Bimbo di 31 mesi con ritardo del linguaggio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore siamo i genitori di un bimbo di 31 mesi che fino a qualche mese fa aveva un ritardo nel linguaggio. La nostra pediatra, dopo il controllo dei 24 mesi ci diede il contatto di una neuropsichiatra infantile della Asl per un controllo, in quanto era perplessa dal fatto che nostro figlio a due anni dicesse poche parole. Nel frattempo il bimbo qualche progresso l'ha fatto, ma spinti dal consiglio della pediatria decidiamo di fare questa visita dalla neuropsichiatra infantile. A visita la neuropsichiatra ci ha detto che secondo lei il bambino aveva un disturbo del linguaggio e della relazione, e ci consigliava un elettroencefalogramma durante il sonno (che abbiamo successivamente fatto ed è risultato totalmente negativo). La cosa che già al primo controllo ci ha spinti ad un altro consulto, da un altro neuropsichiatra infantile, è stato sia l'approccio col bambino ( poco giocoso e come se trattasse nostro figlio da malato) e sia il fatto che già parlava di logopedia, psicomotricità e possibile futuro sostegno alla scuola dell'infanzia: secondo noi e le persone a noi vicine, il bambino era solo immaturo. È un bimbo molto vivace, spesso sorridente, certo con un suo caratterino, ma che frequenta volentieri il nido e ama stare con i bimbi. Se dovessi dire le uniche cose bizzarre direi solo, che non si gira sempre quando lo chiamiamo ( ma ci ignora volutamente perché lo richiamiamo), non ama particolarmente gli abbracci e che ogni tanto, soprattuto se ha sonno o è innervosito per qualcosa, da testate al muro. Per il resto nostro figlio ci sembra un normale bambino di due anni e mezzo. Il secondo neuropsichiatra che abbiamo contattato, ci ha seriamente consigliato di abbandonare l'iter che stavamo intraprendendo con la Asl, perché a suo parere non riscontrava i "disturbi" che aveva riscontrato il primo medico. Ci ha consigliato solo di tornare alla Asl per l'elettroencefalogramma (per fugare ogni dubbio) e di dare tempo al bambino di sviluppare il linguaggio con i suoi tempi e senza stress di alcun tipo. Effettivamente dall'inizio di questo nuovo anno il bimbo ha fatto molti progressi nel linguaggio, dice un sacco di parole nuove, persistono talvolta solo le testate nei momenti di maggiore frustrazione, perché pensiamo non sappia esprimere a parole quello che vuole. Ho scoperto per sbaglio il suo blog che ormai seguo assiduamente e desideravo chiedere un suo parere riguardo alla nostra questione.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare; papà 42 anni, mamma 34

età del bambino/a 14/7/2017

problemi in gravidanza: ultimo mese pressione alta, a 38 settimane +3 cesareo per arresto della crescita

NASCITA
a che settimana 38+3
Parto cesareo per arresto della crescita
alla nascita : peso 2290g per 48cm di altezza e 33cm circonferenza cranica.
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1' 9/ 5' 10 durata del ricovero in ospedale 4 giorni perché alla nascita aveva il valore del magnesio un po' basso, hanno aspettato che si rialzasse un po' prima di dimetterci e abbiamo continuato la cura per i 10 GG successivi sono al rientro nella normalità del valore.
A un mese intervento per stenosi del piloro risolto immediatamente con intervento chirurgico.

PRIMI MESI
allattamento: esclusivamente artificiale, il bimbo non è riuscito ad attaccarsi al seno né subito né nei giorni successivi alla nascita. Inizialmente a orario, poi a richiesta. difficoltà nessuna, dopo intervento di stenosi il bimbo è un gran  mangione.
inizio pappine, minestrine, ecc...
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale),facile. età a 2 mesi biscottino granulato perché non si saziava solo con il latte, quasi a 4 mesi mela e pera grattugiata e poco dopo inizio con prime pappine di pappa lattea e brodo vegetale con crema di riso, a 5 mesi pastina con il formaggino, yogurt e banana. Mi fermo qui, è stato sempre aperto ai cibi che non conosceva, ha sempre assaggiato e poi mangiato volentieri.
eventuali difficoltà. Nessuna
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: magari non dormiva tantissimo durante il giorno (faceva piccoli sonnellini) ma la notte ha sempre dormito tanto da abbandonare in fretta le poppate notturne o se si svegliava per la poppata si riaddormentava subito.
persone che lo accudivano mamma e papà.
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? NO reazioni del bimbo? /

