aggiornamento bimbo 3 anni e 3 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

buongiorno dottore, apro un nuovo articolo per non allungare troppo il vecchio, spero riesca a collegare i miei precedenti consulti così può essere utile tenere traccia di tutta la nostra "storia" che culminava lo scorso dicembre con un colloquio con le maestre e coordinatrice scolastica della scuola materna che nostro figlio ha iniziato a settembre. Dopo poco più di 2 mesi dalla sua frequentazione loro lamentavano numerosi problemi (il bimbo non partecipava alle attività proposte ma preferiva giocare da solo, non disegnava per paura di sporcarsi, non interagiva coi coetanei se non in modo fisico, parlava molto a ripetizione senza rispondere ma a pappagallo, non dava loro la manina aperta e altri atteggiamenti che a loro non convincevano, ma che la pediatra aveva consigliato di attendere almeno fino alla fine dell'anno scolastico visto che lui non avendo fatto il nido, poteva avere difficoltà ad ambientarsi)ed erano fortemente convinte che il bimbo rientrasse nel famoso spettro consigliando eventuali accertamenti. Lei ci consigliò di resistere e così abbiamo fatto, mai fatta visita da neuropsichiatri (a parte i suoi consigli a distanza con anche una telefonata), nessun logopedista, nessuna psicomotricità, niente di niente, solo durante le feste di Natale trascorrere tempo con lui senza fissarci troppo su questa cosa. Come le avevo accennato già a gennaio lui era profondamente cambiato, il linguaggio si arricchiva, la ricerca di una sua autonomia a fare tutto, la voglia di giocare con le giostre (prima ne aveva un po' timore) ma all'asilo ancora non si pronunciava nessuno. Ebbene la settimana scorsa mio marito (è lui che lo va a prendere visto che per quest'anno abbiamo deciso di fargli fare solo mezza giornata visti i problemi di adattamento)è stato fermato dalle due maestre che volevano aggiornare la situazione: attualmente sono molto contente perché da inizio anno partecipa a tutte le attività con gli altri, disegna, si sporca le manine (ha fatto anche il calco della manina con la pasta dash), parla molto bene, con frasi articolate e risponde alle domande correttamente, utilizza il si e il no, ha imparato a riconoscere tutte le lettere e i numeri e si diverte quando vedere i vari caratteri in giro, insomma sembra molto cresciuto, ha anche partecipato con gioia alla gita in biblioteca che hanno fatto. Mio marito ovviamente ha risposto che lui glielo aveva già detto che a noi sembrava solo impacciato dal nuovo contesto, immaturo, che la sua pediatra diceva di attendere ma loro hanno detto che è la loro procedura, che onestamente non condivido perché se ci fossimo addentrati come consigliavano loro in visite specialistiche ora saremmo dentro alla "giostra spettro autistico" fatta di test, valutazioni ecc.. Loro dicono che per certe cose è ancora impacciato, sono certa che fino alla fine dell'anno vivrò con patema questo asilo, sempre sul chi va là… ma di certo vedendo tutti i progressi che in soli 2 mesi ha fatto, non ci sogniamo di certo di fare visite a meno che noi coi nostri occhi non rilevassimo effettivamente qualcosa di strano. Forse non è ancora al pari coi coetanei come linguaggio, ma ci siamo abbastanza vicini, sembra. Ho voluto aggiornarLa così presto perché c'erano effettivamente cose importanti da dire, la aggiornerò ancora successivamente perché credo che sia utile per altre persone che incapperanno in situazioni analoghe, di attendere come lei ci ha consigliato, di fidarsi di quello che vediamo noi genitori e i parenti/amici che lo frequentano da sempre. Vedremo ora, il futuro non si sa, ma voglio avere fiducia di mio figlio. Fidandomi così tanto delle maestre stavo perdendo la bussola con lui, e non mi sarei accorta di quello che ho scoperto dopo che la nebbia spettrale finalmente ha lasciato la nostra casa. Grazie dei suoi preziosi consigli, a presto!

Commenti

Bene, mi sembra un'ottima evoluzione. Fortuna che avete una pediatra attendista, che non si precipita subito a mandare da specialisti...

