parere bimba 3 anni e 4 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

buongiorno dottore. le scrivo per parlarle di mia figlia che, come da titolo, ha 3 anni e 4 mesi .
la mia piccola purtroppo non la vedo al pari dei suoi coetanei..non parla ancora chiaramente, anche se riesce a formulare piccole frasi.
pero' non risponde alle domande, non racconta, non risponde "SI" ma solo "NO".
c'è da dire che ha sempre avuto un carattere molto oppositivo, che è sempre stata abbastanza vivace e orgogliosa.
non è una bambina assente, sostiene lo sguardo ma si gira solo se è interessata. se la chiamo tanto per chiamarla non si gira. disegna benissimo, riesce a fare le bamboline con faccia,mani, piedi, ..aggiungendo sempre nuovi particolari . presta sempre molta attenzione ai particolari, nota se metto un paio nuovo di orecchini ad esempio.
è interessata ai suoi coetanei ma solo a quelli che conosce e le fanno simpatia, anche se non ci gioca interagendo piu di tanto (a parte saltarci insieme sul divano - è agilissima e ha camminato a 12 mesi - o a fare il giro giro tondo) . li vuole vicino.
ma in situazioni in cui non conosce i bambini (tipo al parco o a una festa) è molto timida e diffidente.
purtroppo non siamo riusciti a toglierle il pannolino, perchè questa estate abbiamo insistito molto io e mio marito e la bambina ne ha risentito . le dico che è come traumatizzata, si rifiuta di sedersi sul gabinetto . non era pronta e le conseguenze sono state queste secondo me.
mia figlia è molto emotiva e insicura..percepisce ad esempio se non sono di buon umore e in quei giorni è molto lamentosa. è che purtroppo a volte mi capita di fare confronti con le bambine della stessa eta, magari dell’asilo, e cerco di interagire allo stesso modo con mia figlia . quando non accade (tipo capisco che ha capito la mia domanda ma non risponde) capita che ci rimango male, e so di sbagliare perché capisco che mia figlia se ne accorge.
le parlavo di linguaggio e interazione…sono cosciente che mia figlia sia piuttosto indietro . capisce tutto e se le chiedo di fare qualcosa la fa, ma ancora non siamo ai livelli della maggior parte dei suoi coetanei.
a volte parlotta tra se e sé ..sembrerebbe con fonemi senza senso.
è difficile che giochi da sola, vuole sempre qualcuno vicino a sé e le piace molto colorare. fa poco gioco simbolico, ha una cucina finta che non usa mai.. al massimo gioca con la casetta delle bambole ( fa lavare i denti ai pupazzetti) . ma comunque presta poca attenzione a un gioco, non sta per molto su quello. cambia spessissimo.
frequenta l’asilo da quando ha due anni, e l’inserimento è stato molto difficile, non voleva staccarsi da me ( l’ho accompagnata e sono stata con lei ogni mattina per un mese).
io vedo che interagisce in un modo suo, non è assente, non penso sia autistica ( almeno spero di no) ma vedo che non è normale al 100%. mi auguro di sbagliarmi. è possibile , secondo lei, che appartenga allo spettro o che abbia qualche ritardo?

ho partorito alla 39 esima settimana, allattata al seno fino a 2 anni.

Cerchi di fermarsi e non infilarsi ancora di più nel tunnel dell'autismo. Non c'entra nulla con sua figlia, mentre il suo patema può disturbare il rapporto madre-figlia. Compili per favore il questionario nella colonna qui a sinistra, cercando di darmi gli elementi per conoscere la bimba e il vostro ambiente, per capire se c'è qualcosa che disturba le relazioni e lo sviluppo.

