cacciatori di autistici

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Ritardo multisistemico bambino 24 mesi

Buongiorno dottore, mi chiamo... e le scrivo per raccontarle cosa ci è accaduto di recente. Una ventina di giorni fa abbiamo portato il nostro bambino di 24 mesi a fare una visita di controllo da un pediatra (che era la prima volta che vedeva il bambino non essendo il suo pediatra ma lo conoscevamo solo per motivi di lavoro e volevo semplicemente un controllo da parte di un diverso medico visto che il suo ha sempre in studio ore di attesa). Appena entrati nello studio il pediatra comincia a battere forte le mani e a gridare ad alta voce il nome del bambino, che non si gira ma continua a curiosare nei cassetti della scrivania dello studio. Ci dice allora dopo qualche minuto di questa "osservazione" (che nessuno gli aveva chiesto perché io volevo una semplice visita di controllo) che il bambino non ha un comportamento normale per la sua età perché non parla, non si gira se chiamato da lui, mentre guarda i cassetti non ce li indica a noi genitori e non si avvicina a noi e pronuncia pa, ba e sillabe simili quindi farfuglia cose senza senso (lui infatti non parla ancora, ma dice solo mamma, gogo per indicare il padre, nonno, ciuff per il trenino, miao per il gatto, brum per la macchinina, dice no e dai) e che può rientrare nello spettro dei disturbi autistici. Noi genitori siamo rimasti sconvolti e il pediatra rincara la dose dicendo che lui è in realta' un neuropsichiatra e capisce subito quando i bambini hanno questi problemi. Mi fa poi subito contattare da una psicologa che mi dice che vuole venire a visionare il bambino a casa essendo il suo ambiente naturale. In effetti questa cosa mi ha confortata pensando che vedendolo giocare a casa poteva farsi un'idea piu' "veritiera" del comportamento del bambino rispetto a quella del pediatra, ma la psicologa, appena varcata la soglia di casa nostra, conferma la tremenda diagnosi del suo amico pediatra (anche perché, a detta sua, lui scopre cose che gli altri pediatri non riescono a vedere!). Ho visto che nostro figlio l'ha subito guardata e le ha sorriso pero' secondo lei il problema e' che non ha avuto con lei la triangolazione dello sguardo e quando ha provato poi a chiamarlo per nome spesso non si girava. E allora ogni volta che cercavo di mettere in luce gli aspetti positivi del comportamento del bambino (ovvero che a parte il fatto che non parla ancora e che quando si trova in ambienti aperti lui è molto vivace e vuole correre noi non avevamo notato niente di strano) lei sminuiva tutto, dicendo che se non fa il bambino subito psicomotricita"e logopedia può avere la fissazione di caratteristiche che possono portarlo in seguito ad essere autistico. Poi subito questa tizia (che ha detto di lavorare nel reparto di neuropsichiatria dell'ospedale della nostra città) mi dice di contattare due sue amiche (logopedista e psicomotricista) che fanno attività in studio privato per iniziare subito e poi di portarlo subito al nido privato sempre di sue amiche che è l'unico buono in citta'. Presa dallo sconforto ho prenotato visite a destra e sinistra, pero' in effetti poi ho riflettuto sulla vicenda e ho pensato che questi soggetti hanno creato un business in presenza di queste "difficoltà" che si presentano durante lo sviluppo del bambino. Se vuole le posso inviare anche video del bambino per mostrarle come si comporta al parco e con noi. Siamo cmq in attesa di fare la visita neuropsichiatrica con un professore di grande esperienza per avere il suo parere perché io non lo voglio portare al reparto del nostro ospedale essendomi sorti grandi dubbi in merito. Lei onestamente cosa ne pensa dell'approccio che hanno avuto pediatra e psicologa con il bambino.

Commenti

Buongiorno dottore, mi scusi, volevo farle un'altra domanda che penso che serva a chiarire i dubbi di noi genitori. Il fatto che un bambino guardi poco negli occhi gli adulti può rappresentare un problema nel suo processo di maturazione e crescita? O può semplicemente essere un atteggiamento legato anche a quella che può essere chiamata timidezza?