Buonasera Dott. Benedetti, è passato ormai un anno dal mio ultimo post. Le cose stavano migliorando già un anno fa di questi tempi all'asilo, ma il colloquio dello scorso dicembre (quello del 2019 che era per mio figlio il primo anno di scuola materna senza aver nemmeno fatto il nido), mi aveva notevolmente scossa e devo ammettere che la pausa forzata covid che ci ha tenuti lontani dalle maestre e dal contesto, non ci ha fatto affatto proprio del tutto male, anzi.. io come mamma finalmente ho trovato più tempo grazie allo smart working e alle ferie forzate/cassa integrazione di dedicarmi a mio figlio in modo completo 24h su 24, dalla mattina alla sera, seguendo ogni suo passo verso la crescita senza ansie e e siamo arrivati a settembre tutti notevolmente cambiati (bimbo e genitori) A settembre, dopo un pò di mare tutti insieme, è ricominciato l'anno scolastico e lui ha iniziato il secondo anno d'asilo (anche se del primo, catastrofico per i motivi sopra citati, ha frequentato solo 4 mesetti): fin dalla prima settimana è stato molto contento di andarci, ci va proprio volentieri, è sereno e non fa mai storie. Spesso ci racconta cosa accade e cosa fanno, ha partecipato a Natale coi compagni alle riprese della recita di classe, ha cantato e fatto la sua parte. Oggi abbiamo avuto online il colloquio del primo "quadrimestre"con le due maestre della sua classe (c'è una maestra che avevamo anche lo scorso anno, l'altra è invece nuova da settembre) e sono molto soddisfatte: mio figlio ha una buonissima proprietà di linguaggio (secondo loro anche superiore a quella di bimbi di 5 anni anche se ne ha solo 4 compiuti a novembre), è educato, gentile, affettuoso, rispettoso ed è amico di tutti i bimbi. Non so se ricorda che un anno fa imperavano da parte delle maestre parole come ecolalia, isolamento, scarsa adattabilità, tanto da chiedere un colloquio con la direttrice presente per consigliarci una visita perchè per loro era nello spettro autistico... ora sorrido, ma un anno fa stavano rovinando la serenità della nostra famiglia. Non ricordo un periodo più angosciante di quello. E' solo grazie a Lei, dottore e a mio marito che ragionava senza farsi prendere dal panico, che non abbiamo intrapreso nessuna visita o accertamenti, ma lo abbiamo lasciato semplicemente crescere con le sue caratteristiche. Anche la nostra pediatra preferiva attendere. Per questo ci tengo a scriverlo, affinchè altri genitori leggendo la nostra esperienza si rendano conto che a volte, nonostante la buona fede, le educatrici dei bimbi di quest'età si ergono un pò troppo a "dottori" e troppo "scrutatori", senza lasciare spazio ai tempi e alle individualità dei bimbi in crescita. Ad oggi mio figlio è carente nel disegno perchè non gli piace proprio (a detta sua "è un gioco stupido") e non si applica:è un bimbo piuttosto testardo, quando non riesce subito a fare una cosa, rinuncia... pertanto aihmè scarabocchia ancora e in questo ambito è indietro. Sa disegnare più o meno dei cerchi, il sole, l'erba, linee e puntini e poco di più per capirci ma solo se spronato perchè di su iniziativa...zero! Ci hanno detto che deve migliorare la manualità fine e consigliato di fare qualche esercizio anche a casa con noi. Nulla di preoccupante da quanto dicono, ci si prefissa ad andare alla fine di giugno quando terminerà l'asilo, di migliorare queste capacità, ma loro dicono che tutti i bimbi hanno comunque dei punti più deboli. Sembra che abbiano cambiato approccio anche se non ci è mai stato detto dalla maestra dello scorso anno, che avevano di fatto preso "un granchio". Pazienza, io spero che l'evoluzione continui e che presto si metta in pari anche con queste cose. Ha solo 4 anni e ancora tanto tempo per crescere e l'unica cosa importante è la sua serenità. Grazie ancora per tutto! ho voluto dare il nostro aggiornamento perchè mi sembrava potesse aiutare chi si imbatte leggendo anche nella nostra storia e in queste situazioni "spettrali", e anche a lei per tirare un pò di somme. Cordiali saluti e buon serata

Grazie per l'aggiornamento. Sicuramente utile a tanti genitori per non farsi trovare impreparati a certe comunicazioni di educatrici e maestre che seminano il panico.
Felicitazioni per l'evoluzione positiva e forza e coraggio per andare avanti. Quello autistico non è l'unico spettro che viene messo in circolazione dall'industria che inventa malattie e disturbi. Con la crescita si profilano altri DSA - sigla diabolica, significa sia disturbi dello spettro autistico che disturbi specifici dell'apprendimento - state in guardia. Disegnare di solito è piacevole per i bambini, un modo di esprimersi. I bambini a cui non piace spesso hanno avuto esperienze negative, frustranti, tipo dover colorare figure pre-stampate, inutile tortura dilagante in molte scuole, invece che potersi buttare liberamente a tracciare linee e forme, con i soli limiti di restare nel foglio...