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare;
età dei componenti :
padre e madre , 36 e 37 anni . figlia unica

età del bambino/a (09-2016)

problemi in gravidanza.....no nessuno

NASCITA
a che settimana ………39+5….
Parto ( naturale, cesareo - eventuali motivi-, difficoltà)…naturale, lieve perdita di liquido la mattina, stimolazione( rottura eccentrica della membrana mi sembra di ricordare) e poi parto in serata. …………
alla nascita : 3,4 kg per 48 cm
sempre piccolina , 3percentile
durata del ricovero in ospedale……..3 giorni

PRIMI MESI
allattamento: materno …si…. artificiale …no…… a orario o a richiesta... a richiesta, nessuna difficoltà...
inizio pappine, minestrine, ecc...a 6 mesi
svezzamento : staccata dal seno a 2 anni con qualche difficoltà ,è stata triste per una settimana, poi si è abituata
ritmo sonno veglia nei primi mesi, orari, difficoltà...
difficoltà ad addormentarsi, ha smesso di fare riposino pomeridiano a due anni. si addormenta da quando va all'asilo alle 21.30/ 22 e si sveglia alle 9 del mattino
persone che lo accudivano...genitori, tutto il giorno con me fino a 7 mesi . a fasi alterne stava dai nonni materni e paterni per permettermi di lavorare. a due anni ha iniziato ad andare all'asilo solo la mattina. inserimento difficoltoso in quanto è un po' diffidente e timida, durato un mese . adesso va senza difficoltà

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione..molto selettiva nel mangiare, mangia solo 4 cose e non è interessata ad assaggiare niente di nuovo, ma io ero cosi .,
sonno ...dorme 12 ore a notte senza dormire il pomeriggio ., orari e modalità : dorme nel lettone con noi da sempre e si addormenta abbracciata a un genitore.
abitudini :non ha nessun ciuccio dai sette mesi, a rotazione si fissa con qualche giochino che si porta pure all'asilo .....
tempo video: a volte gioca col telefono, con i giochini per la sua età..ma non piu di 10 minuti al giorno. alla televisione comincia ad essere un po' interessata ora, e la guarda prima di cena mezz'oretta.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, nel lettino, nel box, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ecc. ....libera di muoversi, poco passeggino . a casa libera, in giro spesso in braccio.
seduto da solo a che età .....a 8 mesi
primi spostamenti a che età e come: rotolando, strisciando, uso del girello ...nessun uso del girello, forse ha iniziato a rotolare dai 4 mesi..comunque è sempre stata molto agile
primi passi da solo........a 12 mesi
capacità motorie attuali....molto agile
controllo sfinterico (pipì e popò nel vasino/wc) a che età.....si controlla dai due anni ma ha il rifiuuto del vasino e del wc. non avremmo dovuto insistere perchè non ne vuole sapere. piuttosto rimane sporca! non ha mai fatto cacca all'asilo e la mattina si sveglia asciutta.

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi ...ha cominciato a sorridere da subito, forse dai 3 mesi.
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione.
è curiosa, a modo suo. osserva tutto e per richiamare l'attenzione chiede sempre "che cos'è? pero' non le piace stare al centro dell'attenzione, ha un carattere molto schivo e nelle situazioni in cui non è a suo agio vuole scappare (tipo dove c'è molta confusione)
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire...adesso sta iniziando ad ascoltare un po' di piu, ma è molto lamentosa di carattere .
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo, ecc ...piange spesso e urla ma si consola presto.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi (diffidenza, paura, pianto...) ...molto diffidente
modalità di accudimento: credo di essere molto volubile, il padre è molto ansioso io un po' meno.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato............ i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici?.....è abituatissima a vedere gente ma nonostante questo rimane molto schiva. è attaccata molto a entrambi i genitori

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori................a volte piange se uno dei due esce, a volte no

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE .... adulti ..poca .... bambini.....poca ma osserva e quando è sola imita..ricorda quello che ha fatto prima la sua amica ad esempio

CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Attivamente.... no, ma se le diciamo brava è contenta, le si illuminano gli occhi. non esprime a parole stati d'animo ma ovviamente lo capiamo .

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi...a un annetto
prime parole ......1 anno e mezzo
due parole insieme ...due anni
uso del no e del sì ....il no lo usa, il SI una volta sola ma poi si è incaponita perchè ho insistito nel farmelo dire e non l'ha voluto dire piu.
frase minima (verbo e sostantivo )....cos'è questa? dove è mamma? dov'è ciccio bello? lo vuoi un biscotto? (anzichè dire mamma mi dai un biscotto)
capacità di dialogo ...poca
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti , descrivete come usa giochi e oggetti.
usa la casa delle bambole per far fare la cacca e lavare i denti ai pupazzetti, guarisce dalla febbre cicciobello
DISEGNO SPONTANEO
disegna benissimo e fa gli omini dentro la casetta, gli omini con tanto di occhi, occhiali, giubbotto, scarpe, cintura..
ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve ..nel disegnare lunga, in altre cose breve ..poi dipende

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE ....si, i comandi brevi li sente , tipo portarmi le cose o posare una cosa

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....poca

UMORE
molto volubile

- COMPORTAMENTO
capricciosa e sempre in movimento.
adesione a regole, orari, limiti, ....no nessuna
obbedienza agli adulti .....poca
reazione a divieti, frustrazioni ....piange
capricci, bizze ...si abbastanza
paure, fissazioni....ha paura di rumori che non conosce e di cui non sa la provenienza.