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione varia, mangia di tutto, continua ad essere un mangione e difficilmente fa storie per il cibo. sonno fino a qualche mese fa sonnellino pomeridiano di 2 ore e sonno notturno dalle 21/30-22 fino alle 8 del mattino seguente, orari e modalità dorme nella sua culla ma si addormenta sdraiato nel lettone accanto alla mamma.
abitudini biberon per bere il latte e ciuccio e orsacchiotto quando va a letto il tempo di addormentarsi. tempo video: televisione circa 2 ore circa durante l'arco della giornata.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: inizialmente sdraietta e poi box e tappeto
seduto da solo a che età circa 7 mesi.
primi spostamenti a che età e come:  rotolando, strisciando, uso del girello : circa 8 mesi striscia, poi gattona, a 10 mesi si alza da solo con appigli e rotola, girello usato poco
primi passi da solo quasi a 12 mesi ma cammina completamente da solo e più a lungo a 14 mesi.
capacità motorie attuali molto agile, sale le scale velocemente alternando i piedi
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) ha ancora il pannolino.

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi quasi dopo il primo mese
Molto curioso e spesso sorridente anche con nonni, zii, amici.
Successivamente:
Seppur fino a qualche mese fa parlava poco, riesce quasi sempre a farsi capire su cosa vuole.
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: non piange tantissimo ma essendo molto testardo si arrabbia se non ottiene ciò che vuole ma poi si trova sempre qualcosa per distrarlo, le coccole gli piacciono ma vuole decidere lui quando vanno fatte
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: è sereno e si ambienta in fretta alle novità.
modalità di accudimento: tranquillo seppur nell'ultimo anno stiamo affrontando una brutta malattia del nonno materno (il bimbo è molto legato a lui e capisce che c'è qualcosa che non va)

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato in primis la mamma ma anche col papà. il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Si! Nonni, zii, cuginetti, amici dei genitori.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori, al nido non piange quando viene lasciato ma se la mamma esce di casa lui piagnucola un po'.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE , inizialmente sembra timido ma poi si avvicina sorridente sia ad adulti che bambini, se abbiamo ospiti in casa lui inizialmente li scruta e poi li prende per mano per portarli a vedere i suoi giochini.

CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? Si soprattutto con mamma e papà, con gli altri all'inizio è più timido. cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Si Attivamente Si e condivide i suoi giochi se ci sono altri bimbi

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 3 mesi circa
prime parole  quasi a 7 mesi
due parole insieme pochi giorni fa
uso del no e del sì non sempre
frase minima (verbo e sostantivo )no
capacità di dialogo ...no
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ): gioca con le macchinine, trenini facendole camminare normalmente, con pupazzetti, scatole da impilare , ecc; fa finta di chiamare i nonni con un telefono giocattolo (se lo avvicina all'orecchio e dice nonni) DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: non ha molta autonomia nello stare seduto ma se facciamo qualcosa che gli piace tipo leggergli i libri di favole sta un po' più di tempo seduto. È molto attento se gli cantiamo le canzoncine o gli raccontiamo qualcosa.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE: esegue piccoli comandi.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI cerca di farci capire cosa vuole altrimenti ci porta per mano verso quello che vuole.

UMORE quasi sempre sereno e sorridente

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)....,iperattivo
adesione a regole, orari, limiti: odia i limiti e se soprattutto fuori casa gli chiediamo di non fare qualcosa comincia a fare i capricci.
obbedienza agli adulti: presente ma ancora da migliorare.
reazione a divieti, frustrazioni: se è stanco a volte da testate altrimenti piange per qualche minuto.
capricci, bizze: li fa quando non ottiene quello che vuole, a volte si sdraia pure per terra.
paure, fissazioni: Piange come un disperato se scende uno dei genitori dall'auto, è come se si sentisse abbandonato anche se resta l'altro genitore.

