Ritardo del linguaggio

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno, le scrivo perché da due anni siamo anche noi nel tunnel autismo o ritardo del linguaggio? Il bambino ha 4 anni e 3 mesi e ha iniziato a ripetere tutte le parole dopo i 3 anni e pian piano a costruire piccole frasi ma sembra che la strada per la corretta acquisizione del lingiaggio sia ancora lunga. Dal giorno in cui la maestra nel corridoio mi ha elencato le difficoltà del bambino facendo un elenco dei sintomi di un disturbo dello spettro autistico non riesco più ad essere serena. Sono spesso in ansia, continuo a fare ricerche e continuo ad analizzare ogni singolo comportamento e atteggiamento del bambino ovviamente sbagliando in quanto perdo la relazione con lui. Abbiamo fatto due visite in neuropsichiatra le quali hanno escluso l'autismo ma sono state visite brevi. Il bambino con noi interagisce ( ci guarda negli occhi, c' è la triangolazione dello sguardo e ci cerca per giocare). Il bambino ci rende partecipe di quello che vede in giro ( es indicando con il dito guardando e sorridendo guarda mamma il mare) ed esegue gli ordini e l'ha sempre fatto. Il problema sorge da quando ha iniziato la primavera alla scuola materna il bambino non obbediva e non gioca con i bambini. Ha sempre giocato però con i figli dei nostri amici. Quello che noto che non va é che non risponde alle domande ma solo se sono cose che a lui interessano ( es vuoi il gelato, quanto risponde; come ti chiami? Non risponde) A noi risponde anche se a volte sembra che se non é interessato alla.domanda non lo fa. Gioca con i bambini solo se interessato all'attività ( es. Lotta o corsa o giochi e in questo caso guarda negli occhi e sorride; se il bambino gli chiede di giocare ad altro non risponde). Altra cosa che mi preoccupa ultimamente è che fa spesso versi della lotta anche se non ha i pupazzi quando gli chiedi " stai combattendo?" lui smette e dice no.
Inoltre mi sembra di non avere ancora un dialogo con lui e sembra molto indietro rispetto ai suoi coetanei e anche a bambini un po' più piccoli.
A Maggio abbiamo fatto un colloquio con una psicologa di un centro privato che ci ha consigliato di iniziare con la logopedia e poi eventualmente di vedere come va. Io ho deciso di fargli fare anche la psicomotricita' per aiutarlo di più con l'interazione e a partecipare alle attività richieste.
A scuola non è mai andato volentieri e ci sono stati periodi in cui era molto agitato o triste. Cosa ne pensa? Il ritardo del linguaggio potrebbe aver causato problemi anche su altri aspetti?
Di seguito il questionario.
QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare: mamma, papà, il mio bambino e un' altro bimbo in arrivo tra 2 mesi; età dei componenti: mamma 38 papà 37; altre notizie: papà e zio con disturbo del linguaggio e problema di attenzione
età del bambino(data di nascita 20/04/2016)
problemi in gravidanza: tachicardia parossistica sopraventricolare, 2 episodi avuti durante la gravidanza risolti al ps con farmaco per ristabilire i battiti.

NASCITA
a che settimana: 39° settimana
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà): naturale indotto ed estratto con la ventosa. Il bambino è stato due giorni sotto controllo per verificare che non ci fossero problemi cardiaci)
alla nascita : peso 2,975, altezza 48 circonferenza cranica ...
(eventuali curve di accrescimento epoche successive)……...
indice di Apgar: 1'……./ 5'……….. ( 9/10) durata del ricovero in ospedale 7 gg perché il bambino aveva la bilirubina alta e serviva l'ok del cardiologo per le mie dimissioni.

