che quando batteva contro qualcosa esclamava “Ahi, la mia zampa!”, ripetendo una frase dei cartoni e definendo zampa il piede...) altre volte ho l’impressione che siano tratte dai cartoni, ma contestualizzate.
Partecipa con entusiasmo a qualsiasi attività gli viene proposta e cerca di coinvolgere noi quando è lui che inizia un gioco.
Continua a preoccuparci questo suo imitare i cartoni, perché capita che lo fa anche quando è impegnato durante il gioco. Il suo non è semplice ripetere, ma imitare il cartone anche nei gesti quindi non so se è un gioco come sostengono tutti o qualcos’altro. So o quasi due mesi che non vede più i cartoni possibile che non li abbia ancora dimenticati?
Grazie, come sempre, per l’attenzione.

E cos'altro può essere? Autismo, possessione demoniaca, invasione di alieni...? Come si sa i fantasmi e gli spettri sono negli occhi di chi guarda. Ma molte streghe sono finite al rogo per secoli... Oggi la Santa Inquisizione Autistica cerca altre vittime, temo...
Mi sembra finora di non aver visto dei video del bambino. Se vuole me ne mandi, come indicato in un link nella colonna qui a sinistra.

Purtroppo non riesco ad inoltrarle i video, le ho scritto una mail.

Ho visto i video: una tortura, specie il primo e l'ultimo, perchè il bimbo non può giocare in pace a fare la torre o infilare i pezzi nei diversi buchi perchè deve accontentare la mamma che vuole che prenda certi colori o dica il nome delle forme geometriche. Comunque il bimbo è un santo, sopporta pazientemente e gioca e partecipa, anche col papà e la sorellina.
E' quindi una situazione completamente normale, in cui però c'è il problema di una mamma che interferisce pesantemente: la sua voce non manca mai, a chiedere o a lodare ( entrambe cose inutili e disturbanti) non c'è mai pace e tranquillità per concentrarsi e pensare a quello che si fa. Direi che il rimedio è uno solo, che la mamma trovi qualcosa da fare, visto che non lavora, trovi un impegno che la distolga dal bambino per diverse ore al giorno. Farebbe bene sia a lei che al bimbo.
Altrimenti temo non ci sia rimedio e la prognosi è infausta: prima o poi il bambino scapperà di casa..., e magari anche la sorellina.
( e mettete il bimbo in letto per conto suo, in camera dei bimbi! )

Gentile dottore, indubbiamente nell’ultimo periodo mi sono concentrata tanto sul piccolo, spinta dalla paura e dal voler capire se il bimbo comprende ciò che dico( ecco perché faccio richieste e domande). Io non so cosa sia l’autismo, come si manifesta, cosa comprende o riesce a fare un bimbo di quasi tre anni con questo”disturbo”, sicuramente vedo mio figlio attivo e partecipe, capace di comprendere quanto gli chiedo, affettuoso, buono e paziente, ma purtroppo ovunque ho letto che i bimbi che ripetono frasi tratte dai cartoni possono avere dei “problemi” e come le dicevo qualche messaggio fa, lui queste frasi non le ripete senza conoscerne il senso, perché ho la sensazione che immagini quelle scene quando lo fa, quindi non so se è la stessa cosa. Però mi preoccupa ugualmente, nonostante tutti dicano che molti bimbi si immedesimano nei cartoni, ripetendone i dialoghi ed imitando i gesti.
Visto che ha avuto modo di visionare i video, vorrei chiederle un’ultima cosa, il suo modo di lanciare il palloncino in aria è normale? Io anche quel gesto lo vedo”strano” perché gli da quella specie di rotazione!
La ringrazio per il tempo e per la pazienza.

Signora, îo đi non normale vedo solo il suo atteggiamento e le sue preoccupazioni. Mi sa che la sua fobia dell'autismo purtroppo la sta facendo sragionare. Vede stranezze dappertutto, ma sono nei suoi occhi, deformati da tutto quello che ha letto. Cerchi di fermarsi, di uscirne. Si faccia aiutare da suo marito o da parenti o altri.