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido Si A che età 26 mesi. Reazioni eventuali, all'inizio piangeva tanto ma nell'arco di una settimana si è abituato al nuovo ambiente.
Scuola materna non ancora eventuali difficoltà di inserimento / ambientamento /
Successive scuole / apprendimento / comportamento /

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: è sereno quando vede altre persone e si adatta in fretta anche in casa di amici.
- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) No inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc)/ contatti sociali: nido, nonni, zii, amici.
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: nido la mattina e poi esclusivamente mamma e papà. descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia), mattina nido fino alle 12, poi passiamo dai nonni materni che abitano vicino al nido e spesso pranza da loro, torniamo a casa e nel pomeriggio spesso usciamo al parco o ritorniamo a casa dei nonni materni.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili: quasi sempre permissive a meno che non faccia guai e di conseguenza viene ripreso. orari di sonno: fino a qualche settimana fa dormiva due ore circa dopo pranzo, adesso solo la notte dalle 21:30/22 fino alle 8. dove dorme: nella sua culla. chi 'comanda': a volte lui a volte noi genitori ( dipende dalla situazione).
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc): solo TV circa 2 ore nell'arco della giornata.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro: in concomitanza della nascita del bimbo abbiamo avuto una disputa familiare con la nonna paterna (con la quale non abbiamo più nessun tipo di rapporto) che ci tolto la serenità per circa un anno, subito dopo abbiamo scoperto una grave malattia del nonno materno che il bimbo comunque sta vivendo anche se evitiamo di parlarne in sua presenza. Il bimbo è molto legato al nonno.
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) Elettroencefalogramma nel sonno risultato negativo.
Altre osservazioni /

Ci sono dunque degli elementi diversi ma stressanti nell'ambiente circostante ( nonna paterna , nonno materno...), che possono forse per vie traverse essere collegati agli aspetti un po' inquieti del bambino: iperattività, capricci, battere la testa. I bambini percepiscono e assorbono quello che c'è nell'ambiente, anche se si evita di parlare di fronte a loro. Cercate di appianarli per quanto possibile. Per il resto il questionario mi sembra mostri un bambino assolutamente nella norma da tutti i punti di vista. Anche il linguaggio sembra stia partendo, in epoca assolutamente nella norma. Mi sembra di poter confermare quindi quanto vi ha detto il secondo npi. Per fortuna vi ha evitato di entrare nel tunnel dell'autismo, direi. Purtroppo molti pediatri sono stressati dalle indicazioni e dalle linee guida che vengono dall'altro e per cautelarsi rinunciano a occuparsi dello sviluppo dei bambini, che pur dovrebbe essere di loro competenza, senza mandare subito dallo specialista...

Dottore, la ringraziamo per la celere risposta. Non le nascondo che abbandonare l'iter dell'Asl non è stata affatto una scelta a cuor leggero. Non appena abbiamo comunicato al medico dell'Asl di voler temporeggiare un po' (dopo aver sentito il parere del secondo medico), ha iniziato a fare parecchia violenza psicologica dicendoci che se avevamo a cuore la salute di nostro figlio dovevamo seguire i suoi consigli (logopedia e psicomotricità) altrimenti il bambino sarebbe peggiorato irrimediabilmente. Ha ribadito più volte che in casi come il nostro gioca molto la precocità degli interventi. Abbiamo scelto di seguire il nostro cuore e prendere un po' tempo. È passato quasi un mese dall'ultimo contatto con il medico dell'Asl e già il bimbo ha fatto grandi progressi nel linguaggio senza nessuna attività tra quelle consigliate. Questo ci fa ben sperare sul fatto che, pian piano, possano migliorare anche gli altri aspetti che le segnalavo. La saluto e la ringrazio ancora per il suo parere, la aggiorneremo sulla futura evoluzione.

Benissimo.

Purtroppo la vostra esperienza non è rara. Molti 'specialisti dell'autismo', di fronte a perplessità e dubbi degli 'utenti', passano a minacciare e quasi ricattare i genitori, oltre che usare parole terroristiche per influenzarli. Il dubbio di conflitti di interesse diventa sempre più forte e si parla poco o nulla di tutto questo. Spero che il mio libro di prossima pubblicazione che dovrebbe intitolarsi appunto 'la Bolla dell'Autismo' aiuterà a far venire a galla tutta la questione.

Salve dottore, scrivevo per aggiornarla sulla nostra situazione. Il nostro bimbo ha da poco compiuto tre anni e il linguaggio è in evoluzione, finalmente ci dice chiaramente cosa vuole da mangiare, se vuole vedere qualche cartone in tv o se preferisce andare in qualche posto fuori casa. Dice piccole frasi e lo vediamo felice quando riesce ad esprimersi bene. Anche le reazioni ai no sembrano un po' più attenuate anche se resta ancora un bambino capriccioso. Le scrivevo perché vivo con ansia il prossimo controllo dalla pediatra e l'inserimento alla scuola materna per settembre (sempre che la scuola ricominci), sembra che ormai sono tutti col mitra puntato alla ricerca di sintomi per diagnosticare il fantomatico autismo.