Non credo che abbiano scoperto cellule da cui dipende il guardare negli occhi. Meglio quindi non dare spiegazioni che non servono a nulla e cercare invece di capire ogni singolo bambino, in base alle esperienze che fa. Liberiamoci dalla 'bolla autistica' fatta di paure, ansie, diagnosi, spiegazioni, sintomi, ecc, che impedisce di vedere, conoscere e capire i bambini reali, veri, come persone, e non come oggetti da modificare e riparare ecc, quasi fossero macchine o elettrodomestici che non funzionano a dovere.

Ha perfettamente ragione, infatti ormai a vari livelli purtroppo hanno instillato in noi genitori l'idea che i nostri figli siano "difettosi" se non rispettano una vera e propria "tabella di marcia" ed uno standard comportamentale ideati da qualcuno per poi poter speculare sulle nostre preoccupazioni. La sua battaglia in merito ed il suo supporto sono le uniche speranze rimaste affinché cambino le cose.

Buongiorno dottore, le scrivo per un ulteriore aggiornamento. Vedo che il bambino da quando va al nido è molto più collaborativo, gioca con noi e si diverte, anche con chi non conosce ha un atteggiamento più espansivo, prova a parlare (un paio di giorni fa ha detto 3 parole che non aveva mai detto!), io di fronte a questa sua maturazione sono tranquilla ed aspetto senza fare alcuna forzatura perché otterrebbe appunto l'effetto contrario. Invece c'è suo padre purtroppo che fa sempre i paragoni con gli altri bambini che vede (perché gli altri parlano e lui no, lui non si comporta come gli altri, etc...) ed onestamente questo oltre che a buttarmi giù (visto che mi trovo sempre a dover dimostrare a lui che va tutto bene e che lo sviluppo di un bambino è graduale, non avviene con la bacchetta magica) mi irrita molto a questo punto. Lui continua a leggere le scemenze su internet relative all'autismo e via dicendo (tipo che il bambino che annusa un fiore per sentirne il profumo può essere autistico...) ma ci rendiamo conto? Ad annusare i fiori sono stata la prima io ad insegnarglielo appena ha iniziato a camminare perché è sempre piaciuto farlo a me! Sarò autistica allora a questo punto! Assurdo...comunque lui continua a farsi condizionare dal parere di quei "medici" ed ormai io ho sviluppato una fobia per la visita dal pediatra. Ieri siamo andati appunto perché il bambino aveva la febbre e logicamente nello studio il bambino ha iniziato a giocare, a fare un po' di commedia (come credo sia normale per un bambino di 28 mesi), entrato dalla pediatra si è fatto visitare, ma siccome ha rifatto un po' di vocalizzi (ma ma pa pa) lei secondo me si è fatta condizionare dai racconti che le avevamo fatto dei pareri di quei cialtroni (mi permetta il termine) e allora ci ha chiesto se il bambino vuole andare all'asilo e se le maestre lo accettano...come se avesse davanti una bestia rara...quindi per mio marito figuriamoci...apriti cielo.. Subito è tornato a leggere su internet le diagnosi inventate e subito le ha affibbiate a suo figlio....tutto questo mi comporta molto malessere per ché so che non è come dice lui, certo è che ormai temo tutto. I pediatri, la scuola materna pubblica a settembre...perché so che al minimo problema suo padre premera' per andare al neuropsichiatra e a fargli fare le terapie oggi in voga, ma io sono contraria a tutto questo

Certo, è una situazione ulteriormente spiacevole. Non è riuscita a condividere con lui le informazioni che trova su questo sito?
Comunque le notizie sul bambino mi sembrano molto positive. Forse andare al nido è stata una buona idea e il bambino sembra aver reagito bene. Cerchi di resistere e andare avanti così. Mi rimandi qualche filmato.

Grazie mille dottore come sempre, al più presto le invierò altri video. A mio marito parlo sempre del suo portale e di quello che lei ripete quotidianamente ma sembra che dia più credito ai pareri dei siti degli ospedali ormai ben noti che professano la dottrina che sappiamo e dei pediatri locali (che vengono costantemente sottoposti a corsi di aggiornamento nel reparto di neuropsichiatria infantile di zona, il cui primario ha idee ben precise in merito all'autismo che deve essere diagnosticato secondo lui sempre prima e sempre più in fretta così se ne può guarire e che propone sempre le terapie che oggi tanto vanno di moda) .Poi lui non osserva il bambino in maniera obiettiva, sembra non notare i tanti progressi che fa quotidianamente e crede invece ciecamente alla banale osservazione di qualche minuto di un medico nel suo studio che secondo me dovrebbe tornare a curare le malattie vere e non a fingersi esperto di psichiatria, anche perché siamo noi genitori a conoscere i nostri figli, non i pediatri che li vedono qualche minuto una volta ogni tanto e rappresentano per i bambini solo motivo di stress e paura visto che ci vanno malvolentieri!