PRIMI MESI
allattamento: materno fino al nono mese, sono passata all'artificiale perché dovevo prendere la cardioaspirina dopo l' ablazione cardiaca, allattamento a richiesta... difficoltà: ho dovuto usare i paracapezzoli per allattare

inizio pappine, minestrine, ecc: a 5 mesi
svezzamento (DISTACCO DAL SENO, o dal biberon, se allattamento artificiale), età 1 anno senza particolari problemi, usava il bicchiere per il latte.
eventuali difficoltà....nessuna
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà: All'inizio dovevo svegliarlo massimo ogni 3 ore per la poppata perché aveva la bilirubina alta, successivamente aveva le coliche e spesso si svegliava o piangeva per ore prima di addormentarsi. Se dorme al pomeriggio ci mette di più per addormentarsi e si sveglia di notte per venire nel lettone
persone che lo accudivano: mamma e papà, i primi mesi aiuto della nonna materna che dormiva in casa con noi perché vive a 800 km e a 2 anni con la nonna paterna dalle 7.45 alle 18.30
eventuale ritorno al lavoro della mamma: a quanti mesi? A 4 mesi reazioni del bimbo nessuna in particolare. I primi due anni facevo un part time 4 ore, quindi lavoravo per 3 ore dalle 18 alle 21 e durante queste ore restava con mio marito. Praticamente ci davano il cambio ed eravamo insieme solo di sera.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione: ha iniziato a mangiare la pasta a 8/9 mesi e mangiava da solo, all'inizio con le mani poi con la forchetta. sonno: fino ai 2 anni si svegliava 1/2 volte a notte  Si addormentava alle 22.30 e dorme nella sua camera da quando aveva 6 mesi, si addormentava in braccio con il papà nella sua camera
orari e modalità (dove dorme, come si addormenta, ecc): Successivamente a 2 anni ha iniziato a dormire nel letto singolo e si è stabilita una routine: in camera alle 21.20, amava farsi leggere i libri e guardare le figure ( anche 5 libri) e sapeva riconoscere gli animali. Si svegliava comunque per venire nel lettone.
abitudini ( ciuccio, biberon, orsacchiotto, copertina, ecc) non ha mai voluto il ciuccio, era legato ad un dinosauro di pezza. tempo video: televisione, telefonini, tablet...quando ho cambiato lavoro sono passata ad orari d'ufficio e ad un full time il bambino quando aveva quasi due anni restava con la nonna paterna che lo teneva spesso( credo quasi tutto il giorno) davanti alla tv o a giocare da solo. Le faceva fare spesso cose che non avrebbe dovuto fare ( ribaltare i cuscini del divano, svuotare il casetto delle pentole pesanti, mangiare poco prima di cena creker o dolci, non lo portava mai al parco ma dalla madre che alloggiava in una residenza per anziani affettivi da morbo d'Alzheimer), il nonno purtroppo aveva un cancro e spesso faceva le chemio e pertanto non riusciva a giocare con il bambino. Motivo per cui l'abbiamo iscritto alla sezione primavera a 2 anni e mezzo.
Contimuava comunque a giardare la tv 2 ore al giorno dopo la scuola.
- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. ....sul tappeto, era libero di muoversi quando ha iniziato a spostarsi in autonomia.
seduto da solo a che età 5/6 mesi
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando, uso del girello ...
primi passi da solo........strisciando a 7 mesi, primi passi senza sostegno a 13 mesi
capacità motorie attuali...molto agile, gli piace correre e saltare
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età...a 3 anni abbiamo tolto il pannolino anche se le maestre avevano detto che non era pronto. Dopo una settimana ha imparato a fare la pipì nel vasino ma per la cacca ci abbiamo messo un bel po'( a 3 anni e mezzo) Continuava a farla nelle mutandine ma credo perché non riuscisse a farla nel vasino visto che spesso è stitico e la fa ogni 2 gg. Visto che non voleva sedersi sul water abbiamo comprato un vasino a seduta e finalmente è riuscita a farla. Poi abbiamo comprato un riduttore con la scala e ha iniziato a farla nel water ma un giorno siccome pensavo che ci fosse un gioco nel water e ha visto la mia faccia preoccupata non si è voluto più sedere e per un po' l'ha fatta nel vasino di nuovo e poi siamo ritornati al water dopo qualche mese.