Gent.mo dottore, mi spiace molto dover riaprire questo articolo ma oggi dopo l’ingresso alla scuola primaria di mio figlio (compirà 6 anni il prossimo mese), abbiamo avuto il primo colloquio con le insegnanti ed è stato un tuffo bruttissimo nel passato. Mio figlio sta avendo le stesse identiche problematiche del primo anno di materna solo che ora che va alle elementari la cosa è molto peggio. Ci hanno detto che è un bimbo sorridente, molto affettuoso e con una proprietà linguistica notevole. Aihmè però il resto … dicono che in classe non sta seduto in modo adeguato, borbotta da solo, gioca con la gomma fingendo che sia un telefono e continua nonostante le maestre lo cerchino di riportare all’attenzione. Sembra che si chiuda in un mondo suo e non partecipa alla classe per la maggior parte del tempo. Gira in cortile in tondo e non ha fatto amicizia con nessun compagno di classe, che tra l’altro approccia in modo non corretto facendo dispetti e dicendo parole ripetute. Tutto mi è crollato perché lui a noi dice che va volentieri e adora le maestre, che è bravo. La cosa che ci aspettavamo è che dicessero che è lento e fa un po’ fatica ma di certo non una cosa del genere. Non so più cosa pensare perché lui a casa non fa nulla di tutto ciò che fa in classe, ha un amico con cui gioca al parco (ex compagno di materna), lo vede volentieri e non si estranea. Oggi gli abbiamo provato a parlare e lui dice che si stanca e che a scuola fa cose poco divertenti. Ora la scuola lo farà osservare da una psicologa interna e se riterrà chiederanno visita neuropsichiatrica per avere sostegno a scuola. Ultimo anno di materna nessuno ci aveva detto nulla, nemmeno che magari non fosse pronto per la scuola, pertanto ora siamo ragionevolmente scossi. Le maestre sono brave e mi fido molto di loro, tuttavia non so come aiutare mio figlio perché si prospettano grossi problemi. Le chiedo un parere se può darmelo. Cordialmente

Direi che siamo alle solite. Le maestre in prima elementare che non danno il tempo al bambino di ambientarsi e vogliono scaricare un normale bambino a disagio in un problema medico delegandoli ed etichettandolo in questo modo.
La scuola non può fare osservare il bambino da uno psicologo senza la vostra autorizzazione, e tanto meno di mandarlo da un neuropsichiatra. Può solo segnalate le difficoltà alla famiglia. Ma sono solo i genitori a decidere il da farsi. Vi

Vi consiglierei di resistere alle pressioni della scuola, dare tempo al bambino, e pensate che se uno e' disturbato, in modo patologico lo è dappertutto, non solo da qualche parte.
Molti genitori si sono trovati e si trovano nella vostra situazione. Può esservi utile confrontarvi con loro nel gruppo GIADE, che trovate indicato in cima alla pagina sotto lintestazione

La ringrazio per la risposta. Sono molto spaventata perché ogni giorno che passa lui si comporta peggio e ora a scuola non fa più nulla e si ritrova da fare a casa tutti i compiti che non ha svolto in classe. Lui dice che è stanco e non gli piace, non sappiamo davvero come sia meglio intervenire,è un bimbo da sempre testardo e a scuola le regole deve seguirle. Si vede che è frustrato anche se dice che la scuola è bella, ma sembra lo dica più per auto convincersi. È svogliato e poco interessato e soprattutto fatica a stare nel nuovo ambiente. Gli abbiamo spiegato importanza della scuola, con le buone e le cattive ma otteniamo solo evidente frustrazione