Buongiorno dottore, ho scoperto che nella nostra zona ci sono asili nido (privati convenzionati con il Comune) con operatori ABA per bambini che secondo loro rientrano nel famigerato spettro autistico, ma è possibile che addirittura gli asili possano avere personale che fa questo tipo di attività? Ma chi li ha autorizzati? Qui è diventato tutto preoccupante, per un virus si sta scatenando l'inferno e ci rinchiudono tutti dentro casa con il conseguente crollo dell'economia (già precaria), poi però con il benestare delle istituzioni viene invece portata avanti e finanziata la caccia all'autismo e di conseguenza tutte le attività che creano business intorno ad esso...la cosa è terrificante. Ho il terrore che a questo punto queste figure arrivino anche alla scuola pubblica se continuiamo così.

Per ora bisogna cercare di resistere e superare questo periodo di scombussolamento per il coronavirus. Poi bisognerà cercare di riprendere anche il discorso di questi interventi nelle scuole. Nel nostro caso non c'è rischio di infezione - anche se si parla di epidemia di autismo - e non dovrebbero essere imposti trattamenti per legge, anche se già una legge è stata fatta, per favorire proprio questo tipo di interventi.

È tutto molto preoccupante

Buongiorno dottore, siccome mio marito continua a far intendere che secondo lui il bambino ha qualcosa che non va e non ha un comportamento normale (principalmente perché lo sente fare molte vocalizzazioni che secondo me fa perché ha voglia di comunicare ma non ci riesce-a parte le parole che riesce a dire- e perché a volte non sembra interessato quando lui gli richiede qualcosa- ma io invece noto che se gli vengono richieste cose per lui interessanti partecipa immediatamente!) e sta premendo per portarlo almeno alla logopedista, ma io temo che sia solo controproducente, è possibile prenotare una visita con lei per dopo il 3 aprile? Lei dove visita? Nel caso verremo di persona con il bambino perché io onestamente questa situazione in cui sembro una visionaria che nega i problemi del bambino non la tollero più, vorrei un suo parere che così lo senta anche mio marito. Io vedo che il bambino comprende tutto, gioca con le costruzioni, colora con i pennarelli e gli acquerelli, gioca con le macchinine, fa il girotondo con noi, partecipa con noi alle attività per lui interessanti, vuole socializzare con gli altri bambini, segue le letture dei libri ed è affettuoso. Ha 28 mesi e non ci vedo nulla di strano, l'unico "problema" è che dice poche parole e fa tante vocalizzazioni...poi gli contesta anche il tono di voce che secondo lui non è normale, ma a volte fa degli urletti...sono proprio esasperata onestamente.

Buongiorno dottore, siccome vedo (da madre capace intendere e di volere) che mio figlio non ha nessun problema se non quello di dire poche parole (anche se ogni giorno sta cominciando a dirne una nuova), a me onestamente del parere di suo padre e della pediatra interessa poco. Se dovessero esserci comunque ulteriori dubbi prenderemo un appuntamento con lei, che è l'unico dottore di cui mi fido per avere un parere su mio figlio e non mi avventurero' tra logopedisti e via dicendo perché secondo me non hanno nessuna utilità nel nostro caso.

Nessun problema a incontrarci quando sarà finita l'emergenza coronavirus. Se volete possiamo intanto parlarne per videotelefono via skype o whatsapp, così si potrebbe vedere la bimba in diretta e parlarne.

