Parere su bambino di 4 anni - comportamenti

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dr Gianmaria Benedetti, sono la mamma di un bambino di 4 anni. Le scrivo per chiedere alcuni pareri su dei comportamenti di mio figlio che mi stanno destando preoccupazione e, sinceramente, non riesco a gestire nel migliore dei modi.
E' sempre stato attirato dal movimento di alcuni oggetti, sin da piccolo. A 1 anno e mezzo iniziò una sorta di passione/fissazione verso le girandole, vederle girare, muoversi, per lui era fonte di curiosità al punto tale che rimaneva per molto tempo a osservarle e lui stesso le faceva girare. A casa, ne avevamo un paio e all'asilo nido che frequentava, la maestra fu "costretta" a toglierla dal vaso in cui era posta perché il bambino passava molto tempo a guardarla e farla girare. La maestra dell'epoca non mi ha mai indirizzato a qualche consulto particolare, dicendomi che in linea di massima il bambino all'asilo era sereno.
L'ultimo anno di nido, causa trasloco presso altro paese, è stato fatto presso una nuova struttura, e neppure qui le insegnanti hanno visto problemi; anzi, vedevano un bambino sereno, sociale, che partecipa ai giochi alle attività.
Nel frattempo, anche la mania per le girandole piano piano è svanita. Nell'estate che vede alle porte l'inizio della materna, inizia a scoprire una nuova fissazione che è presente tutt'ora, anzi due.
E' attratto sempre dal movimento e dalle piante/foglie/alberi.
Per quanto concerne le piante, è attirato dal toccare continuamente il fogliame, quando andiamo in giro chiede di continuo che gli venga preso un pezzo di ramo per poterlo scuotere e toccare le foglie. Un'altra strana mania che ha è quella del movimento delle tende dei balconi. A casa, molto spesso va sul poggiolo con il manico della scopa e da sotto la batte e la fa muovere. Lo stesso dicasi per la tovaglia, se gli gira, si mette sotto alla tavola e fa dondolare la balza che pende dai lati...
Ho un vaso di rose completamente rovinato dal suo
continuare a toccare le foglie; si mette li seduto e le tocca, le accarezza. Fortuna che sono rose nane con poche spine.
Queste fissazioni, le hanno notate anche le insegnanti della materna che frequenta... Definendole stereotipie un po' preoccupanti.
Purtroppo, sono anche io molto perplessa di questi suoi atteggiamenti e fissazioni, anche perché a volte prendono il sopravvento sulle relazioni che potrebbe avere. Per farle un esempio, quando lo porto al parco giochi, 2 volte su 3, invece di essere attratto dalla giostra e dalla compagnia degli altri bambini è attratto dagli alberi che ci sono e preferisce mettersi sotto a muovere i rami e vedere le foglie... e la cosa mi fa stare male. Molto spesso viene da me e mi dice "guarda mamma che bello! hai visto che si muove il ramo e cadono le foglie"... in quel frangente non so se ridere o piangere...
Molto spesso uso i ricatti, che non risolvono nulla... Del tipo gli dico che se non va sulle giostre, al parco giochi non lo porto più...

Ora voglio descrivere anche le cose positive di mio figlio, che controbilanciano quanto scritto finora... E' un bambino in linea con le tappe dello sviluppo, cammina a 1 anno, parla, si esprime, non ha problemi particolari di relazione e linguaggio. Ha da poco imparato a pedalare senza rotelle e si diverte molto con la bicicletta (glielo ha insegnato una bambina che abita vicino a noi) Gli piace giocare a pallone col papà, e ama le macchinine. E' un bimbo che sorride, sa afferrare l'humor di una situazione. E' furbo, sa dove vuole arrivare anche per dare sfogo alle sue manie... Mi chiede di andare al parco giochi sullo scivolo, e dopo 5 minuti è sotto la pianta.
Vedo che sta crescendo... Purtroppo vedo ancora queste fissazioni che non riesco a gestire e mi mandano in crisi perché vorrei che le superasse. A volte sono nervosa, con lui quando vedo che fa così.
Abbiamo fatto delle sedute da una psicologa dell'infanzia. Purtroppo col covid tutto si è fermato. Ma da quelle sedute, lei non vedeva particolari problemi. A dire il vero, io le ho presentato le fissazioni di mio figlio e lei, durante le sedute, lo faceva giocare con il pongo... Non capisco sinceramente su cosa lo stava valutando.
Morale della favola, sono qui con un figlio che, da un lato ha queste fissazioni che non vogliono andarsene, dall'altro
lato sta percorrendo le tappe della sua età, per quanto posso veder io con gli occhi di madre.
Vorrei capire se lei ritiene utile un percorso psicologico, o se mi può' orientare verso qualche altra strada.
Mi scuso per la lunghezza del messaggio. Grazie