Visto che è un fatto nuovo, che succede solo nella nuova scuola , che l'anno scorso non c'erano problemi a scuola e nemmeno ora all'esterno, sembra evidente che è stata una reazione un po' traumatica al nuovo ambiente scolastico. Sentite anche altri genitori per rendervi conto di come vanno le cose in classe, di come sono le maestre. Se possibile , parlate con maestre e anche dirigente per chiarire che il bambino fuori non ha problemi, e concordate un modo di farlo ambientare con pazienza. Se non ottenete collaborazione valutate se cambiare scuola ,direi.
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Abbiamo deciso che non vogliamo nessun sostegno per nostro figlio, nessuna perizia psicologica. Ci si può rifiutare legalmente senza incorrere in cose tipo assistenti sociali addosso? Noi piuttosto lo ritiriamo e cambiamo scuola

Forse è una reazione eccessiva. Potrebbe essere meglio aspettare, resistere alle lagnanze delle maestre e dargli il tempo di adattarsi, come alla scuola materna. Probabilmente la scuola imparerà a conoscerlo meglio e le cose potrebbero migliorare, come appunto è già successo.

le cose stanno peggiornado. Le maestre sono sempre più convinte che sia autistico perchè a scuola si comporta in modo strano: si toglie le scarpe e non le rimette, non vuole rientrare dopo ricreazione e gira sempre in tondo. Non socializza ma stuzzica i compagni con dispetti e dà fastidio alla classe. Sventola in modo insistente per tutto il tempo le schede che gli danno da fare e non riescono a distrarlo. Per tutta la scuola (perchè lo hanno fatto vedere a tutte le maestre) ha dei disturbi dello spettro autistico. Dicono che è intelligente, preparato anche se non segue in classe e si rifiuta di lavorare (lo fa solo se c'è un adulto di fianco), a volte interviene ed alza la mano e risponde correttamente se ha voglia. Ci hanno detto che sono disposti a filmarcelo se non ci crediamo. Noi ora siamo seguiti da una psicoterapeuta perchè evidentemente non ci stiamo comportando in modo adeguato e ci sta dando delle indicazioni. Lei non lo crede autistico perchè ovviamente fuori dalla scuola è completamente diverso, ma ha un rifiuto della scuola dovuto ad un'autostima molto bassa legata al mio comportamento troppo apprensivo da quando è nato, alle mie "ossessioni". Adesso parlerà con le maestre ma loro ne sono convinte e vogliono il sostegno per proteggere i compagni e per farlo seguire da un adulto costantemente. Sono davvero preoccupata

Vi consiglio di basarvi su come vedete voi il bambino. Uno non è normale fuori e autistico a scuola, e le maestre non hanno titolo a fare diagnosi, anzi potreste denunciarle per abuso di professione medica, unici titolati, insieme agli psicologi, a fare queste diagnosi.
Le maestre si sono incapponite in un braccio di ferro con voi.
Il bambino ha un comportamento di rifiuto della scuola e di dar retta agli adulti. Non è chiaro cosa lo ha scatenato. Ora è oppositivo e provocatorio, in aperta sfida agli adulti, si direbbe. Attenzione, non è una diagnosi, anche se viene fatta, come disturbo del comportamento e disturbo oppositivo provocatorio, ma è solo la descrizione di quello che succede. Si possono creare grosse complicazioni che spesso finiscono nella certificazione e sostegno, non per autismo ma per quest'altro disturbo. Ne parlo in un articolo di qualche anno fa, in questa pagina
Forse potremmo cercare di capire di più in una videochiamata per vedere il bambino e parlare con voi.

Vi consiglio di basarvi su come vedete voi il bambino. Uno non è normale fuori e autistico a scuola, e le maestre non hanno titolo a fare diagnosi, anzi potreste denunciarle per abuso di professione medica, unici titolati, insieme agli psicologi, a fare queste diagnosi.
Le maestre si sono incapponite in un braccio di ferro con voi.
Il bambino ha un comportamento di rifiuto della scuola e di dar retta agli adulti. Non è chiaro cosa lo ha scatenato. Ora è oppositivo e provocatorio, in aperta sfida agli adulti, si direbbe. Attenzione, non è una diagnosi, anche se viene fatta, come disturbo del comportamento e disturbo oppositivo provocatorio, ma è solo la descrizione di quello che succede. Si possono creare grosse complicazioni che spesso finiscono nella certificazione e sostegno, non per autismo ma per quest'altro disturbo. Ne parlo in un articolo di qualche anno fa, in questa pagina
Forse potremmo cercare di capire di più in una videochiamata per vedere il bambino e parlare con voi.