Buongiorno dottore, volevo aggiornarla sulla situazione del bambino. Ora ha 2 anni e mezzo, ormai dice e ripete tante parole che diciamo noi(riguardanti l'alfabeto, le vocali, i colori), ama molto le filastrocche (che ama canticchiare!), lo lascio molto libero quando gioca e cerco di non forzarlo in alcun modo (tranne appunto, come ha scritto tante volte lei su questo portale, in situazioni che possono risultare pericolose: essendo molto attivo e intraprendente infatti non vuole sempre dare la mano anche quando si passeggia, ma è una cosa che esigo proprio perché deve capirne l'importanza). Lo vedo più maturo e interessato al contatto con gli altri, sicuramente il fatto di essere stato in questo periodo a contatto principalmente con me lo ha aiutato ad essere lontano da molti ostacoli. Il padre finalmente forse ha capito che il bambino non è un robot, ma che ha i suoi tempi e vanno rispettati. Cerco anche di farlo stare meno a contatto con i nonni perché ho scoperto in effetti (grazie appunto ai suoi preziosissimi consigli) che il fatto di forzarlo anche nei giochi a fare ciò che pensano loro che vada bene e a non lasciarlo libero di sperimentare per mesi abbiano rappresentato un ostacolo. Nonostante tutto il bene che gli vogliono in questa fase ancora un po' delicata di maturazione del bambino non mi sembrano molto adatti. Da ieri stiamo provando con il vasino e speriamo con tanta pazienza di raggiungere l'obiettivo! Grazie ancora dottore per i suoi importantissimi consigli, se non c'era il suo portale non sarei mai stata capace di affrontare la crescita di mio figlio nella maniera più adatta, non avendo ricevuto buoni consigli e suggerimenti da nessun altro!

Aggiungo solo che parlare serve a comunicare meglio . Non a dire nomi di colori, lettere, numeri: lasciate perdere. Usate filastrocche, canzoncine, per giocare con le parole e divertirsi. L'interersse e il divertimento rende piacevole l'imparare... E ovviamente rispondete alle richieste del bambino, che siano a parole o meno, senza correggerlo. Non occorre 'insegnare' le parole: I bambini imparano perchè sentono le parole degli adulti, anche fra di loro , altrimenti come impararebbero le parolacce?... E con l'esperienza correggono da sè i normali errori di pronuncia che hanno all'inizio.

Si si, infatti mi sono espressa male. Volevo dire che ripete anche lettere, numeri e nomi dei colori, ma soprattutto ha cominciato a ripetere le parole che sente dire da noi e le parole che sente nelle filastrocche, il tutto è avvenuto nel giro di qualche giorno, spontaneamente.

Grazie di tutto ancora per la sua disponibilità e per i suoi consigli importantissimi

Benissimo, allora. Avanti così!

Buongiorno caro dottore, le scrivo a distanza di mesi per aggiornarla. Il bambino ormai parla, compone correttamente tante frasi, abbiamo eliminato da mesi sia il ciuccio che il pannolino. In mia presenza sicuramente è un po' più capriccioso e ultimamente tende a voler imporsi su di me in alcune situazioni (ad esempio quando vuole vedere la TV ed io sono contraria o in altre situazioni simili.) Non ha problemi nella socializzazione con gli altri bambini (con cui nel periodo estivo per fortuna ha potuto giocare al mare). Ultimamente invece gli è mancato modo di stare a contatto con altri bambini perché ha cominciato a frequentare il primo anno di scuola materna a settembre ma purtroppo, grazie alla nostra proverbiale "fortuna" , a causa di una maestra molto maleducata e scostante dopo 3 giorni di inserimento abbiamo interrotto subito e cambiato scuola, siamo in attesa quindi che a novembre inizi nuovamente presso un'altra scuola che accetta i bambini solo dopo i 3 anni compiuti.
In breve le racconto cosa ha fatto questa maestra: dopo due ore di inserimento ci ha detto che il bambino era scappato dalla classe (erano in due maestre con 6 bambini quindi non ho capito come abbiano fatto a farlo scappare!!! Forse erano intente a fare altro?!? a tal proposito poi il bambino mi ha detto che voleva andare a vedere dei mezzi di lavoro che stavano lavorando dietro alla scuola ma evidentemente le maestre non gliel'hanno permesso); poi con aria sprezzante e disgustata davanti ad altre mamme mi ha chiesto come mai lo avevo iscritto da loro. Non si è però informata minimamente sulle abitudini del bambino, non ha chiesto niente di niente...come può immaginare per noi è stata l'ennesima esperienza negativa, come se ogni volta troviamo persone evidentemente non adatte ad avere a che fare con i bambini che con le loro parole ci demoralizzano. I due giorni successivi stesso atteggiamento, intriso di cattiveria e mi viene fatta sempre da questa maestra la richiesta di non mettergli niente nello zaino perché lui tanto lo svuota e butta tutto per terra. Allora non ci ho visto più e ci ho discusso e sono andata a riferire l'accaduto alla Preside, alla quale questa amabile maestra ha raccontato tutt'altro. Quindi ho deciso immediatamente di ritirarlo ed iscriverlo altrove, anche se non le nascondo che ormai sono preoccupata ogni volta che dobbiamo avere a che fare con la scuola o simili perché (e purtroppo leggo sul suo portale che tanti altri genitori vivono esperienze negative come le nostre) non si viene più accolti con cordialità e comprensione, ma basta che molte di queste insegnanti vedono un bambino vivace e che gli da' un po' più da fare che subito cercano di creare malumore affinché venga trasferito altrove (l'impressione che ho avuto io con questa maestra e in questa scuola pubblica è stata proprio questa, ovvero manifestare
il proprio disprezzo per fare fuggire i genitori con il bambino che evidentemente gli da' più da fare di altri meno curiosi e vivaci)