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido …a partire dai due anni . eventuali difficoltà di inserimento, ambientamento............1 mese di inserimento perchè non era pronta a lasciarmi (forse non ero pronta neanche io)

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare ........ ...si vediamo spesso amici con figli e nonni

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
altri conviventi (nonni, parenti, ecc) ……no……
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia).......
la mattina va all'asilo, io lavoro e il papa pure. torna accompagnata dai nonni intorno alle 12.30 e poi tutta la giornata con me. a volta il papà torna pure presto e siamo insieme.
modalità educative :
abbastanza permissive se devo essere sincera .
tempo video (cioè passato alla televisione, video-giochi, telefonino ecc) poco

- EVENTI PARTICOLARI,
siamo stati due mesi in estate in casa d'affitto, lì abbiamo insistito per toglierle il pannolino e poi abbiamo capito che era molto piu capricciosa e lamentosa per questo motivo .
Visite mediche, ospedale, altro......no
Eventuali esami fatti e referti (Udito, vista, eeg, rmn,...)no
..................

Ho l'impressione che ci sia uno scontro più o meno larvato fra la bimba e i genitori, non so se con la mamma più che con il papà. La bambina mi sembra un po' 'armata' contro le richieste dei genitori, diffidente, e 'resiste' come fosse in battaglia, appunto. Forse alcune esperienze non sono state felicissime, come l'andata al nido subito dopo lo svezzamento dal seno, o il tentativo del vasino. Forse troppo tutto insieme?
Non so se è facile capirsi fra voi e la bimba. Lei scrive che non risponde sempre ai 'comandi'. Non è quello che intendevo nel questionario ( comprensione delle cose e delle richieste): i 'comandi' si danno ai robot, o agli animali, o ai soldati, non ai bambini. (sono molti a rispondere così, forse devo chiarire meglio la domanda, ma parlare di 'comandi' è comunque un segno ...) Le consegenze del non capirsi abbastanza possono essere l'irrigidimento su posizioni di scontro, che portano ovviamente anche a insicurezza, paure, bisogno di dormire nel lettone...)
Vi consiglio di essere meno preoccupti dello sviluppo e delle abilità e più di capirvi bene. Cercate di dedicare più tempo e attenzione alla bimba per osservarla e conoscerla e capirla, non per educarla o stimolarla. Come si fa il 'bird-watching', l'osservazione degli uccelli o altri animali senza disturbarli...

Buongiorno dottore. Le scrivo per parlarle di mia figlia che ormai ha 3 anni e 10 mesi.
Purtroppo dal punto di vista del linguaggio ci sono pochi miglioramenti, dice poche frasi e spesso anzichè chiedere un bicchiere d'acqua dicendo "mamma mi dai l'acqua?" dice " la vuoi l'acqua?" . La correggiamo, le diciamo " come si dice?" e allora lei lo dice nella forma corretta.
In ogni caso mi sembra ci sia una difficoltà nella formulazione delle frasi, non le escono in modo naturale.. non racconta, non descrive la sua giornata.
Ultimamente ha uno strano tic, agita le mani o le dita senza motivo e se le guarda.
è una bambina che è sempre stata un po' difficile, lo ammetto. Ha una forte resistenza ai cambiamenti ed è un po' timida, non dà confidenza e non le piace stare al centro dell'attenzione. Questo l'ha preso da me. Ho sempre attribuito tutto al carattere, che è simile al mio. Ma se fosse qualcosa di patologico?
Il fatto che faccia questo strano movimento con le mani, (soprattutto in situazioni di noia), che abbia poco interesse nei confronti degli estranei, che parli poco puo' essere tutto riconducibile a qualcosa di piu serio? Stiamo cercando di renderla indipendente col pannolino, con non poche difficoltà . Fa la pipì solo in mia compagnia, la trattiene per ore quando è da sua nonna!