Bene, mi sembra che sia un'ottima evoluzione. Grazie per averla condivisa con noi. Sono contento per voi. E' particolare che voi vi sentiate come 'obbligati' a questi controlli dalla pediatra, quasi come degli esami in cui potete essere bocciati. Mi sembra veramente un aspetto sbagliato del sistema attuale, vagamente 'grande fratello' ( 1984 di Orwell) e 'Nuovo Mondo' ( di Huxley). Che aiuto può dare un simile sistema. Ho appena dato il nome di un avvocato a una persona in situazione di ricatto simile alla vostra. Può essere utile condividere e raccogliere le varie esperienze, per aiutarsi a vicenda.

Purtroppo vivo ancora questa situazione di ansia perché per pochissimo non siamo entrati anche noi nel tunnel dello spettro perché la neuropsichiatra della prima visita (consigliata dalla nostra pediatra) già ci stava inchiodando con legge 104 e sostegno alla materna e questa cosa a noi genitori ci ha turbati non poco.

Però siete riusciti a resistere, come altri genitori che si sono trovati in situazioni simili alla vostra. Importante è mantenere buon senso e capacità di ragionare con la propria testa, e difendere i diritti propri e dei figli minori. Troppo spesso oggi questi vengono conculcati sulla base di diagnosi errate. Alcuni casi hanno avuto anche grande eco mediatica, non molto tempo fa.

Grazie dottore per le sue risposte e per l'incoraggiamento che ci ha dato fin dal primo momento. Cercheremo di resistere e speriamo di vedere presto sconfitta questa "carneficina" che si sta abbattendo su tanti bambini e le rispettive famiglie.

Buongiorno dottore, le riscrivo perché siamo appena tornati dal tanto temuto controllo dalla nostra pediatra. Mi sento molto seccata perché ancora una volta ha insistito per rifare un'altra valutazione dal npi perché vede il bimbo si cresciuto ma sempre insiste sul disturbo di relazione ( che noi non vediamo), di rifare la valutazione e poi iniziare dei cicli di psicomotricità per aiutare il bambino e non avere poi problemi con le maestre dell'asilo. Lei presume che all'asilo il bambino sia difficile da tenere a bada e che non riusciranno a catturare la sua attenzione. Noi genitori, nonni, zii continuiamo a vedere un bimbo normale, magari con un suo caratterino ma non da valutazioni neuropsichiatriche. Sto seriamente pensando di cambiare pediatra perché ogni controllo è diventato uno stress.

Cambiare pediatra è vostro diritto. Cercate eventualmente uno esperto, vecchia scuola, almeno sessantenne...il bambino andava al nido, certo ora dopo questi mesi sarà un po'difficile riprendere. Ha problemi a staccarsi da voi? Cercate magari di riabituarlo

Dottore il bambino non ha nessun problema a staccarsi da noi. Da qualche mese quando dobbiamo sbrigare qualche commissione lo lasciamo qualche ora in casa con la babysitter. È una ragazza che lui non conosceva ma si è abituato da subito alla sua presenza e quando lo lasciamo per qualche ora da solo con lei ci riferisce che sta tranquillissimo, al massimo ci nomina qualche volta ma poi si rasserena subito.

La cosa che non mi può pace è che la nostra pediatra è come se ci dovesse convincere di una diagnosi che noi non vediamo. Io penso che se il problema fosse stato reale ce ne saremmo accorti noi genitori o comunque le persone che più ci frequentano quali nonni, zii, amici stretti

Già, sembra così.

Grazie mille dottore per la sua disponibilità, speriamo di trovare un pediatra più comprensivo di quella che lasciamo.

Salve dottore, le riscrivo per aggiornarla. Il nostro bimbo adesso ha tre anni e tre mesi e il linguaggio è migliorato tantissimo, fa piccole frasi ed è diventato molto più affettuoso, finalmente corre ad abbracciarci (soprattutto a noi genitori) e questa cosa ci riempie di gioia. A settembre avevamo iniziato l'asilo pubblico ma dopo pochi giorni siamo andati via perché le insegnanti erano sofferenti perché il bimbo stava poco seduto e questo per loro era un problema, abbiamo deciso di tornare al vecchio asilo (privato) e abbiamo visto che il bimbo nel vecchio asilo ci va davvero felice. Le uniche "difficoltà" che ci comunicano e che non vuole colorare e che spesso non sta seduto, ha dei consigli da darci per risolvere il problema o ritiene di lasciare il bimbo in pace?