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...2/3 mesi
curiosità verso oggetti e persone ( è un bambino molto curioso verso oggetti ma poco verso le persone, finché non ha iniziato la scuola giocava con i bimbi dei nostri amici e si avvicinava ogni tanto agli adulti per portare un gioco, poi è diventato ostile verso gli adulti quando si avvicinavano) attenzione,seguire con lo sguardo ( c' è sempre stata la triangolazione dello sguardo e mi ha sempre guardata negli occhi)
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione. Ha sempre chiamato e indicato con il dito quando voleva qualcosa.
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire indicava con il dito
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc: si lasciava coccolare e consolare tranquillamente
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) nessuna in particolare
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo, preoccupato, tranquillo, sicuro ...ansionso da un anno e mezzo

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: mamma e papà, il bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?.....no. I miei genitori venivano solo a Natale e restavano per due mesi. I nonni paterni non erano molto presenti con il bambino. I parenti di mio marito vivono a 50 km e si vedono solo per le occasioni. I miei parenti vivono in un'altra regione. Abbiamo solo due coppie di amici entrambi con bambini più o meno della sua età. Con una coppia ci si vede una volta al mese e il bambino interagisce con il figlio dei nostri amici ma sempre sul piano motorio. Con l'altra coppia idem, il bambino gioca con la bimba.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori.......piange ma poi al ricongiungimento ci viene incontro a braccia aperte e con gioia

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE scarso interesse per gli adulti con i quali interagisce solo per necessità( es. Se gli dicono vuoi il gelato o gli propongono un'attività divertente allora guarda negli occhi sorride e risponde; se invece lo salutano o gli chiedono qualcosa li ignora) ...... bambini.....imita i bambini e interagisce solo se l'attività gli interessa, se si intromettono nel suo gioco li allontana, non vuole dare la mano ai bambini.

CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? Con noi spesso ci chiede di giocare e ci rende partecipe quando è in giro o guarda la tv, cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Non cerca l'attenzione di altre persone, solo se la persona gli ha proposto un gioco divertente allora cerca di catturare la sua attenzione per continuare a giocare  Attivamente.... Solo passivamente .... Non è interessato a condividere ...

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi 6 mesi
prime parole papà a 8 mesi mamma a 12 mesi
due parole insieme a 3 anni
uso del no e del sì ....a volte errato
frase minima (verbo e sostantivo )....si frase minima presente( es non voglio dormire voglio andare parco)
capacità di dialogo: a parole ... senza parole...
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti. Gioca spesso con le macchinine( le usa in modo funzionale, inventa percorsi, fa finta che cadono in acqua), gioca tantissimo con supereroi dinosauri con i quali inscena spesso lotte durante il quale fa molti versi; gioco simbolico: fa finta di dare da mangiare ai pupazzi, ogni tanto gioca con le pentole e fa finta di cucinare. Spesso vuole preparare da mangiare con me e preparare dolci; mi aiuta a svutare la lavatoviglie e la lavatrice.
DISEGNO SPONTANEO
scarabocchio , linee, cerchi... omino-testone ... figure, casetta, ecc ...linee e a volte cerchi. Non ama disegnare e quando lo fa tende a colorare tutto il foglio

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ... lunga .... Gioca anche per mezz'ora allo stesso gioco. Durante il lockdown proponevo giochi con la sabbia cinetica o con l'acqua e ci giocava anche per un'oretta.