Io ho sempre visto mia figlia come una bimba timida (come me) e ansiosa (come suo padre), ma adesso, a quasi 4 anni, purtroppo vedo che le differenze con i bambini della sua età sono evidenti.
Eppure è molto intelligente, disegnava benissimo (ha perso interesse e non lo fa piu) , è molto agile ed è affezionata a diverse persone che cerca spesso , tra cui una bambina un po' piu grande.

Oggi abbiamo appuntamento con la logopedista e ho il terrore che la veda "strana" e che ci indirizzi da qualche neuropsichiatra infantile.

Non è correggendo i bambini quando parlano 'male' che si aiutano a parlare meglio. Anzi si rischia di deluderli e frustrarli e farli rinunciare. I bambini imparano a parlare e correggono le iniziali imperfezioni con la pratica, senza bisogno di insegnare loro.
Facendo così invece rischiate di peggiorare. Dubito che oggi una logopedista o npi possano aiutarvi, salvo eccezioni. Per lo più infatti cercano solo di 'fare la diagnosi' per poi fare le solite terapie "copia e incolla" ( come ha detto un genitore in un forum sull'autismo), uguali per tutti senza distinzioni.
La frustrazione e la tensione crescente possono portare a scariche motorie come quelle descritte. Si parla di 'stereotipie motorie', o 'movimenti stereotipati' che però non sono per nulla un segno di autismo o altra patologia, come può vedere nella pagina indicata nella colonna qui a sinistra.
Cercate di ridurre la pressione su di lei e di lasciarla crescere con i suoi tempi, senza forzarla. I genitori devono imparare a sopportare che i figli non siano come vogliono loro: così li aiutano molto di più che non forzandoli e costringendoli e cercando di spingerli. Si rischia di aggiungere stress a stress.

grazie dottore per la sua risposta.
come le dicevo, ieri alla fine siamo stati dalla logopedista. Mi è sembrata molto competente, ha osservato mia figlia senza forzarla e non mi è ha parlato di problemi di linguaggio. Per lei ci sono problemi comportamentali che vanno corretti. Non mi ha diagnosticato l'iperattività ma ha detto che in questi mesi dobbiamo aiutare mia figlia con la concentrazione, perchè non stando mai ferma e non concentrandosi mai sulle attività non "cresce" psicologicamente e socialmente.
Secondo lei è giusto come approccio?

I "problemi comportamentali" non sono difetti di fabbrica da riparare, o errori grammaticali da correggere, sono manifestazioni di disagio psichico derivanti da contrasti fra l'individuo e l'ambiente. Sono espressione di rifiuto di adattarsi alle richieste ambientali e di opposizione e proteste più o meno provocatorie contro tali richieste. Si possono affrontare essenzialmente in due modi: reprimere i comportamenti disturbanti con punizioni e minacce e premi, oppure cercare di capire le ragioni e vedere le possibili soluzioni e cambiamenti da fare. Sia gli individui che le famiglie che la società spesso hanno a che fare con gli stessi problemi.
Nel tempo un rimedio che è stato proposto è quello di riconoscere i diritti delle persone, che prima erano solo in balia della legge del più forte. Ora si cerca di arrivare a riconoscere e garantire anche i diritti dei bambini, che di solito non sono riconosciuti, perchè gli adulti vorrebbero plasmarli come vogliono loro, secondo dei modelli precostituiti, invece che lasciarli sviluppare secondo le loro possibilità e attitudini, spontaneamente e liberamente.
Non mi sembrano questioni da logopediste, salvo eccezioni.
Piuttosto da 'mediatori' che cerchino di capire le ragioni delle parti in contrasto e di trovare le possibili mediazioni. Certo, fin che dura lo scontro è difficile poter avere 'concentrazione' su altre cose.
La questione fondamentale è cercare di capire cosa sta succedendo che disturba la situazione e ostacola lo sviluppo.
Certo, non è facile.

le scariche motorie, mia figlia che a quasi 4 anni risulta un po' piu indietro rispetto agli altri bambini (non voglio mettere la testa nella sabbia: è piu indietro, non comunica raccontando, socializza poco, parla poco), è dovuto all'eccessiva pressione su di lei?
puo' essere al nostro umore , al fatto che lei si accorga che abbiamo aspettative?