Siamo seguiti privatamente da una psicoterapeuta che ieri ha avuto colloquio con maestre e ha dato loro suggerimenti su come agire in classe. Sembravano collaborative a detta della dottoressa ma oggi ai colloqui di classe ci hanno presentato un foglio in cui chiedono visita Ausl con una serie di crocette sui vari comportamenti sbagliati di nostro figlio. Loro non riescono a gestirlo e nonostante ammettano che sia molto intelligente il suo comportamento è troppo disturbante in classe e il protocollo scolastico prevede solo percorsi con una diagnosi Ausl, non privata. Noi abbiamo detto che siamo collaborativi e gli abbiamo pagato il colloquio con la nostra terapeuta, tuttavia loro come istituzione non possono accettare. Credevano che noi accettassimo il percorso Ausl e non hanno preso bene il nostro rifiuto riguardo ai test in neuropsichiatria. Comprendiamo le difficoltà nella classe ma essendo un bimbo al di fuori del contesto che non presenta gli stessi comportamenti non vogliamo procedere con sostegno e etichette. A casa lavora bene, anche se va sollecitato perché assolutamente svogliato (il bimbo stesso dice che vorrebbe giocare e non studiare). Ha compiuto 6 anni solo ora ed è assolutamente molto acerbo. A scuola fa cose strane: non sta fermo, va avanti indietro, si distrae per ogni minima cosa, non segue, fa dispetti ai compagni, abbraccia le maestre appena entra sorridente in classe. Parla anche da solo e sventola le schede, apre e chiude e porte e non fa passare i compagni. Ha anche giocato a nascondino con le bidelle una volta che era andato in bagno… fuori da scuola è molto diverso: ha un amico che frequenta ogni settimana, gioca al parco e anche a casa loro ( a scuola invece non fa amicizia)Non segue nessun rituale come invece dicono fare a scuola. È allegro, attivo, giocherellone, ironico e molto sensibile. Parla molto e si esprime con grande proprietà. Ha imparato a leggere paroline brevi, scrive e conta correttamente. Si veste da solo, si lava denti, sparecchia tavola quando termina pasto, non fa scenate e si va in giro tranquillamente con lui perché non si mette affatto in pericolo (ci da la manina quando c’è da attraversare e se va avanti mentre si cammina ci aspetta). Siamo stati di recente in un museo ed è stato bravissimo: ha ascoltato video, parlava piano e chiedeva in ogni vetrina cosa ci fosse. Vorremmo dargli tempo …. Non sappiamo però più come gestire queste maestre così ferme sui protocolli. La nostra psicoterapeuta dice che alcuni bambini sono ben peggio ma si risolve con comportamenti mirati. Situazione davvero poco gestibile, iniziamo ad avere molta frustrazione a riguardo

È una scuola privata? Avete pagato le maestre per il colloquio con la psicoterapeuta?!?
Non c'è possibilità di cambiare scuola?
Ci sono bambini che a scuola diventano ingestibili, mentre singolarmente non hanno problemi.
Però il suo disturbare non mi sembra così eclatante. Lui che dice, perché fa così? Forse non ha capito la situazione. Se continua così va incontro a grossi guai.
Anche perché il sostegno non cambia le cose, spesso, ho visto insegnanti di sostegno finire all'ospedale.
Visto che fuori capisce e si controlla, bisogna che gli parlate chiaramente. O fa il bravo o grossi guai.
Potete anche pensare a tenerlo a casa e fargli la prima come istruzione parentale, per la legge. Una volta ho visto un bambino rimandato all'asilo, ma le cose non sono poi cambiate molto...