Certo dottore, sicuramente quanto ho letto ha condizionare sto il mio modo di interpretare i gesti e gli atteggiamenti di mio figlio e quanto lei mi ha detto, me lo ripete da un paio di mesi la mia più cara amica.
Oggi a tavola però, per esempio, ha riso per molto tempo, immaginava qualcosa ed era divertito, perché rideva di gusto, nonostante gli dicessi di non ridere con la bocca piena perché pericoloso, ho anche alzato la voce, ma neanche il tono diverso lo ha distolto da ciò che immaginava, perché ha continuato a giocare/ridere per un po’. Stava giocando perché piccolo?
Mi scusi se le faccio domande apparentemente sciocche, ma mi creda, sono profondamente preoccupata.

Lo vedo che è profondamente preoccupata. Temo però che abbia perso un po' di lucidità e sia preda del panico. Va in panico per cose assurde, direi. Ne parli con suo marito, si faccia aiutare, penso ne abbia bisogno. Non so perchè ma molte mamme che mi scrivono in questi giorni sembrano essere nel panico, colte dalla fobia dell'autismo, tutte. Legga qualche risposta recente e cerchi di riprendere lucidità e buon senso. Può darsi che sia anche un effetto dell'ansia crescente che questa situazione di epidemia da Covid sta scatenando...

Sì dottore, sicuramente il periodo aumenta ancora di più le ansie... già il fatto di non poter portare i bimbi al parco, farli interagire con i coetanei come dovrebbero per via del distanziamento e delle restrizioni ecc. rende tutto più difficile. Io ho paura perché leggo di sintomi che riscontro anche nel piccolo e leggo di interventi tempestivi che magari potrebbero essere fondamentali per “correggere” eventuali disturbi.
Come ogni mamma, vorrei fare il meglio per il mio bambino, ma non so cosa al momento sia meglio. Se aspetto ho paura che poi è troppo tardi, se mi muovo per tempo ho paura di far “etichettare” un bimbo che di strano imita soltanto i cartoni e a volte capitano degli episodi, come quelli raccontati, che mi lasciano perplessa. Ho letto di altre mamme preoccupate e la cosa che ci accomuna è l’aver letto determinate informazioni, soprattutto in rete.
Grazie ancora

Si è costituito di recente un gruppo di genitori, mamme che cercano di affrontare insieme le difficoltà di questo momento. Può darsi che vi troverebbe un aiuto; veda questa pagina

Gentile dottore,
Le scrivo a distanza di un mese circa. Come mi aveva consigliato, mi sono aggiunta al gruppo, condividendo ansie e paure con altre mamme e il confronto è risultato essere positivo sia per me, che per mio figlio. Ho ripreso a guardarlo come un bimbo di quasi tre anni, che probabilmente ha visto tanti cartoni e si è immedesimato tanto in quel mondo. In questo periodo ha formulato nuove frasi, sempre richieste, ma forse per i discorsi e le conversazioni è presto. Ha iniziato ad usare più spesso “ voglio” sostituendolo alla parola “ vuole”, comprende tutto ciò che gli dico è sempre affettuoso anche se ultimamente mi chiede tantissimo di stare in braccio e di passeggiare per casa così. Da una settimana circa non vuole più fare colazione, gli ho proposto mille varianti, ma si rifiuta e non capisco perché. Per due cene inoltre non ha mangiato e questa cosa mi preoccupa un po’ perché ha sempre mangiato di gusto. Inoltre prosegue ad imitare i cartoni, ma mentre io ormai sono quasi sicura che giochi, mio marito sta iniziando a pensare che sia una cosa non normale perché parla, imita, gironzola per casa e canta quasi tutto il giorno. Io credo che molto dipenda anche dal fatto che stiamo stando nuovamente in casa(per via del Covid). Una cosa che mi preoccupa è che tende ad auto consolarsi usando espressioni dei cartoni. Quando piange, poi esclama spesso “ no, non piangere genio”, una frase tratta da un cartone che non guarda da luglio scorso. Un’altra cosa è che a volte è come se si rattristasse senza un motivo, perché inizia a muovere la boccuccia come se volesse piangere e cambia espressione del volto. Quando succede però lo abbraccio, lo distraggo e gli passa subito.però non capisco perché gli succede questa cosa. Può chiarirmi anche questi dubbi?