Commenti

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare FIGLIO UNICO - MAMMA PAPA quarantenni; età dei componenti .....; altre notizie ( bilinguismo, immigrazione, ecc.)
età del bambino/a 4 anni
problemi in gravidanza DIABETE GESTAZIONALE
NASCITA
a che settimana 37
Parto NATURALE
alla nascita : TUTTI I PARAMETRI NELLA NORMA

PRIMI MESI
allattamento: MATERNO A RICHIESTA FINO A 1 ANNO
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età 1 ANNO - NESSUNA DIFFICOLTA’
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...
persone che lo accudivano ZIE - NONNI
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi?... reazioni del bimbo?

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione VARIA
sonno SI ADDORMENTA TUTTORA CON UN GENITORE ACCANTO
abitudini CIUCCIO TOLTO A 2 ANNI E MEZZO
tempo video: POCO

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: IN BRACCIO O LIBERO DI MUOVERSI
seduto da solo a che età 
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando,
uso del girello NO
primi passi da solo 1 ANNO CIRCA
capacità motorie attuali....
controllo sfinterico SI
- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo SI
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione.
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire SI
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc SI
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato GENITORI - NONNI - FAMILIARI
i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? SI
REAZIONI AL DISTACCO dai genitori - SERENO
INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE - si
CONDIVISIONE
cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? SI
cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO - in linea con le tappe dello sviluppo

INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti - APPLICA IL GIOCO SIMBOLICO

DISEGNO SPONTANEO
A casa ha poca voglia di disegnare, fa qualche figura umana a grossa testa

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: BREVE

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE si
COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI si
UMORE
- COMPORTAMENTO
a tratti molto capriccioso
adesione a regole, orari, limiti, SCARSA
obbedienza agli adulti POCA
reazione a divieti, frustrazioni PIANGE, CAPRICCI

asilo nido ………. A che età 1 ANNO

Ovviamente, tengo a precisare, che nella mia testa, ho paura che vi sia sotto qualche spettro autistico, Asperger o similari.

Quelli spettri non sono 'sotto', direi, sono 'davanti agli occhi', nelle pubblicità che si vedono dovunque e di continuo di quei 'prodotti' dell'industria della salute mentale, che deve vendere sempre più la sua mercanzia. Cerchi di liberarsene, se ci riesce, per occuparsi invece delle cose che succedono ogni giorno fra voi, semplici o complicate che siano.
Perchè ha interrotto la compilazione del questionario? Se vuole la completi, per favore.
Il fatto di avere interessi particolari e di essere affascinato da cose diverse da altri oggi passa per una cosa negativa, anzi patologica: ma è solo per chi vuole che tutti siano uguali come delle copie, per marciare uniti e compatti come tanti soldatini.
Mi sembra quindi che il suo bambino non abbia alcun problema, se non di non essere lasciato libero di seguire i suoi interessi, quando non ledono diritti altrui. Ovviamente si può dirgli che le piante si rispettano e non si staccano le foglie, ecc. Magari può insegnargli a piantare qualche piantina e curarla.
Se poi questi interessi gli servono per evitare i contatti con gli altri, allora, invece che 'ricattarlo', bisogna forse cercare di capire come mai gli altri gli fanno paura, e qui le ipotesi possono essere tante, basate sulle esperienze che può aver avuto, ecc.
Autismo e asperger sono una risposta fasulla, anche se molto sponsorizzate e reclamizzata. Le consiglio di non cascarci, legga se vuole in proposito i miei articoli o il libro che trova in colonna destra.

Grazie per la risposta, il libro è intitolato LA BOLLA DELL'AUTISMO?
Non mancherò ad acquistarlo, perché ho bisogno di un aiuto nella mia nebbia di pensieri e preoccupazioni. Le allego la parte finale del questionario. Sotto la voce ALTRE OSSERVAZIONI c'è una sorta di continuo del messaggio iniziale, dove le fornisco qualche dato in più' sulle caratteristiche di queste fissazioni che ha mio figlio. A suo parere, un po' di psicomotricità potrebbe essere positiva per migliorare questi aspetti di mio figlio?