E abbiamo noi pagato la psicoterapeuta per avere il colloquio con le maestre perchè diciamo mediasse e desse consigli utili per la gestione in classe. Infatti noi non riteniamo utile il sostegno perché lui è capace ma non sa comportarsi adeguatamente in classe. Non è affatto violento, non picchia, non rompe nulla ma si comporta in modo infantile: non ascolta, va in giro per la classe e disturba lo svolgimento della lezione. Non sta seduto, non sta fermo al banco e non porta mai a termine lavori in classe,i dettati e le attività le fanno fare da solo con una maestra accanto mentre gli altri bimbi vanno in bagno o quando c’è tranquillità. A casa li sa fare i compiti una volta spiegato cosa deve fare perché appunto in realtà sta apprendendo. Dicono che però parla da solo, imita versetti e si distrae anche solo perché suonano le campane del campanile. Loro dicono che appunto disturba e non possono gestirlo. Cambiare scuola non sembra fattibile nella nostra zona,bisognerebbe andare in città e lui stesso non vuole perché essendo un bimbo molto insicuro fatica ad adattarsi. Anche la psicoterapeuta dice che non cambierebbe nulla perché la sua è una reazione ad un contesto nuovo ed è immaturo.Lui dice che non vede l’ora di non dover più andare a scuola e che non gli piace fare i compiti e che vorrebbe solo giocare. Nonostante i nostri rimproveri e i discorsi fatti a lui non abbiamo raggiunto obiettivi in questi 2 mesi. Lui promette che si comporterà bene ma poi non lo fa e continua così. Che guai potrebbero accadere? Sono molto preoccupata

Potrebbe scattare una reazione di rifiuto ed emarginazione da parte della scuola e dei suoi compagni. Ho scritto di situazioni simili in una pagina di qualche anno fa, https://neuropsic.altervista.org/drupal/?q=node/12
La psicoterapeuta che lo conosce dovrebbe poter dare indicazioni a voi genitori e alla scuola. Ma questa forse vuole solo il sostegno e nient'altro.
La psicoterapeuta potrebbe esplorare anche le vostre dinamiche in famiglia e le interazioni familiari per vedere se qualcosa ostacola la maturazione del bimbo.
Anche se mi scrivete da tempo non vi conosco abbastanza. Magari potreste riassumermi la vostra organizzazione familiare e il vostro modo di funzionare come famiglia, fra genitori e figli, ruoli , spazi, modo di gestire i conflitti, accordo fra genitori, "chi comanda", cioè chi regge il timone della barca. Cominciando da quali sono i posti a dormire e come si svolgono i pasti in famiglia... Forse potreste mandarmi qualche filmato girato in casa...

Io come può vedere dall’inizio del mio blog sul portale con cui l’ho contattata vivo nella costante preoccupazione che ci siano problemi da quando mio figlio ha 10/11 mesi e secondo la psicoterapeuta è stato il fondamento di tutto. Mentre mio marito è sempre stato tranquillo,io ho vissuto anni terribili perché mi sono intossicata di letture su autismo e affini, sono sempre stata alla ricerca di rassicurazione. L’ingresso alla materna ci portó i primi problemi che poi in realtà si risolsero con anni buoni ma l’ingresso alla primaria mi ha sempre spaventata molto e non sono stata rassicurante nei confronti di mio figlio. Per anni gli sono stata addosso e non l’ho lasciato camminar solo…la mia paura ha paralizzato il rapporto e sono diventata molto esigente con lui proprio per questo per avere massima prestazione un domani a scuola (evidentemente sono stata piuttosto fallimentare in questo visti i risultati)Come nucleo famiglia io ho sempre influenzato un po’ tutto, anche se nostro figlio ha trascorso e tuttora trascorre molto tempo anche con papà visto che al pomeriggio è a casa lui ed io da 1 anno ho ripreso lavoro a tempo pieno (ho fatto part time 6 ore per 5 anni). Padre lavora nei fine settimana principalmente quindi al pomeriggio si occupa del ritiro a scuola. Assetto notte: il bimbo dorme da solo da quando ha 5/6 mesi e dorme tranquillo senza problemi, gli piace dormire e non si sveglia mai di notte, salvo se non sta bene ed è alati. Solo al sabato e alla domenica se vuole al mattino può raggiungerci nel lettone perché si ha più tempo e può stare un’oretta con noi fino a quando non andiamo a fare colazione insieme. I pasti vengono fatti insieme con telegiornale in sottofondo.A differenza di come si comporta a scuola in cui rifiuta di metter anche solo giacca o fare zaino,lui a casa si veste da solo, lo zaino la sera glielo faccio preparare in autonomia dicendo solo che materie ha. La psicoterapeuta dice che il mio approccio in realtà è l’aspetto più importante di tutta la questione, in questi anni sono stata altalenante con reazioni di preoccupazione e altre di calma, mentre mio marito è sempre stato costante e tranquillo. Cercherò Spero di essere stata abbastanza dettagliata e se riesco le farò avere video.