Lieto che il gruppo le sia stato utile. E che veda i progressi che sta facendo suo figlio. Riguardo al mangiare non ne ho idea, direi comunque di lasciarlo libero di mangiare , senza forzarlo o insistere, ai pasti regolari, senza mangiare fuori pasto, salvo eccezioni ( gelato, ecc). Non è che avete un patema su quanto mangia, e insistete troppo?
Provate a stare attenti a cos'è che lo rattrista, in quei momenti, forse un rifiuto, una frustrazione, un insuccesso. E provate a entrare nelle sue scenette, a volte, facendo anche voi delle parti.
Ma specialmente continuate a vederlo come bambino che cresce, globalmente e non a guardare singoli 'pezzetti'...

Gentile dottore, la riscrivo dopo oltre due mesi per aggiornarla.
Mio figlio ha compiuto tre anni la scorsa settimana. Per l’occasione sono stati a casa nostra anche i nonni paterni, che non vedevamo dal primo settembre, causa restrizioni COVID. Li vediamo quotidianamente in videochiamata, ma lui ci parla molto raramente, a differenza della sorella più grande, che è sempre stata una gran chiacchierona ed una grande protagonista, caratterialmente tanto diversa dal fratello. In ogni caso, appena sono arrivati ha avuto un paio di minuti si timidezza, inizialmente si è rifugiato tra le braccia della sorella che era vicino a lui, ma poi ha subito iniziato ad interagire con loro. Il nonno aveva tolto gli occhiali e lui, ha subito esclamato “ Nonno, metti gli occhiali!”... poi ha aperto i regali ed ha ripreso confidenza. In quei giorni ha giocato, comunicato e condiviso momenti con i nonni in serenità, nonostante il lungo periodo di non frequentazione.
Il linguaggio continua ad evolvere. Lo utilizza per fare richieste come voler bere, mangiare, quando ha sonno, per farsi aiutare a prendere giochi e oggetti se non riesce a prenderli o trovarli. Se vuole giocare con noi ce lo dice, spesso quando lo vesto o lo cambio mi chiede di fare le coccole oppure di fargli il solletico, se vuole passeggiare un pochino in braccio, in particolare col papà, si avvicina e lo dice allungando le braccia. Insomma, comunica con noi e si fa capire. Fino ad un paio di settimane fa usava molto la terza persona la posto della prima, ad esempio “ vuole” al posto di “voglio”, adesso sta iniziando a dirlo anche correttamente, ma spesso utilizza ancora la forma sbagliata. Alle domande risponde in modo affermativo o negativo, ripetendo ciò che gli ho chiesto( ad esempio se gli chiedo “vuoi l’acqua?” lui risponde “sì vuole( o voglio negli ultimi giorni) l’acqua” se invece la risposta è negativa risponde quasi sempre utilizzando il no, rafforzato da non e ripetendo poi la domanda). Tutti ( nonni e zii a cui ho manifestato le mie paure) dicono che sia un modo normale di comunicare, perché il bimbo ha appena tre anni, io invece temo possa essere un linguaggio ecolalico.
Le frasi dei cartoni le ripete ancora, ma pare meno frequentemente di prima e lo fa maggiormente quando gioca(ci sono momenti in cui si capisce palesemente che gioca e rivive le scene) e poi lo fa per lo più appena sveglio e prima di addormentarsi.
Una cosa che a volte mi lascia perplessa, perché come sa, ho letto tante cose in rete, riguarda l’indicare. Ultimamente ho notato che se vuole magari una palla finita sotto al divano, si abbassa, la guarda e allunga la mano dicendo “ voglio pallina blu” ad esempio. Se però gli sto leggendo un libro e gli chiedo ad esempio “dov’è Saetta?” io vedo che guarda nel punto preciso in cui è il personaggio della storia, ma non me la indica, se però gli chiedo “chi è questo?”, mi dice il nome esatto.
Quando era molto più piccolo indicava tutto( ho dei video che indica anche le sue parti del corpo, adesso mi dice i nomi).
Mio marito e oltre a lui anche una mia cara amica, sostengono che ormai ha acquisito il linguaggio e quindi indicare non gli è più utile per farsi capire e non usa più questo modo di comunicare, io invece ho paura sia una perdita di competenza.
Lei cosa pensa a riguardo?
La ringrazio immensamente per quanto ha fatto fin ora per noi, non sempre è facile cercare di non pensare alle cose lette su internet, ma i suoi consigli mi sono stati di grande aiuto.

