VISITA

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Buonasera, sono la zia di un bimbo di 30 mesi, il quale è stato sottoposto a visita dalla neuropsichiatra infantile, poichè molto preoccupata. Le spiego, il bambino ha iniziato a dire qualche parolina da poco, cerca di ripetere, ma ancora è immaturo, oltre al linguaggio all asilo nido mi hanno fatto presente che il bambino segue inizialmente le attività ma poi si distrae, vuole fare altri giochi, nonostante tutto è molto socievole con gli altri bimbi, e in qualsiasi contesto è felice quando vede compagnia, si avvicina per potere giocare. La mia preoccupazione sta nel fatto che ha dei comportamenti un pò strani, dovuti anche ad una questione caratteriale, è moltissimissimo testone, ma allo stesso tempo non è monellissimo, quindi si riesce a domarlo, tranne qualche volta.
Comunque sono stata dalla neuropsichiatra perche avevo il dubbio fosse autistico, la dott.ssa mi ha escluso la patologia di spettro dopo attenta visita durata 1 ora e mezza, mi ha parlato di deficit della comunicazione, poichè anche lo sguardo è intermittente, e mi ha parlato di un bambino poco stimolato, (in effetti il bambino non è stato adeguatamente stimolato anche dalla famiglia intera compresa mia sorella, che sarebbe la mamma, nonostante sia stato accudito attentamente), la n.p.i. parla anche di alcuni atteggiamenti atipici, che si devono correggere, e suggerisce le sedute di psicomotricità.
Volevo sapere se è possibile che i bambini possano avere di questi problemi nonostante non siano autistici e se le sedute di psicomotricità possono essere da valido aiuto. Grazie

Commenti

Signora, forse non ha visto che io sono arrivato da tempo alla convinzione che l'autismo non esiste, e lo predico da ogni parte ormai. Esistono ovviamente bambini che hanno difficoltà evolutive, ed è di queste che bisogna occuparsi, non degli 'spettri' che turbano ormai il sonno di tutti i genitori, e arricchiscono invece una quantità di persone.
Anche della psicomotricità e logopedia e terapie oggi di moda penso che servano solo a chi le fa, o quasi, perchè non c'è alcuna prova che abbiano una efficacia specifica. Ovviamente un bambino poco stimolato può anche giovarsi del rapporto con un adulto che gli dà attenzione e interagisce con lui e gli fa fare una buona e interessante esperienza di conoscenza delle persone e degli oggetti, ma ogni adulto che sta con un bambino dovrebbe fare così, in casa, a scuola. Questi interventi servono quindi, se uno ha la fortuna di incontrare persone sensibili e umane e non fanatiche, come sostituto di esperienze che un bambino non ha nel suo ambiente normale. Se è sfortunato alle difficoltà si possono aggiungere altri danni.
Nel vostro caso sarebbe da capire cosa può essere mancato nell'esperienza del bambino o cosa può aver ostacolato e magari ostacolare ancora lo sviluppo e l'apprendimento.

Buonasera dott, le scrivo dopo diversi mesi per raccontarvi quanto segue.
Il bambino è stato sottoposto in questi mesi a sedute di psicomotricità, in totale avra fatto circa 3 mesi a causa dell'influneza stagionale, festivita natalizie e adesso coronavirus. In quasi 3 mesi il bambino è notevolmente migliorato, ha iniziato a parlare ha un vasto vocabolario , anche se ancora sa vare solo piccole frasi di 2 parole ma si fa capire e cerca in tutti i modi di farsi capire quando non si comprendono le prole, anche nel rapporto con gli altri è miglioirato molto, e diventato socievole con adulti e bambini tanto che corre ad abbracciare, però e diventato anche piu monello...A febbraio prima della quarantena la n.p.i. insieme alla psicologa e alla psicomotricista hanno fatto un test pieno zeppo di neri, dal quale e venuto fuori che il piccolo è a rischio di spettro autistico, è caduto il cielo perchè alla prima visitar durata 1 ora e mezza la dott.ssa aveva escluso l' ipotesi (come puo leggere nel primo messaggio) , e adesso con tutti questi miglioramenti mi parla in tal senso, mi viene da pensare se la n.p.i. ci fa o ci è? noi eravamo abbastanza tranquilli perche il piccolo fa dei progressi giorno per giorno... La dott.ssa dice che il problema del linguaggio è superato poichè si è sbloccato ma permane la componente comportamentale di rigidità che li lascia nel dubbio.
Le spiego meglio, il bambino quando va alle sedute oppure all asilo, deve suonare per forza il campanello altrimenti si arrabbia se per caso aprono prima, oppure se a casa facciamo il caffè o il latte deve venire anche lui a farlo altrimenti si arrabbia, per il resto il bambino è interessato a molte cose, si fa coinvolgere nel fare un dolce, nel fare i biscotti, nel giocare a colorare, nel giocare al sapientino, giocare con la terra, a leggere, ecc.
Lei cosa ne pensa di questa rigidità di cui parla la n.p.i.?
Volevo anche dirle che il linguaggio secondo noi ancora è carente, le parole non si comprendono bene, la sua mamma riesce a capirlo molto spesso.
Prima della quarantena la psicomotricista proponeva delle sedute di psicomotricità piu logopedia insieme, non si sono verificate ancora... Pero ci tengo a puntualizzare che nonostante un mese di reclusione senza terapia in bambino ha continuato a progredire.
Se ha bisogno del questionario lo potremmo compilare o di video...ci faccia sapere...grazie mille e buon lavoro

Dimenticavo di specificare che il bambino tra un mese compie 3 anni.
Saluti

Mandatemi pure questionario e video.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.