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....esegue gli ordini

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....comunica bene i suoi bisogni e desideri

UMORE a volte é musone perché vuole sempre fare quello che vuole

- COMPORTAMENTO
(tranquillo, iperattivo, capriccioso, ecc)...è molto testardo e a volte capriccioso, molto attivo a livello motorio ma non sembra iperattivo.,
adesione a regole, orari, limiti, ....difficolta' ad aderire alle regole( es. Chiede se può andare in piscina in giardino e se gli dico di aspettare a volte obbedisce altre entra lo stesso in acqua anche se non doveva) quando siamo fuori si fa molta più fatica a farlo obbedire ( vuole fare sempre come vuole e non riesco in nessun modo a fargli capire che una cosa non si fa)
obbedienza agli adulti .....a noi obbedisce di più a scuola meno
reazione a divieti, frustrazioni ....reagisce con frustrazioni ma non ha reazioni esagerate. A scuola invece è capitato che alzasse le mani ma è stato solo un periodo. il bambino era sempre in punizione perché non obbediva e credo che questo gli abbia provocato maggiore frustrazione. La maestra dice che l'unico modo per fargli capire e ottenere dei risultati è stargli addosso e che solo così ha iniziato a capire che non deve riversarsi sulla sedia a piangere ma piange seduto tranquillo.
capricci, bizze ...
paure, fissazioni....ultimamente sembra fissato a fare versi con la bocca sia con i pupazzi che senza

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido: Non é andato A che età ……………. Reazioni eventuali ………….
Scuola materna ……………..a 2 anni e mezzo eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............pianto al distacco poi si tranquillizzava ma dopo un po' le maestre riferivano che cercava una via di fuga per andare a casa dopo aver salutato. Non rispettava le regole e per questo era spesso sulla sedia. Il primo anno della primavera ha avuto ogni mese un'otite fino ad aprile. A maggio il bambino al mattino non voleva andare a svuola e arrivati davanti alla scuola sembrava molto triste ( aveva Il capo basso e diceva che non voleva andare) Le maestre dicevano che il bambino non ascoltava, che quando lo rimproveravano voleva essere coccolato ma loro si rifiutavano e lui continuava a disperarsi, che quando lo rimproverano aveva lo sguardo laterale e che faceva cose pericolose ( saltare sul materasso), che mentre gli altri bimbi continuavano a saltare sul materasso disobbedendo ma non facendosi notare dalla maestra lui lo faceva senza nascondersi dalla maestra.
Successive scuole .......poi a 3 anni e mezzo ha iniziato la materna con una maestra nuova e l'altra della sezione primavera: le maestre dicono che il bambino  gioca con altri bambini solo se interessato all'attività...quindi è interessato più al gioco che all'interazione, che non obbedisce e che l'unico modo con lui è bstargli addosso, che non sa mettere le scarpe da solo, che gioca con i pupazzi a voce troppo alta. Non partecipa volentieri alle attività: mentre gli altri bambini colorano per far contenta la maestra lui no

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ Abbiamo due coppie di amici ma non abbiamo molte relazioni sociali.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc): una volta all'anno i nonni restano a casa con noi per 2 mesi. inserimento sociale della famiglia (emigrati, trasferiti, ecc).... contatti sociali...
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia): io e mio marito usciamo alle 8 e torniamo alle 19 circa dal lavoro. Io accompagno il bambino a scuola alle 8 e alle 16 va mia suocera a prenderlo, guarda i cartoni fino al mio arrivo e poi il bimbo mi aiuta a cucinare quando vuole.
modalità educative (permissive, ferme, severe, variabili, orari di sonno, dove dorme, chi 'comanda': adulti o bimbo? ecc .....)siamo abbastanza ferme. Deve riodinare prima di andare a dormire i suoi giochi. Alle 21.20 mio marito lo mette a dormire nella sua camera, leggono i libri e poi gli fa compagnia finché non si addormenta. C'è stato un periodo in cui si addormentava da solo ma poi ha ripreso a venire nella nostra camera per dormire con noi, mio marito lo riportava in camera sua.

tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) 2/3 ore di cartoni, telefonino solo eccezionalmente, video- giochi mai.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà, ecc....
Visite mediche, ospedale, altro......
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...) Abbiamo fatto un esame dell' otorinolaringoiatra dove si evidenziava infiammazioni ma secondo lei il bambino sentiva perché chiamandolo a bassa voce si girava.
Altre osservazioni ……Abbiamo fatto due visite in neuropsichiatria; una a 3 anni e 1 mese e una 3 anni e mezzo dove hanno evidenziato un ritardo del linguaggio ma siccome il bambino aveva iniziato a 3 anni a ripetere le parole c'erano margini di miglioramento spontaneo. Alla seconda visita abbiamo riportato tutte le difficoltà evidenziate dalla scuola e il loro insistere sulla diagnosi di autismo( anche se non espressamente dichiarata continuavano a fare l'elenco dei sintomi tipici). Secondo la neuropsichiatria il bambino mi guardava e cercava spesso il mio sguardo, si muoveva spesso nella stanza ma i movimenti erano finalizzati ad esplorare, giocava in maniera funzionale e quando gli ha chiesto ti piace la scuola ha risposto no. Non sono state visite lunghe ma secondo loro non c'era bisogno di approfondire. Consigliano la logopedia che volevamo iniziare a febbraio ma causa lockdown abbiamo rimandato a fine agosto.
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Commenti

Che terribili maestre che avete incontrato. Prive di pazienza e comprensione e di capacità di capire un bambino e le sue difficoltà in un nuovo ambiente. Di quelle poi che fanno diagnosi da sè (di autismo). Una iattura incontrarle. Che brutta esperienza per un bambino. Non meraviglia che il bambino eviti gli adulti, le esperienze che ha fatto non inducono diversamente. Forse anche altre esperienze non sono state il massimo, con nonne occupate da altro forse e con i video.
Per fortuna i due npi consultati non erano dei cacciatori di autismo e dei prescrittori di ados e di aba ( test e terapie famigerate). Tenete a bada le maestre e non fatevi intimorire e lasciate che il bimbo cresca liberamente e autonomamente, cercando di fare con lui delle esperienze interessanti per lui, almeno quando siete liberi dal lavoro.
Non c'è nessuna patologia del bambino, e sarei contrario anche a psicomotricità e logopedia, di cui non ha alcun bisogno visto come gioca e come sta andando avanti a parlare. Rischia di averne gli effetti collaterali negativi, come tutti gli interventi sanitari, senza averne la necessità.
Il suo comportamento dipende dalle sue esperienze e dalle sue preferenza, dalla fiducia o diffidenza, e dalle abitudini. Normali vicende della crescita e della vita, non patologie del cervello. State invece attenti a capirlo, a capire come può reagire, cosa può passargli per la testa e a rispondere alle sue richieste, più che a fargli domande o dargli "ordini" (brutta parola...),in modo da aiutarlo a comunicare e trovare aiuto quando ne ha bisogno.

Grazie di cuore per aver risposto alla mia richiesta di consulto. Con le maestre ho provato più volte a far capire che il bambino era molto più nervoso a casa ma sembravano quasi offese. Inoltre avrei apprezzato di più se avessero messo in luce difficoltà e potenzialità e avessero magari dato dei consigli più che elencare la lista dei sintomi. Ho avuto modo di parlare anche con un'altra mamma che ha avuto la stessa impressione sulle maestre ovvero che quando ci sono delle difficoltà con un bambino diventa per loro un problema e ogni piccola difficoltà del bambino vieni vista come un sintomo. Avrei preferito una maggiore collaborazione da parte loro per aiutare il bambino. Pertanto l'ho iscritto in un' altra scuola ma non sono convinta di aver fatto la scelta giusta e sono molto in ansia per l'inserimento. Mi spaventa vederlo così indietro rispetto agli altri bambini e spero che con il tempo acquisisca maggiore fiducia nell'altro, che riesca a relazionarsi meglio con bambini e adulti e non solo quando lui ha voglia o è interessato all'attività.

Mandatemi magari qualche video, come indicato nella colonna qui a sinistra.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.