"temo possa essere un linguaggio ecolalico."
"io invece ho paura sia una perdita di competenza."

Signora, come mai è così? Sbagliare è umano, ma perseverare è...
Non riesce a uscire dalla fobia dell'autismo!, per fortuna suo figlio va avanti lo stesso e ci sono altre persone intorno che non hanno le sue fisime.
Si deve disintossicare, ma non ci sono ancora i reparti di Tossicologia per questi veleni che vengono diffusi su internet.
Comunque bene che suo figlio proceda, piuttosto regolarmente. Cerchi almeno di non ostacolarlo e di non frenarlo con le sue paure. Non lo corregga per gli errori grammaticali, nè lo aiuti se non richiesto da lui, lo lasci libero e stia invece a guardarlo, a conoscerlo nella sua evoluzione, Cerchi non non guardare più attraverso gli occhiali deformanti dei segni e sintomi di autismo che ha imparato.
Non voglio essere brusco ma è Lei che ha sintomi di disturbo, da cui non riesce a uscire, non il bambino. D'altronde non è colpa sua, ma di questa epidemia di autismo-fobia.
Spero che guarisca.

Buongiorno dottore, la ringrazio innanzitutto per la prontezza con cui risponde e per il modo diretto di dire le cose.
Come dice lei, mio figlio va avanti e fa progressi, ma io ho sempre timore, da madre, di sottovalutare alcune cose e come ben sa tutto è condizionato dai due mesi di letture e informazioni ricevute dalla rete.
Tra 10 giorni inizierà l’asilo e sono parecchio preoccupata, perché so che il mondo della scuola, negli ultimi anni, è tanto “prevenuto”. Mio figlio comunica come un bimbo della sua età e capisce tutto ciò che gli diciamo, me ne rendo conto. Ha però questi momenti di fantasia, che lo isolano dalla realtà e non so se è una cosa rilevante per il suo sviluppo e se questi comportamenti andranno scemando fino a scomparire pian piano con la crescita oppure no.
Grazie ancora per la pazienza.

Signora, non come 'terapia', ma forse per capire meglio la situazione, provate ad usare anche voi in casa il metodo 'guardami giocare' di cui parlo nella pagina omonima indicata nella colonna qui a destra. Aggiornatemi fra qualche tempo.

Gentile dottore, scrivo nuovamente dopo un mese circa, per aggiornarla riguardo a mio figlio. Purtroppo causa COVID, non ha iniziato la scuola, come le avevo accennato la precedente volta, però in questo mese ha proseguito con i progressi. Per le richieste utilizza sempre più frasi e anche “ grammaticalmente” risultano sempre più corrette. Per chiedermi ad esempio l’acqua dice:”mamma, mi fai bere?” oppure “voglio bere”, così come per scendere dal sediolone” mamma( o papà) mi fai scendere” oppure “io voglio scendere” e sono consapevole che,se non avessi fatto letture errate in passato, ad oggi mi sembrerebbe tutto normalissimo per un bimbo della sua età, ma inevitabilmente a volte ho timore che abbia imparato quel tipo di frase e me la propone tipo robot. Altra cosa che a volte mi preoccupa è che spesso quando gli faccio una domanda, anziché darmi la risposta, ripete la domanda, precedute dal “sì” e dal “no”. In questi giorni stiamo andando sulla spiaggia spesso e abbiamo notato che è sempre più a suo agio. Il metodo ‘guardami giocare’ lo ultilizziamo anche lì... prende i sassolini e li da a me, alla sorella oppure al papà per lanciarli in mare( in estate si divertiva a farlo lui, adesso è più intimorito... ma lo era anche all’inizio dell’estate scorsa , quindi forse questo suo atteggiamento è dovuto al fatto che per un periodo non ha frequentato la spiaggia?). Anche in casa cerca sempre di coinvolgerci nel gioco. Ieri gli ho proposto le tempere... in autonomia intingeva il pennello nella tempera e dipingeva in compagnia della sorellina. Qualsiasi cosa gli viene proposta la intraprende volentieri.
Ha però ancora molti momenti in cui immagina e “parla da solo” e risulta difficile anche distoglierlo e, sinceramente, non sappiamo neanche quale sia il modo più appropriato per farlo.
Volevamo chiederle la possibilità di un consulto telefonico, in modo da esporle meglio le nostre preoccupazioni
Ringraziandola ancora per il tempo e la disponibilità la saluto cordialmente.