Sono lieto dell'evoluzione positiva del bambino, e mi dispiace di sentire le vostre traversie con la maestra, che hanno fatto mancare al bambino la frequenza a scuola In effetti è difficile decidere il da farsi quando uno si scontra con certe insegnanti. Bisogna comunque difendere il bambino e i suoi diritti. Bisognerebbe costruire un punto di riferimento legale per aiutare i genitori in queste frequenti situazioni, e difendersi da ricatti e minacce e maltrattamenti. Il ricorso alle vie legali, o a volte la semplice minaccia di farlo, spesso fa cambiare atteggiamento alla scuola. Spero di trovare qualche avvocato disponibile a dare indicazioni e consigli ai genitori in questi frangenti, magari direttamente su questo sito o in un'altro collegabile. In bocca al lupo!

Sicuramente sarebbe un grande aiuto per noi genitori un avvocato al quale rivolgersi nel momento in cui si verificano queste vicende spiacevoli... Intanto se queste maestre già dal primo giorno di scuola dimostrano di non avere alcuna pazienza e tolleranza secondo me sono totalmente inadatte ad insegnare ed andrebbero rimosse, poi siccome è una libera scelta quella di insegnare, se per loro deve diventare invece un modo di vendicarsi con i bambini e i genitori delle proprie frustrazioni dovrebbero essere richiamate dai Presidi e sostituite immediatamente da insegnanti più meritevoli, ecco perché è importantissimo dal mio punto di vista che i genitori segnalino alla direzione scolastica questi fatti incresciosi. Grazie ancora dottore per tutto quello che fa ed è importantissimo per tutti noi genitori che sul suo portale e sugli altri organi di informazione parli dei danni che purtroppo dei pediatri e delle scuole stanno facendo ai nostri figli volendoli far passare per disturbati e difettosi quando in realtà non lo sono affatto, tutto ciò è gravissimo. Lei è un'ancora di salvezza per chi ha vissuto certe esperienze così traumatiche e dolorose.

Buongiorno dottore, la aggiorno sugli ultimi eventi. Il bambino da 3 giorni frequenta una nuova scuola pubblica, oggi ho chiesto alla maestra come andava e mi ha detto che lancia i giochi addosso ai compagni e reagisce male contro le maestre quando gli dicono che non può fare qualcosa, quindi mi hanno detto che dobbiamo dargli delle regole a casa e lavorarci su insieme. Secondo lei è una questione di tempo l'adattamento a scuola o può dipendere da altri problemi? In realtà ha cominciato a tirare fuori il carattere e a voler prevalere su di me dopo la pessima esperienza vissuta nell'altra scuola, questo sicuramente l'avevo già notato. Lui ormai è molto comunicativo e mi sembra socievole con i bambini che non conosce e anche con le persone, solo ultimamente è diventato più capriccioso e sicuramente è un po' restio alle regole.