Ecco la parte finale del questionario

RAPPORTI SOCIALI
Scuola materna - Corsi di nuoto 1 volta a settimana con coetanei, vede spesso i nonni materni, accudito anche da zie

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi NO
inserimento sociale della famiglia NO…
contatti sociali SCUOLA, NONNI, ZII,

Organizzazione familiare per l'accudimento
- MADRE TURNISTA, PADRE LAVORA 8 ORE AL GIORNO. Viene accudito e portato o preso all’asilo dai nonni o zii quando i genitori non possono. Trascorre giornate dai nonni materni quando assenti i genitori. Sta volentieri con tutte le figure che lo accudiscono.

Modalità educative
Cerchiamo di dargli regole ma ha un carattere molto oppositivo, talvolta, per sfida fa l’esatto opposto.

Tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc)
Molto poco, sono riuscita a portare avanti l’abitudine alla TV spenta, quando si mangia. Comunque, non è particolarmente attirato dalla TV. Il telefonino, qualche volta per vedere video , foto o brevi cartoni animati. No modalità videogame.

- EVENTI PARTICOLARI,
Trasloco 2 anni fa presso nuovo paese

-Visite mediche, ospedale, altro......
Recente Visita ORL privata per escludere problemi alle adenoidi, dovute a malposizionamento della bocca. Tende molto spesso a non chiuderla, assumendo la fisionomia del respiratore orale.
La visita non ha riscontrato particolari problemi, in realtà lui respira con il naso, di notte non russa, ha solo assunto lui per abitudine questa postura. Ha un po’ le tonsille ipertrofiche, ma non patologiche (possibile causa della bocca semiaperta). A detta dell’otorino, il problema si risolve crescendo. Mi ha consigliato qualche esercizio da fare a casa.
Preciso che la R la sta pronunciando da poco, ed è tendente alla R moscia (caratteristica famigliare paterna). Sto valutando consulenza logopedia per correggere… tentare di correggere la pronuncia.

ALTRE OSSERVAZIONI
Come dicevo nel quesito principale, ha delle fissazioni, interessi morbosi per oggetti insoliti.
Confrontandomi con mio marito, teniamo a precisare che tale interesse, è focalizzato sul movimento che l’oggetto da. In modo particolare, gli oggetti di suo interesse sono, appunto le piante, le tende da balcone, e le tovaglie che cadono ai lati della tavola, aggiungo anche le bandiere.
E’ incantato dal movimento degli alberi mentre fuori c’è vento, al parco giochi tende a far muovere le rame basse degli alberi per vederle muoversi.
Anche le bandiere, vedere il loro moto ondulante, per lui è qualcosa di “ipnotico”.

Sulle piante, ha sicuramente un interesse in più’… Riconosce molti alberi, da loro il giusto nome… Però il suo intento è sempre quello di manipolarle con le mani per scuoterle, toccarci le foglie. Ho provato a piantare qualche piantina con lui, si mi ha guardata, un po’ mi ha seguito… pero’ poi il suo interesse è focalizzato sui quei dettagli del tatto e movimento. Se lo lascio fare… addio piante. A volte, questi gesti, noto che li fa quando deve magari scaricare tensione o è stanco… Ma non sempre è cosi’. Magari torna da un giro in bici col papà e, all’arrivo salta fuori “PAPA’ MI DAI QUELLA RAMA LA DEL CEDRO?” Oppure “MI TIRI GIU’ LA TENDA DEL POGGIOLO CHE LA FACCIO MUOVERE?”.

Le mie paure sono dovute al fatto che, si AHIME’, internet fornisce molte informazioni sull’autismo e forme similari. Purtroppo le insolite fissazioni sono sempre citate come caratteristiche comuni a queste forme.
Anche io, da piccola ricordo di avere avuto fissazioni e interessi insoliti; per i segnali stradali (chiedevo sempre cosa volevano significare), per le case (mi viene da ridere perché il mio interesse si focalizzava sul sapere se era stata costruita prima questa o quella casa). Poi sono svanite con il tempo e, forse, con il fatto che i miei genitori non ci hanno mai dato alcun peso.