Servirebbe forse un'esplorazione della vostra situazione familiare tutti insieme, per vedere se ci sono nodi non visibili che ostacolano l'evoluzione. Un ciclo di sedute di terapia familiare per sciogliere qualcuno di questi nodi. La psicoterapeuta potrebbe indicarvi qualcuno da cui andare. Potrebbero bastare non tante sedute... A volte basta spostare pochi sassi che un fiume cambia percorso...

Gentile Dottore La aggiorno come da accordi. Fino alle vacanze di Natale è stato un disastro: compiti su compiti da recuperare ogni giorno e atteggiamenti in classe disturbanti (versi, andare in giro per la classe, disturbo ai compagni, giocare con temperino e muoversi di continuo, si faceva fare lo zaino dalla maestra a fine giornata… nemmeno ricordo tutte le sue “malefatte”).
La nostra psicologa ha fatto due incontri online tra novembre/dicembre con le maestre con lo scopo di fornire delle tattiche di contenimento che hanno disinnescato alcune dinamiche, poi ha visto noi come famiglia l’ultima volta il 3 gennaio insieme al bimbo e lo ha trovato bene: simpatico, comunicativo, gli ha raccontato delle vacanze e della scuola. Lei non vede nessunissimo tratto autistico, a ragione del fatto che le tattiche in classe funzionano e denotano che lui non ha problemi relazionali (lo dice la dottoressa), tanto che dice che se lo portassimo all’Ausl per fare la visita che vogliono le maestre , non troverebbero nulla se non dell’immaturità visto che ha compito 6 anni a novembre.
Noi però siamo consci che entrando lì, con la carta delle maestre con tutti i problemi elencati non ne usciremmo senza diagnosi, pertanto abbiamo continuato a rifiutarci, proseguendo con i suggerimenti famigliari della nostra psicoterapeuta che lavora soprattutto su di me e le mie “ossessioni” riguardo a questa situazione scolastica.
Devo dire che le maestre noi non le sentiamo dall’ultimo colloquio di novembre, non ci hanno fatto ulteriori pressioni, ma le aspettiamo al varco a febbraio dopo 1 quadrimestre. Avranno un colloquio ancora a fine gennaio con la nostra psicologa.
Il 23 dicembre c’è stato il coro in piazza per Natale con tutta la scuola e nostro figlio ha cantato con i compagni per tutti i 40 minuti dello spettacolo, abbiamo anche i video quindi non potranno obiettare.
Dal 9 gennaio poi è accaduto un po' ciò che accadde il primo della materna: a seguito dello stop di due settimane è rientrato molto cambiato, come se fosse improvvisamente maturato.
A scuola ora si impegna molto, a volte fa tutto, altre porta a casa da terminare qualcosa ma non più la valanga di roba dei primi tre mesi.
Dice che ora sta seduto, non fa più versi, non sventola le schede e sta quasi sempre attento. Dice che non termina tutto perché è più lento oppure perché è stanco (a casa è bravo a farli). Crediamo che sia tutto vero perchè lo vediamo da ciò che deve recuperare ed è davvero 1/3 confronto a prima.
Poi prende voti buoni: recitazione poesia e lettura prende bravissimo e scrive sia in stampatello maiuscolo che minuscolo. Anche in matematica sembra andare bene.
Ha preso purtroppo questa settimana note perché in mensa lanciava il pane e ha versato acqua, non è certo perfetto…vivace lo è e viene ripreso sul diario ma anche altri compagni non sono proprio Santi(un bimbo della sua classe per esempio prima di Natale gli ha fatto lo sgambetto e nostro figlio è caduto e si è ferito il mento). Almeno ora non ha atteggiamenti “simil autistici” a suo dire… poi vedremo le maestre cosa diranno, lamentele sicuro perché sono molto molto esigenti.
Tipo insisteranno sul fatto che non relaziona ancora coi nuovi compagni, preferisce correre da solo in cortile durante intervallo. A febbraio avrà il primo compleanno di classe e spero che lo aiuti a socializzare di più. Premetto che fuori ha amici (ha un migliore amico con cui gioca appena riusciamo ad organizzarci, che ha anche un fratellino, e poi alcuni bimbi che abitano di fianco), è molto socievole fuori da scuola anche se fa fatica al primo impatto.
Purtroppo a scuola a fine mese parte il progetto della psicologa esterna per la classe e noi saremmo contrari perché già immaginiamo la maestra principale che ha dubbi su nostro figlio metterla subito in guardia..
Ma siamo gli unici genitori contrari, genitori poi che già hanno rifiutato il percorso Asl e se ci impuntiamo pensiamo di avere conseguenze poco piacevoli oltre al fatto che questa esperta starebbe in compresenza con le insegnanti quindi come si può escludere un bambino unico?
E’ un progetto di classe, non su nostro figlio, ma è chiaro che siamo molto molto prevenuti e spaventati a non firmare. Loro ci hanno detto a novembre che vorrebbero il sostegno e avere bes ma onestamente (e lo ammettono anche loro), nostro figlio non ha problemi cognitivi ed è sveglio e impara, sta progredendo, se lo si affianca si impigrisce molto e chiede sempre più aiuto. Essendo in prima elementare vorremmo che facesse con le sue forze per essere più autonomo in futuro. Il sostegno servirebbe alle insegnanti così non resta mai indietro (forse poi) e magari lo tiene sempre attento.