Lasciamogli il tempo di adattarsi alla scuola nuova. Ci vuole pazienza e resistenza. vediamo come va nei prossimi tempi. Delle 'regole', i genitori badano a quelle di casa, le maestre a quelle di scuola, senza interferire se possibile gli uni con gli altri. Per così dire 'in chiesa coi santi e in taverna con i beoni', dice l'adagio. Uno può avere regole diversa, fra casa e scuola, come succede a tante minoranze e famiglie immigrate o di religioni varie: bisogna imparare a rispettare le diverse regole nei diversi ambienti, se possibile, con tolleranza reciproca. Ma non è facile, di questi tempi intolleranti.

Concordo con lei...sto notando questa intolleranza nella scuola pubblica nei confronti dei bambini vivaci e curiosi, secondo me dettata solo dal fatto che danno più da fare alle maestre e richiedono più impegno. Sembra che debbano essere già a 3 anni educati, inquadrati e rispettosi delle regole, il che mi sembra abbastanza assurdo, non gli viene dato neanche il tempo di ambientarsi. Poi in effetti non capisco più quale sia la funzione della scuola: credevo fosse educativa ma, a questo punto, visto che chiedono a noi genitori di portarli già rispettosi delle regole, stento a capirne la reale funzione. Non resta altro che resistere a tutto ciò, è vero!
E poi, anche se risulteranno impopolari le mie parole, pur essendo una donna non capisco perché insegnino alla materna e alle elementari solo le donne, che secondo me sono meno adatte ad avere a che fare con i maschietti, non comprendendoli in tante cose. Perché non tornano ad esserci anche i maestri con i nostri figli???

Perché a questo punto, visto che il bambino va volentieri a scuola, comincio a pensare che evidentemente queste maestre gli dicono sempre di no e quindi il bambino si oppone ai loro continui rifiuti, non capendo che ha solo 3 anni e come tutti i bambini di 3 anni non può ragionare e comportarsi come un diciottenne...ma evidentemente alle maestre questo concetto sfugge. Non vorrei che la scuola pubblica ormai sia dedicata quasi completamente alle esigenze delle bambine ed i bambini si tenda a metterli da parte perché richiedono più impegno, principalmente fisico...mi sorge questo dubbio

Come si sa, non bisogna pensar male, ma spesso ci si azzecca

Buonasera caro dottore, volevo aggiornarla sul bambino, che ha compiuto a novembre scorso 3 anni. Frequenta da novembre il primo anno di scuola materna e le maestre mi hanno riferito che secondo loro ha un'intelligenza sopra alla media ma che ha un po' di problemi a rispettare le regole...non le nascondo che sono rimasta un po' frastornata di fronte a queste parole. Dal punto di vista didattico hanno detto che comprende e apprende molto velocemente, è pieno di voglia di fare ed è molto determinato, però è un po' restio al rispetto delle regole; sicuramente vedo che a volte fa capricci quando non può ottenere delle cose e soprattutto in mia presenza cerca di vincerle piangendo. Secondo lei come mi devo comportare? Lo chiedo a lei perché è l'unico medico sche si occupa di bambini di cui mi fido. Grazie ancora.

La mia sensazione è che appunto lui non venga subito compreso dalle persone adulte con cui ha a che fare perché questa sua grande voglia di esplorare e di imparare, la sua grande curiosità creano problemi nella gestione da parte delle insegnanti...per fortuna queste insegnanti pare che lo abbiano capito però premono sul fatto che noi dobbiamo dargli le regole. Noi le regole gliele stiamo dando (anche se non nascondo che lui ha un grande carattere e non è il bambino al quale dire "fai questo" e lo fa.. dipenderà anche dal fatto che anche per invogliarlo a parlare l'ho lasciato libero di esprimersi e non l'ho represso con comportamenti "punitivi" ed in effetti non so se avrà avuto la sua importanza ma lui ormai parla bene anche se la pronuncia naturalmente deve migliorarla). Il mio timore è che le maestre dicono appunto a noi di dargli le regole perché di fronte alla sua vitalità e voglia di apprendere si trovano un po' spiazzate, ma naturalmente noi genitori non siano presenti a scuola e lì quindi dovrebbero essere le maestre e il rapporto con gli altri bambini a fargli apprendere come si sta nella società!!