Sono lieto per l'evoluzione positiva che riferite. Mi colpisce che al primo anno d'asilo 'non stare seduti' costituisca un problema, come se i bambini dovessero ascoltare lezioni cattedratiche. La Montessori si rigirerà nella tomba... Anche il famigerato 'colorare' serve temo solo a tenere i bambini occupati a lungo, forse per ' non disturbare', ma di educativo non ha veramente niente. I limiti e le regole si imparano nell'esperienza di vivere nella comunità sociale dei coetanei, che appunto è l'aspetto fondamentale della scuola materna. La tortura del 'colorare' di solito allontana i bambini dal disegnare, che invece sarebbe un'attività espressiva molto utile, ma deve essere libera, spontanea, come il gioco. Una esplorazione e una scoperta. Se si aggiunge che già al primo anno in molte materne ( mi ostino a chiamarle così, perchè l'infanzia termina a 3 anni, letteralmente, quando i bambini cominciano a parlare, di solito) non c'è più il sonno pomeridiano - che invece è necessario ancora ai bambini - uno si domanda dove sta andando la nostra tanto osannata scuola...
Bisogna comunque resistere proteggendo i bambini, altrimenti si rischia di spostarli continuamente fra una scuola e l'altra, che non è una bella esperienza.

Dottore noi la ringraziamo tantissimo per le sue risposte, se non avessimo trovato il suo blog non so a quest'ora come ci finiva. La aggiorneremo strada facendo ma siamo fiduciosi di poterle dare buone notizie.

Salve dottore, le scrivo per aggiornarla. Il nostro bimbo adesso ha 3 anni e 8 mesi e ci sono state moltissime evoluzioni nel linguaggio, fa frasi e si fa capire molto bene in quello che vuole dire. Non siamo ancora riusciti nell'impresa spannolinamento ma ci sono diversi segnali che potremmo farcela quanto prima. L'unica cosa che ci preoccupa è che ultimamente non sopporta i no e ha delle reazioni esagerate in cui piange, si butta per terra e lancia i giochi, e questa cosa negli ultimi giorni l'ha fatta anche all'asilo e noi genitori siamo completamente scoraggiati perché non sappiamo come eliminare questo suo atteggiamento. All'asilo ci stanno sollevando dubbi sul suo comportamento. C'è da aggiungere che noi genitori, a parte questi momenti di rabbia lo vediamo un bimbo sereno, sorridente e che ama imparare cose nuove.

Bene per l'evoluzione globale. Lasciate che all'asilo si tengano i dubbi...
Resistenza allo spannolinamento e bizze per le frustrazioni fanno capo a una fase di rifiuto di adattarsi alle richieste educative ambientali che passano tutti i bambini, chi più chi meno, chi prima chi dopo, verso i due tre anni. E sono una questione educativa, del tipo di come domare un cavallino che non sopporta sella e briglie. Ci saranno quelli più facili e quelli più difficile, ma la questione passa dal domatore. Il segreto del bravo domatore è di avere pazienza e resistenza ma di non demordere e non farsi prendere la mano dal cavallino... Ma se il domatore ( anche le maestre d'asilo...) è preoccupato che il cavallo nasconda qualcosa (o sia un marziano o un invasato dal demonio), avrà paura e esiterà non saprà come fare, e penserà di rivolgersi a qualche esorcista...
Fuor di metafora direi che è questione di maggior tranquillità e sicurezza degli adulti, sia genitori che insegnanti, e di non sbagliare troppo nelle modalità di approccio. Leggetevi magari gli 'errori comuni dei genitori' nella colonna qui a destra...

La ringraziamo tantissimo per i suoi preziosi consigli, a volte perdiamo la bussola e ci rivolgiamo a Lei perché sembra essere rimasto l'unico medico che non fa subito diagnosi che vanno di moda di questi tempi.

