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CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buongiorno dottore,
Io e il mio compagno abbiamo un bambino di 23 mesi, e siamo spaventati che possa essere autistico o aver riportato qualche danno celebrale.
Ad oggi non indica nulla, se non delle volte con la mano aperta, se vuole qualcosa mi ci porta e mi fa capire cosa vuole, dice ogni tanto ma.ma, pa.pa, pappa e sì. Quando non vuole o fare qualcosa dice no con la testa. Non dice altro. Non mi preoccupa molto il parlare, perché delle volte quando gli indico qualcosa e gli dico di cosa si tratta, a modo suo cerca di dirlo. Mi preoccupa il fatto che quando lo si chiama non sempre si gira, soprattutto se alla TV, gioca con le macchine ma tende delle volte a girare le ruote, anche del passeggino o che sia del treciclo, sul quale non vuole salire. Questa quarantena lo ha aiutato da una parte, ha imparato a mangiare da solo, mette in pila le costruzioni, se li chiedo qualcosa me lo porta, idem se dico di darlo a qualcun'altro. Ma dall'altra parte, abbiamo notato che dacché adorava l'altalena, ora ha paura, se mi siedo io urla e piange, idem, come le dicevo prima, il treciclo, la bicicletta...se lo siedo sopra non ci vuole stare,inizia a urlare, e se magari siamo in compagnia di un altro bambino, figlio di una nostra coppia di amici, vuole farlo scendere e di nuovo ad urlare e piangere, quasi come se avesse paura. Ha un legame forte con me, che sono la mamma, vuole mangiare solo con me, giocare solo con me...nemmeno con il papà vuole fare queste cose. Mi preoccupa, sembra assente delle volte, e leggendo su internet si trova di tutto... A febbraio mi sono recata ( sotto consiglio della pediatra) alla visita di neurologia infantile,la quale dopo aver guardato il bambino per una mezz'ora, mentre giocava, mi ha escluso potesse essere autismo. Mi ha consigliato di portarlo in una ludoteca, o al nido, dove potesse stare a contatto con altri bambini... purtroppo è scoppiata questa cosa del covid, e ci siamo chiusi in casa x più di due mesi, dove ora sembro essere solo io il suo mondo e nessun altro. Non so che fare e cosa pensare, ho paura, paura che potesse essere colpa mia, di non essergli stata sempre dietro, di non avergli insegnato le cose che dovevo insegnare, o addirittura che in qualche modo potesse avere problemi celebrali, magari dati da una caduta.....mi aiuti.

Leggendo internet Lei si è beccata il virus (si chiamano così anche quelli che viaggiano online...) della Fobia dell'autismo, che sta dilagando e contro cui ho appena scritto un libro. come può vedere in altre pagine. Uno dei sintomi di questa fobia è quello di guardare il proprio figlio non più direttamente, ma attraverso gli occhiali deformanti della lista dei 'sintomi e segni di autismo' che appunto trova su internet ed è l'arma principale del virus. Anche Lei, mi sembra, non vede più suo figlio come una piccola persona da cercare di capire e conoscere sempre di più, per capire cosa pensa, ecc ma come una specie di automa o essere che non fa le cose che dovrebbe, sulla base di liste assurde, come indicare con un dito, voltarsi quando chiamato, ecc ecc. Anche se un npi ha escluso l'autismo, cosa rara di questi tempi, non è guarita dalla sua fobia, che mette come uno schermo fra Lei e il bambino, un po' come succedeva una volta, e forse ancora, quando uno veniva 'diagnosticato' come posseduto dal demonio, o come strega o stregone, o jellatore, ecc. Uno non ha più contatto con quella persona, ma si difende, terrorizzato, tenendolo a distanza, evitandolo. Guarda caso proprio sintomi che vengono attribuiti all'autismo... In questo modo si contribusce a creare una 'bolla' intorno al bambino che a volte ne viene rinchiuso e non si vede quasi più: si vedono solo i 'sintomi' che terrorizzano.
Cerchi di uscire da questo circolo vizioso, non legga più internet nè altro sull'autismo, e invece cerchi di conoscere meglio suo figlio, ma anche di rispettarlo nelle sue preferenze, nei suoi gusti, di lasciarlo libero nei suoi interessi e nelle sue iniziative. Da quello che dice mi sembra che lei faccia diversi errori educativi ( veda nella colonna a destra gli errori frequenti dei genitori), per inesperienza di bambini: i bambini imparano da soli, facendo da sè, imitando, sperimentando, esplorando il mondo intorno a sè man mano che crescono e sono incuriositi e interessati da tutte le nuove cose che scoprono. Vanno lasciati fare, evitando i pericoli, ovviamente, seguendoli e condividendo con loro, ma non vanno guidati o forzati , nè va 'insegnato' loro alcunchè, specie se sono interessati ad altro. Spesso gli adulti li ostacolano, non badano a quello che hanno in mente i bambini, ma vogliono 'insegnare' loro quello che hanno in mente gli adulti. Si creano così incomprensioni reciproche, inutili frustrazioni, contrasti, ecc ecc. I giochi devono scegliere loro come usarli cosa farne, se montare o no sul treciclo, ecc. Quando scoprono le ruote, e gli interruttori della luce, e le porte, e tante altre cose, ovviamente ne sono appassionati, le muovono tante volte, e gli adulti non capiscono, perchè non si mettono dal punto di vista dei bambini. Per loro all'inizio tutto è nuovo, sconosciuto, sorprendente, affascinante, e quindi ripetono tante volte quello che li colpisce. Non sono 'sintomi' di patologia, sono segni del loro interesse e che la loro mente è al lavoro!
Inoltre ci possono essere alti e bassi nello sviluppo, passi avanti e passi indietro, l'importante è seguire la strada e andare avanti, e spesso le strade sono diverse, e anche i tempi.
Cerchi quindi di uscire dalla sua fobia e guardiamo come va avanti il bambino.
Magari mi mandi qualche filmato e anche il questionario che trova nella colonna qui a sinistra, dando le informazioni indicate, in modo esteso, non troppo sintetico, perchè sono importanti per farsi un'idea della situazione.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.