Trattenga i suoi dubbi e le sue paure ( non so se è così solo verso suo figlio o anche verso altri aspetti della vita di ogni giorno, eventualmente cerchi di abituarcisi e di controllare questi pensieri) e lasciate andare avanti suo figlio così, e continuate nel vostro recente atteggiamento e con la modalità 'Guardami giocare'. Gli aspetti che la preoccupano dovrebbero diminuire progressivamente man mano che si interessa alle altre cose, facendo esperienze che allargano il mondo delle cose da lui conosciute.

osservazione in whatsapp con genitori e sorellina di 6 anni.

Bimbo di 3 anni e 3 mesi fisicamente e motoriamente nella norma. All’inizio è uggioso, incerto, va su e giù, a volte sulle punte, parlotta fra sé e i genitori riconoscono frasi di cratoni animati, come se li rivivesse, li immaginasse. Non trova requie, è inquieto, guarda fuori, non risponde ai richiami dei genitori. A un certo punto giocano con un palloncino e lui ci sta per vari minuti, lanciando bene e seguendo il gioco, con mamma e sorella. Poi si stufa e torna a ‘perdersi’ per conto suo. Da un mese hanno spento la televisione, prima la guardava molto. Va a tratti dalla mamma a farsi prendere in braccio, come un bambino piccolo.
A un certo punto aprono la porta e va sul terrazzo, va su e giù anche lì ma guarda le macchine che passano e le rondini in alto, sembra. I genitori portano macchinina e moto e anche lui è interessato e ci va, per un po’, ma lascia poco dopo. Collabora a vestirsi e mettersi e poi togliersi scarpe e antiscivolo, ma sempre un po’ lamentoso e annoiato.
La sorella fa la proposta di disegnare e va al tavolino, ma lui recalcitra, non gli vanno i pennerelli, e invece va alla porta della camera, e insiste lì. I genitori prima non recepiscono, poi accettano di aprire la porta e lui va diretto a prendere pennelli e colori che erano lì. E si mette a dipingere accanto alla sorella che lo fa anche lei, dapprima solo con il blu, in maniera tecnicamente adeguata, e poi quando ci sono altri colori anche con quelli. E ora sembra un altro bambino, impegnato, attento, che fa quello che gli era venuto in mente ed è interessato e come ricostruito, per così dire. Resta così per la seconda parte dell’ora, e poi va a 'fare rifornimento' in braccio alla mamma.
Il bimbo sembra quindi alternare due stati, uno più regressivo, lamentoso, ripetitivo, anche con stereotipie motorie e verbali (immaginative), e un altro più evoluto, in cui mostra un’attività mentale conseguente, con ideazione, attenzione, ricerca, interesse e perseguimento di un’attività adeguate. La comunicazione è trattenuta, per così dire, quasi solo accennata, e non risponde alle domande fatte dai genitori per stimolarlo. Non è chiaro perche il bambino è spesso inquieto. Globalmente appare più infantile dell’età. Forse concorrono vari fattori successivi, allattamento protratto, eccesso di televisione, isolamento in casa per il covid, rapporto ancora fisico con la mamma ( che dorme con i figli mentre il papà da solo).
Indicazione di cercare di favorire i momenti utili, di interesse e attività concreta, evitare parole vuote e discorsi al vento cui lui non dà retta, ma stare attenti alle sue comunicazioni pur trattenute e rispondervi, e rimettere un po’ di cose a posto per dormire, gradualmente. Continuando a fare il 'guardami giocare'. Controllo fra un mese.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.