Tornando a mio figlio, ripeto che, al di la di questa caratteristica, lui è un bambino sveglio, curioso. Applica il gioco di finzione. Ha un serpente di peluche come amico con il quale si da botta e risposta.
E’ disobbediente, pero’… molto. Facciamo fatica a dargli regole. Al mattino, per il solo farsi lavare è una tragedia tutti i giorni. Non nego che molto spesso, c’è tensione nei rapporti con lui, quando si deve impartitirgli delle regole, mi fa urlare e non ottengo comunque nulla.

Questo è quanto mi sento di aggiungere alla descrizione che le ho fatto di mio figlio. La ringrazio di nuovo per la sua disponibilità e le sue parole.

Non vedo perchè degli interessi un po' diversi come i suoi debbano essere segni di patologia. Allora tutti quelli che trascurano il calcio , tanto per dire, un interesse di massa, per seguire interessi di pochi, che so, la corsa in montagna, sarebbero persone malate?!? E' tutto lo sviluppo e il comportamento di un bambino che ha importanza, non singoli aspetti, che non disturbano, poi, il suo sviluppo generale. Gli aspetti oppositivi ecc possono essere legati a aspetti educativi ambientali, che ha in parte accennato, l' alternarsi di varie figure adulte come riferimento, per i turni dei genitori, modalità di rapporto ed educative non ottimali ( nessuno è perfetto...)? Se un bambino non dà retta, bisogna guardare principalmente alle modalità educative, non pensare che sia lui 'sbagliato'. Come dice la Montessori, che sta venendo riscoperta di questi tempi, gli adulti molto spesso senza accorgersi mettono ostacoli allo sviluppo dei bambini, e bisognerebbe liberarli da questi, per favorire la loro maturazione come persone, fin da piccoli.

Buongiorno dottor Benedetti. Sono di nuovo qui ad aggiornarla su mio figlio. E' passato un mese abbondante dal mio primo consulto. Nel frattempo, mio figlio sta frequentando la scuola materna classe medi. Da poco compiuto 4 anni.
Le sue fissazioni verso le piante, le foglie, sono bene o male ancora presenti. Quando andiamo a passeggio, mi chiede spesso che vuole una rama di qualche albero, se la nego, se la prende lui e inizia ad agitarla, toccar le foglie e rotearci assieme. Va spesso sui discorsi "cadono le foglie gialle?" . Dai miei genitori, si è fatto legare una corda a un tronco per scuotere e farle cadere. Abbiamo la fortuna di abitare in zona pedemontana, la vista di animali al pascolo, solo parzialmente lo attrae.
Parallelamente, gioca con i suoi giochi, a casa, ama le macchinine, la pista e il gioco fisico con il padre (salti, corse eccetera).
Difficilmente, a casa, fa qualcosa di didattico (colorare, disegnare eccetera)

Il colloquio con le maestre dell'asilo è andato così così. Vedono un miglioramento complessivo del bambino rispetto allo scorso anno, quando stava spesso e volentieri ad agitare gli oggetti in movimento e sembrava assente nelle relazioni.
Punti positivi: relaziona maggiormente, è diventato più' chiacchierone, è abile nel contare i bambini durante la conta della presenza e gli piace la musica. Sta acquisendo autonomia nel vestirsi/svestirsi.
Punti negativi (sottolineati in modo particolare): ha ancora dei deficit di relazione, non ha un amico prediletto, si trova a disagio quando sono tutti assieme preferendo il lavoro a gruppo più' ristretto. Ha un modo inappropriato di inserirsi tra i bambini che giocano, in maniera "esuberante" (cosi' scrivono).
Preferisce il gioco simbolico. Ama osservare dalla finestra tutto ciò' che si muove, specie alberi. Il silenzio lo infastidisce.
A tavola molte volte viene ripreso perché si alza fuori orario e si mette a correre, molto spesso imitando una bambina più' piccola.
Se una attività non gli piace, non c'è alcun modo di tenerlo nel gruppo.

Uscita da questo colloquio, mi sono sentita l'umore a pezzi. Le maestre (una in particolare) insistono in una valutazione per (leggo) "Avere una diagnosi funzionale e stendere un percorso individuale".