Bene, i dubbi sullo sviluppo sembrano quindi messi da parte. Ora ci sono i dubbi sul comportamento. Si è fatto quindi un grande passo avanti, si è voltata pagina.
Nella vita e nella crescita ogni pagina, ogni fase ha le sue fatiche e le difficoltà da superare. Serve anche da allenamento ad affrontare le future difficoltà e fatiche, come su una strada, con salite e discese e arrampicate ecc.
Ora c'è la fase delle regole, dell'accettazione delle richieste da parte dell'ambiente, che limitano la sua libertà assoluta. E' una fase più o meno lunga e faticosa, e in fondo andare a scuola materna serve principalmente ad affrontare le richieste i limiti e le regole di un ambiente sociale, dove il bambino non è più 'sua maestà' come in famiglia, ma solo uno dei tanti, con i suoi stessi diritti.
Con pazienza e resistenza imparerà e andrà avanti verso le successive fatiche e difficoltà, Ogni giorno ha il suo affanno, nella vita, no?
Ovviamente i genitori non sono a scuola, e lì dovranno vedersela le maestre. E non è detto che a casa e a scuola si debbano avere regole e abitudini uguali, ora poi che ci sono tante differenze culturali che devono convivere. La famiglia baderà al funzionamento a casa, le maestre a quello a scuola. Certo se c'è un accordo e una collaborazione è meglio, almeno sulla regola principale, che è quella del semaforo per il traffico: bisogna rispettare e obbedire ai segnali e ai 'vigili urbani', per amore o per forza, pena possibili sanzioni e complicazioni che è meglio evitare, se si può. Quando non avviene si rischia di andare verso complicazioni come quelle che anni fa ho descritto dei 'bambini che devastano le scuole'

Ha perfettamente ragione, quando ho dei dubbi chiedo consiglio a lei perché purtroppo qui ormai non mi fido più né dei pediatri e né degli "specialisti" viste le pessime esperienze che abbiamo avuto... è mia intenzione crescere il bambino insegnandogli il rispetto per le regole e per il prossimo, proprio per non avere problemi in futuro. L'importante adesso è appunto essere finalmente riusciti a voltare pagina e ad aver rimosso tutti quei dubbi sul suo sviluppo.

Buongiorno caro dottore, volevo aggiornarla sul bambino, ha fatto amicizia con i suoi compagni e si è affezionato tanto alla sua maestra, è sveltissimo e denota a detta di tutti una grande intelligenza. Ringrazio lei di avermi a suo tempo dato i giusti consigli per salvarci dalla vergognosa rete dell'autismo inventato di sana pianta da furboni a cui conviene, ormai in Italia le uniche informazioni utili e intelligenti e i consigli veritieri relativi allo sviluppo dei bambini sono dati solo da lei e dal pedagogista Daniele Novara, per il resto vengono scritte e dette solo tante IDIOZIE e consiglio appunto a tutti gli educatori, genitori e pediatri di consultare e leggere sia il suo portale che i suoi libri e quelli di Daniele Novara per comprendere realmente chi sono i bambini, che invece troppo spesso vengono considerati nella realtà odierna solo come oggetti difettosi. Grazie ancora di tutto.

Un'altra cosa poi che posso confermare da mamma che ha seguito l'evoluzione del proprio figlio è che bisogna spegnere la televisione e smartphone (anche se nel nostro caso non ho mai intrattenuto il bambino con questo strumento) e cercare di giocare insieme al proprio bambino nei momenti liberi e quando è possibile, giocare con le costruzioni, cucinare insieme, dipingere, colorare... Ho visto in prima persona che sono attività (peraltro così piacevoli da svolgere insieme) che invogliano il bambino a comunicare con noi e ad interagire; la televisione invece non riveste alcun ruolo educativo ed emotivo, è un banale oggetto che deve essere utilizzato il meno possibile

Va condannato quello che fanno certi pediatri, che o perché indottrinati a dovere (nei migliori dei casi) o perché purtroppo collusi in gravi azioni truffaldine rovinano l'esistenza e la tranquillità di famiglie che si sentono perse e cadono anche nella depressione di fronte a certe "diagnosi" (in realtà cialtronerie) sparate a caso di fronte a bambini così piccoli...possono sicuramente capirlo solo i genitori che hanno vissuto certe situazioni quanto sia doloroso e quanto sia grave che delle terze persone insinuino certi dubbi ad un'età in cui i bambini non fanno ancora tante cose solo perché semplicemente non sono pronti ancora per farlo (il parlare ad esempio) e non perché siano affetti da non si sa cosa.