Bene il l'evoluzione del bambino è positiva e mostra che ce la può fare anche stavolta, da sé. Vi direi di continuare così cercando di evitare uno scontro con le maestre ma anche di resistere. La vostra psicologa , visto che conosce già le maestre, potrebbe aiutarvi a decidere che fare con questa nuova iniziativa della psicologa in classe.

Buongiorno dottore, mi preme aggiornare visto che finalmente abbiamo concluso questo primo di anno di scuola elementare che era partito così male che mai avrei immaginato finisse così bene.
Ebbene la pagella ha la prevalenza di AVANZATO ed è medio alta in tutte le materie, a parte arte (è negato nel disegno anche se comunque ci prova) ed educazione fisica perché è un po' legato come me che sono sua madre…
Negli screening su DSA non è risultato a rischio perché legge bene e scrive correttamente e opera coi numeri.
Gli hanno tolto anche quel modulo che ci avevano fatto firmare e che gli consentiva di recuperare a casa perché non ce n’è più bisogno, così come l’affiancamento del potenziamento.
E’ stato fondamentale il rapporto con la nostra psicologa che ha mediato con le maestre e gli ha dato trucchi per gestire i “comportamenti problema” facendo riunioni mensili.
Ad aprile le hanno poi cessate perché già a Pasqua avevano notato che il bimbo era maturato ed erano molto soddisfatte tanto che la maestra di potenziamento ha seguito più un altro bimbo arabo che aveva difficoltà con la lingua.
La nostra psicologa non ha mai lavorato sul bambino, che è sempre rimasto all’oscuro di tutto: lei lo ha visto sotto “mentite spoglie” solo per capire la situazione ed aiutarlo con interventi esterni, lavorando sull’ambiente scolastico e dando stratagemmi utili per disinnescare gli atteggiamenti disturbanti. E’ stato un anno molto difficile perché abbiamo dovuto lottare, quando loro volevano mandarci in neuropsichiatria per avere diagnosi e sostegno dopo solo 3 settimane di scuola.
Per fortuna dopo esserci rifiutati a fine novembre/dicembre si sono rassegnate e hanno accettato il percorso nostro con i colloqui con la nostra psicologa, siamo stati fortunati in questo.
Spero serva nel futuro a queste maestre che non devono sparare a zero su un bimbo che ha difficoltà il primo anno di scuola, così come fu il primo anno di materna.
Grazie anche al gruppo GIADE che mi ha fornito la carica per non mollare, trovando tante persone che hanno e stanno affrontando queste situazioni.
Quindi ora il prossimo scoglio me lo aspetto in prima media… ogni ciclo vedo che ci riserva sorprese, grazie ancora di tutto!!

Bene, sono veramente lieto per come sono andate le cose. Complimenti a voi tutti e anche alla psicologa, che ha fatto proprio un bel lavoro, mi pare.
Vi pregherei di segnalarle il mio gruppo facebook, se volesse partecipare, nella colonna qui a destra, per collegarsi fra specialisti con una visione simile.
Se volete potreste fare conoscere la vostra storia e la sua buona evoluzione, sullo stesso gruppo, ad altri genitori che si trovano nelle vostre stesse difficoltà.
Con i migliori auguri!

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.