Ora, come madre, mi trovo a dover far fronte alle richieste di queste maestre. Richieste che non so fino a che punto condividere.
Concordo con le fissazioni che ha... E talvolta mi preoccupano, specie alla luce di quanto si legge su internet di diagnosi parallele all'autismo. Dall'altra parte, vedo un bambino che, comunque, parla, ride, scherza, sa cosa vuole e come ottenerlo. Giorni fa abbiamo fatto una passeggiata assieme a un suo compagno di classe e sua madre. Assieme giocavano tranquillamente, uno trascinava l'altro e vice versa. Una cosa che ho notato di mio figlio è che se l'amichetto urlava una cosa tipo "MAMMAAA GUARDAAAA", lui urlava per imitazione la stessa cosa. Preciso di nuovo che è figlio unico e, al di fuori dall'asilo, non vede coetanei. Dove abitiamo non ci sono famiglie con bambini piccoli.
Altro esempio, a volte fa domande anche "da adulto". Tipo: domani viene la nonna a prendermi?

Nonostante tutto, le maestre continuano a vedere in lui una sorta di "inghippo" nel suo modo di essere e per loro è difficile capire come devono fare. E sono perplesse per queste sue "stereotipie".

Un po' con paura e amarezza, ho fissato una visita presso un neuropsichiatra. La faremo a breve. Ho paura di sentirmi dire cose che non vorrei, che non accetto... Spero non veniamo schedati da test e valutazioni a punteggio.
Sto leggendo il suo libro, sono oltre la metà. Fa molto riflettere, su ciò che sta sotto tutta questa macchina dell'autismo e sui bambini che vengono presi sotto la lente di ingrandimento.
Le confido che sono anch'io del mestiere (sanità) e mi rendo conto che c'è un approccio sempre più' a numeri, scale di valutazione che poco lasciano all'aspetto umano e intuitivo.

Chiedo cosa ne pensa di tutto quello che ho scritto. Le farò sapere come procede. La ringrazio.

Mi sembra che il bimbo stia progredendo, con delle sue particolarità che non gli impediscono una vita adeguata per la sua età, sembrerebbe, anche se magari disturbano le maestre. Non mi sembra abbia delle disabilità, intellettive o motorie, o comportamenti aggressivi e pericolosi. Non vedo perchè le maestre non debbano semplicemente trattarlo come gli altri. In fondo va all'asilo proprio per imparare a stare con gli altri. Compito loro dovrebbe essere proprio favorire l'apprendimento dall'esperienza, in tutti i bambini, da qualsiasi punto partano.
Osservo che 'disegnare' non è una cosa 'didattica', ma un modo per esprimersi, come giocare, ecc. Lasciandogli a disposizione carta e pennarelli per fare quello che vuole forse proverebbe interesse e piacere a farlo. Magari disegnerebbe foglie e rami e alberi... Chissà, forse farà scienze forestali o simili... 'Colorare' invece è una inutile tortura che fa solo passare il piacere di disegnare a molti bambini.
Temo non venga nulla di buono dall'iter che pensate di iniziare. Forse fate meglio a pensarci prima di dar retta alle maestre, che spesso sono più o meno consapevolmente procacciatrici di clienti per i cacciatori di bambini 'autistici', che oggi sono sguinzagliati ovunque. Oggi una diagnosi di autismo, o 'spettro autistico', non si nega a nessuno ( dai cacciatori di autismo, appunto), ma forse lì cominciano i problemi invece che risolversi.
Mandatemi qualche video, se volete.

Buongiorno dottor Benedetti. La ringrazio per le risposte. Abbiamo superato la visita NPI (superata anche per me, nelle mie paure).
Da questa visita ne esco in parte sollevata, in parte perplessa.
Il medico ha subito escluso l'autismo, affermando in maniera un po' scontata che le maestre, ci hanno portato qui perché sicuramente dubitavano fosse autistico. Toglietevelo dalla testa.
Dai nostri racconti (fissazioni, atteggiamenti) e da quanto ha letto sulle relazioni delle insegnanti, ipotizza una S. Asperger o un tourettismo. Ma per fare diagnosi certa è ancora presto. Ha detto che non si tratta di patologie, ma di diversità... da gestire con dei percorsi per aiutare questi bambini a migliorare nei punti in cui sono carenti (relazioni sociali eccetera). Segue dei bambini Asperger che sono dei geni.
Mi ha consigliato un percorso di psicomotricità, prima individuale, poi a piccolo gruppo, dato che le insegnanti notano che fa fatica relazionare in maniera adeguata...
E fin qui... bene...
La cosa che mi ha lasciato un po' perplessa è che, comunque, mi ha suggerito una visita presso servizio pubblico per poter attivare (nel caso remoto vi sia necessità) un sostegno scolastico. Sostegno scolastico inteso come apprendimento o relazione....
Questo percorso non è che mi renda molto felice...