Bene, sono lieto per le notizie positive sullo sviluppo del.bimbo. I suoi commenti mostrano l'esperienza che avete fatto di questo mondo che orbita intorno ai bambini. Per fortuna avete evitato tante trappole che in questo periodo sono disseminate sulla strada dello sviluppo di un bambino e di una famiglia. Continuate però a stare in guardia e ragionare con la vostra testa... Grazie per le sue gentili parole.

Buongiorno caro dottore, ha perfettamente ragione, sono ormai ben consapevole dei pericoli che si corrono con i bambini perché purtroppo non ci si può fidare dei cosiddetti "professionisti" che hanno a che fare con loro ma bisogna sempre ragionare con la propria testa e per avere delle delucidazioni sui dubbi che si presentano a noi genitori durante la loro crescita consultare solo i siti come il suo ed i testi di chi comprende la natura reale dei bambini, che non sono appunto oggetti rotti da riparare ma creature differenti da noi adulti, che ragionano e compiono azioni differenti dalle nostre. E non per questo appunto hanno qualche patologia!!! Invece ci sono PAZZI (mi conceda questo termine) che di fronte alla assoluta normalità del comportamento dei bambini tendono a presentarli come disturbati... questo è gravissimo, consiglio appunto a tutti i genitori di stare attenti e di non cadere in queste trappole oggi tese troppe volte.

Buonasera caro dottore, volevo chiederle cosa ne pensa delle diagnosi di ADHD a poco più di 3 anni, conosco due bambini che le hanno avute, il problema principale apparente è che non ancora parlano (dicono solo qualche parola come mamma, papà e poco più), secondo lei è giusto che a questa età venga fatta dal neuropsichiatra una diagnosi simile? E quindi questi bambini già dalla materna seguono un "programma" a parte?

Sì, anche quella di iperattività è una diagnosi che circola e che forse sta aumentando, arrivando dal mondo anglosassone ( ADHD..), dove è molto diffusa. Nemmeno per questo 'disturbo' c'è alcuna prova effettiva della sua esistenza a livello biologico, nessun esame medico che ne dimostri la realtà. Dalla Svezia viene la proposta di sospendere tutte le diagnosi di disturbi evolutivi nei bambini piccoli, perchè inaffidabili e inattendibili, e di considerarli solo casi da tenere in osservazione. Abbiamo ripreso la proposta varie volte, ma il mondo della psichiatria infantile a livello istituzionale è chiuso pervicacemente ad ogni alito di buon senso e saggezza in una fortezza pseudo-scientifica

Ha saputo poi che hanno iniziato a trasmettere sul canale rai Yoyo (dedicato ai bambini) una serie che ha come protagonista un bambino autistico? Secondo lei tutto questo non contribuisce ad alimentare questa caccia alle streghe molto redditizia per gli addetti ai lavori a discapito invece dei bambini, che in un modo o nell'altro vengono sempre più giudicati come disturbati quando, invece, in moltissimi casi non hanno alcun disturbo?

No, non lo sapevo. Certo, è come dice. Forse c'è un aumento di pubblicità all'autismo, come può essere anche questo. Speriamo che sia il segno del timore di quel Sistema di perdere forza, di fronte alle critiche che qua e là cominciano a filtrare dalla cappa dell'informazione. Come dicevo a un gruppo di genitori l'altro giorno, in un contatto online, la ricerca sull'importanza dell'ambiente sullo sviluppo sta trovando nuova forza, da un po' di tempo, dopo vari decenni di predominio esclusivo delle ipotesi biologiche e genetiche. Ne accenno anche nel mio libro. Bisogna cercare di resistere e di non farsi abbattere dalla sproporzione dei rapporti di forze attuali.
Le suggerirei di usare lo spazio dei forum, invece che quello del suo consulto, come è questo, o almeno lo era all'inizio, per fare questo tipo di interventi, come quello sullo 'pseudo-autismo', ad esempio. Si possono aprire forum su diversi argomenti e discuterne.

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