Gentile dottore, le scrivo per aggiornarla sugli innumerevoli progressi del nostro bimbo, adesso ha quattro anni e mezzo, finalmente il linguaggio è partito spedito e riesce ad esprimere tutti i suoi bisogni, è completamente spannolinato per la pipì (cacca rifiuta di farla in bagno), in casa e anche quando lo portiamo fuori è sempre più gestibile ed accetta sempre più i no, è un bimbo allegro e sorridente. L'unico nostro problema rimane la scuola materna, frequenta il secondo anno di materna e va molto contento. Il bambino non ama colorare né disegnare e io non l'ho visto mai come un problema perché comunque a casa è abile nei puzzle e fa molto gioco simbolico e di fantasia (costruisce ponti, strade, linee ferroviarie con i giochi che possiede). Le maestre purtroppo ce lo descrivono come un bimbo intrattabile che si rifiuta di fare tutte le attività che loro propongono (dicono che vuole solo giocare) e che diventa aggressivo se contraddetto (è un comportamento che con noi non ha, succede raramente solo se è molto stanco o assonnato) e ultima cosa che a noi genitori fa molto male è che lo danno per spacciato per l'ingresso alla scuola elementare che sarà per settembre 2023 visto che deve ancora frequentare un altro anno di materna. Finora ci siamo sempre opposti alle loro lamentele cercando di guardare il bambino con i nostri occhi e come si comporta con familiari e amici, ad oggi non abbiamo riscontrato particolari problematiche. Desideravamo avere se fosse possibile un suo parere. La salutiamo e la ringraziamo per l'aiuto che ci ha dato finora.

Mi fa molto piacere leggere dei progressi che il bambino ha fatto globalmente. Temo che le scuole materne si stiano trasformando in ambienti sempre meno a misura di bambino. Molti pedagogisti sono allarmati per la trasformazione delle scuole in atto. Leggete ad esempio gli interventi, anche in internet, di Daniele Novara. Visto che il bambino sembra andarci comunque volentieri mi sembra bene sopportare le maestre e continuare lì, anche se verrebbe la tentazione di cambiare. Riguardo al disegnare, deve essere un'attività libera, un modo di esprimersi. Colorare dentro i mergini di figure prestampate di solito è il modo migliore di fare perdere il piacere di disegnare. Purtroppo è pervasivo...
Invece il rifiuto riguardo alla cacca è da tenere d'occhio perché è un segnale di un qualche conflitto con l'ambiente e le richieste che gli vengono. Datemi se volete qualche elemento in più su questo aspetto e su altre interazioni familiari, per vedere se emerge qualche spunto utile.
Un occhio va comunque dato al comportamento a scuola, perché non ecceda e non diventi un problema nell'adattamento alle richieste ambientali. Ci sono limiti e regole cui bisogna imparare ad adattarsi, per star bene nell'ambiente sociale, come anche la scuola è.

Riguardo l'argomento cacca la fa solo a casa o se è a casa dei nonni, mai all'asilo. Si rifiuta di sedersi in bagno, quando deve farla dice di voler rimanere solo (si nasconde) e poi ritorna e ci dice di averla fatta, di voler essere lavato e cambiato. È molto attaccato ai familiari più stretti (rimane anche con loro se dovesse capitare senza fare storie) ed è molto attaccato ai suoi cuginetti. È molto attaccato a me che sono la mamma, talmente attaccato da percepire i miei stati d'animo anche se cerco di camuffare.Dorme nella culla accanto al lettone e ancora non dorme nella sua cameretta. Se vuole sapere altro chieda pure, se serve un consulto privato siamo disposti a farlo. La ringraziamo per la celere risposta

Possiamo fare il punto anche qui. Capisco che la vuole fare nel pannolino. La fa con regolarità? Avete provato col vasino anche fuori del bagno? Perché non è ancora in camera sua? Fa capricci, bizze? È facile da gestire, per regole, limiti. Volete mandarmi qualche video in cui sta con voi, magari nella modalità guardami giocare', nella colonna qui a destra?

Non fa cacca con regolarità. Soffre da quand'era piccolo di stitichezza che aiutiamo con onligon nei periodi di maggiore stitichezza. Possiamo provare con il vasino, è un opzione che non avevamo voluto provare per paura che potesse tornare indietro anche per la pipì. Non vuole dormire da solo in cameretta perché dice di aver paura. È molto più facile da gestire rispetto ad un anno fa, i capricci e le bizze sono notevolmente diminuiti persistono solo se è particolarmente stanco. Per il video glielo manderemo non appena lo faremo nella modalità consigliata da lei.

Richiesta spostata in nuovo consulto
http://gbenedetti.altervista.org/?q=node/621#comment-4720

Buongiorno dottore, non abbiamo ancora il video da lei richiesto ma desideravamo comunicarle una bella notizia. Dal giorno stesso del suo consulto abbiamo proposto il vasino al bambino e da quel giorno lo sta usando regolarmente per fare cacca, può sembrare una banalità ma è grazie al suo intuito se abbiamo avuto questo risultato e desideravamo semplicemente ringraziarla perché il bimbo sembra molto più sereno dopo quest'ultima conquista.

Ottimo, andiamo avanti!

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.