Attualmente, mio figlio vedo che fa progressi ogni giorno. Nelle attività e nel modo di parlare... Ha comunque queste fissazioni. Il medico ha detto che non sono stereotipie in senso stretto, ma pensieri stereotipati.
Cerco di mandarle dei video via mail, sia di situazioni di gioco che momenti in cui è preso da queste piante, foglie eccetera...

La ringrazio e ovviamente conto su un suo punto di vista.

le ho inviato via mail dei file. Ho dovuto fare mail multiple. Spero arrivi tutto. Grazie

Ho visto i filmati. Non ci vedo nulla che non vada bene, nelle varie situazioni. Divertente il 'percorso ginnico' in casa..., o quando si mette la maschera regalata e va a guardarsi allo specchio...
Quanto alla visita, vi direi di non badare a quello che vi hanno detto, sono tutte cose fasulle. Lasciate crescere il bambino liberamente, non ha bisogno di nessun aiuto o intervento, sarebbero più dannosi che utili. Cercate di resistere voi alle vostre paure. come vedete fa progressi ogni giorno. Basta aspettare con pazienza e specialmente non ostacolarlo e disturbarlo con ansie e paure e richieste inutili, ecc.

Buongiorno dottor Benedetti. Di nuovo qui per descriverle l'andamento di mio figlio. Tra poco compirà 5 anni e ha appena iniziato l'ultimo anno di scuola materna (pardon! Infanzia! Guai a usare vecchi termini...).......
Le sue fissazioni verso piante, foglie e movimenti, a mio avviso di madre si stanno nel complesso riducendo. Rimane comunque un suo interesse sull'argomento. Vedo una evoluzione nell'aspetto comportamentale e di relazione, chiacchiera di più e anche con gli altri è più presente. D'altro canto mantiene ancora un carattere molto testardo e provocatorio nel non eseguire gli ordini di noi genitori, anche i più banali "vai in bagno a lavarti", "dammi la mano" eccetera... Devo combattere ogni mattina affinché finisca di prepararsi per andare a scuola, non porta a termine un gesto se non glielo ripeto più volte: "metti i pantaloni" "metti la giacca".... Spesso si interrompe perché distratto o poco presente in quello che sta facendo.
Purtroppo, un po' per chieto vivere con le insegnanti, lo abbiamo inviato da un psicomotricista. Qui è iniziata da un anno ormai una catena dura da spezzare. Sedute settimanali, in cui capisco ben poco cosa facciano in quello stanzino; il psicomotricista che, con i classici atteggiamenti del nostro tempo ben studiati, continua a propormi nuove sedute e colloqui periodici con le insegnanti. Stando all'ultimo colloquio che lui stesso ebbe a giugno, mio figlio sembra migliorato anche a scuola. Le insegnanti vedono ancora una sua difficoltà nello stare con un numero grande di bambini. Nella sezione di oltre 20 alunni, lui " si perde".
E veniamo a inizio anno in corso. Sono passate poche settimane e già la maestra dello scorso anno ha iniziato a dirmi che è stato messo in punizione, pardon a pensare! Il motivo è che, di punto in bianco ha iniziato a picchiare dei compagni, senza apparente motivo a quanto detto da lei. Io le ho chiesto come sta andando l'inizio scuola e lei mi ha risposto un così così.
Con il psicomotricista, d'altro canto, eravamo rimasti d'accordo che con l'inizio anno scolastico avrebbe fatto un percorso di psicomotricità in piccolo gruppo, per colmare le sue lacune nell'interazione con gli altri. Sono sincera! Non ho proprio voglia di iniziare di nuovo un contratto senza fine.
Sono, altresì, molto amareggiata per questi discorsi della maestra. A volte mi descrive un bambino che non lo riconosco! Fissato, testardo, disobbediente si! Ma non me lo vedo picchiare gli altri senza motivo.
E, come genitori, ci troviamo di nuovo tra l'incudine e il martello. Con insegnanti che già ora ci mandano questi riscontri. Io, personalmente, lo vedevo più contento dello scorso anno di andare all'asilo, anche quando lo porto e lo prendo, lo vedo più presente in mezzo agli altri compagni. Eppure doccia fredda anche stavolta.
Mi chiedo con che facilità le insegnanti etichettino i bambini. A volte, penso che mio figlio sia stato preso di mira, è un pensiero terra terra, però lo faccio!
Quando mi dicono queste cose, io cerco sempre di mantenere un atteggiamento di rispetto nei loro confronti e del ruolo che hanno. Però non so fino a che punto essere troppo passivi faccia bene. L'ultima volta ho risposto "ok, ne parlerò a casa con lui". Ma secondo me loro vorrebbero sentirsi dire "ok, ne parlerò con un esperto"...
Sono in attesa di un secondo figlio, dopo gravidanze finite male. Aggiungere altro stress non fa bene né a me né al contesto...
Non voglio portare mio figlio a test, corsi per "migliorarlo". Io sono la prima a non credere a queste cose. Se una volta esisteva la violenza fisica nelle scuole (sculacciate), oggi è un tipo di violenza più gentile e subdola. Fatta di rinvii a esperti, consulenze, stress emotivi. Secondo me quello che manca alla base è un rapporto di fiducia genitori/insegnanti. Io in tre anni che portò mio figlio all'asilo non ho mai goduto di un dialogo aperto e spontaneo con le maestre. Poca voglia di dire come è andata la giornata, cosa hanno fatto. Insomma una chiacchierata anche per conoscere i genitori, senza ogni volta mettere in mezzo rogne.
Chiedo un suo parere sulla situazione, cosa mi consiglia di fare? Grazie e mi scuso per la lunghezza.

In merito all'esperienza con il percorso di psicomotricità intrapreso. Queste figure professionali, molto spesso sono giovani, alle prime armi o ai primi anni di lavoro. Molto spesso non sono genitori loro in prima persona. Noto una certa rigidità e etichetta standard nel dare risposte. Io, come genitore, ho provato a mettere nel piatto le lacune della scuola. Ovvero, manca un rapporto di base genitori / insegnanti, non raccontano mai nulla della giornata, se non per farti la pantomima che si è comportato male eccetera. Il Psicomotricista non si scompone mai! Rimane in un limbo di pareri, atteggiamenti, posture. Come se volesse salvare capra e cavoli per portare avanti il suo lavoro. Si pone come paciere tra la scuola e i genitori. E noi, come famiglia/flipper a sbattere tra scuola e esperto. Io la vedo così

Il rapporto genitori / scuole ( con l'aggancio quasi obbligato anche a centri o specialisti esterni...) sembra ripetersi con accenti simili nelle varie parti d'Italia. Veda questo forum, dove riporto il suo post.
D'altronde anche i libri recenti di Michele Zappella ( bambini con l'etichetta) e Daniele Novara ( I bambini sono sempre gli ultimi, e altri), cercano di richiamare l'attenzione sul deterioramento dell'accoglienza dei bambini da parte della scuola.
I genitori sono sottoposti spesso ad un ricatto , e piegano la testa per non inimicarsi le scuole, ma non è detto che così non complichino la vita dei figli.
Devo dire che io non ho quasi mai inviati bimbi per logopedia ( tranne i sordi e quelli con palatoschisi) o psicomotricità, in 40 anni di lavoro, perchè non convinto della loro utilità. Se non come supporto aspecifico a molte famiglie con poche risorse educative.
Capisco che per i genitori è anche un modo per avere il senso di fare qualcosa, per evitare l'accusa di 'non fare niente', ma temo che sia solo una specie di tassa ( per non dire pizzo) pagata per non rischiare di peggio.
Ho sempre visto meglio una consulenza periodica ai genitori, per gli aspetti educativi e relazionali in famiglia e per accompagnarli nella crescita del figlio, ma non è facile trovarla.
Forse ci vuole il coraggio di guardare le cose in faccia e fare solo le cose che siamo convinti di fare.

Aggiungerei che forse bisogna dire alle maestre di occuparsi della didattica e delle regole di convivenza a scuola, che al benessere del bambino per il resto ci pensano i genitori, che ancora per legge sono gli unici titolari. Un eccessivo psicologismo ha indubbiamente rovinato molte cose, facendo perdere la capacità di pensare con la propria testa e delegando agli 'esperti' ( spesso sedicenti tali) la salute dei bambini e delle famiglie. Con risultati che non sembrano molto buoni.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.