Tutti i bambini (e tutte le persone), affetti da malattie conosciute o no, possono risentire dello stress e della pressione che puo' esserci nell'ambiente, e il loro sviluppo e comportamento può esserne influenzato. Tenerne conto è fondamentale per cercare di capirli e ridurre le difficoltà.

dottore, le posso assicurare che ne tengo conto, che cerco di creare un ambiente tranquillo e sereno in casa, che quando siamo piu tranquilli noi la bambina è piu serena . D'altronde, se fosse qualcosa di patologico non sarebbe sempre strana? Invece quando ci sono situazioni in cui è a piu agio interagisce molto di piu.
La "scarica" con la mano, quel movimento anomalo, lo fa da un paio di mesi a questa parte soprattutto qiuando è nervosa , la sera, e quando è stanca. Oltretutto ancora non si è liberata del tutto col vasino, ancora ha qualche disagio .
Purtroppo suo padre ormai pensa al peggio, è orientato quasi al 100% su un problema serio..quando ci sono reazioni positive da parte della bambina sembra resserenarsi ma a volte si cade nello sconforto piu totale.
Ultimamente, da una settimana a questa parte, stiamo seguendo i consigli della logopedista che ha visto la bambina. Lei ha notato come la bambina NON abbia senso di frustrazione, che sia capricciosa perchè purtroppo è sempre stata accontentata in tutto e questo non ha fatto altro che aumentare le sue insicurezze. In questo noi genitori abbiamo sbagliato profondamente. Per questo ci ha detto di non accontentarla piu , nei limiti del possibile, di "farla piangere", che i bambini devono riuscire a calmarsi da soli e non essere subito essere accontentati in tutto . Devo dire che comincio a vedere progressi: la bambina mi ascolta un po' di piu, comincia a capire i rimproveri e fa meno capricci.
Questo oltre ad aumentare il mio senso di colpa per aver sbagliato molte cose, mi fa pensare che se fosse qualcosa di patologico non ci sarebbero progressi (anche se piccoli passi) in cosi poco tempo.
è cosi sbagliato questo ragionamento secondo lei?
E poi, se mia figlia fosse autistica (ecco, l'ho detto) , si accorgerebbe dei bimbi che piangono intorno a lei, si sporgerebbe in macchina per sorridere a suo padre? Noterebbe a mare, che una pietre somiglia a un gattino e me la porterebbe per farmela vedere?
è vero che parla poco , non fa discorsi, che guarda gli altri bimbi poco negli occhi o che fa fatica a interagire coi coetanei: ma non puo' essere un'eccessiva timidezza? anche io ero cosi da piccola, sono sempre stata molto timida.
Io vedo pero' progressi, vedo che è intelligente e vedo come interagisce coi nostri vicini di casa coi quali è molto a suo agio . Sorride alla mia vicina, la saluta, le dà un bacio e non continua a giocare o a stare ferma nel suo mondo senza accorgersi di quello che succede intorno a lei. la prego mi dia un'opinione.
Purtroppo siamo reduci da una serata coi nostri amici che hanno una figlia coetanea alla nostra, e questo ci ha buttato nello sconforto piu totale.

Signora, lei deve liberarsi dall'idea delle 'patologie', cioè essenzialmente l'autismo, che le è venuta in testa. D'altronde è una psicosi dilagante, una vera e propria epidemia ( non l'autismo, ma la paura dell'autismo).
I bambini possono avere difficoltà più o meno grandi nel loro sviluppo, ma non sono le 'malattie' che le spiegano. Anche in una 'malattia' certa e conosciuta, come ad esempio il mongolismo (sindrome di Down, trisomia 21, i nomi cambiano per il 'politicamente corretto'), i bambini possono avere sviluppi molto diversi fra loro. Quando venivano messi in istituto erano tutti 'autistici'. Ora che sono tenuti a casa non lo sono più, anche se per i genitori la sofferenza è grande. Ma i figli disabili a volte 'sono anche una grande risorsa' , come mi ha detto un amico, per la sua diretta esperienza.
Ma questo non c'entra. Cercate di non mettere ostacoli allo sviluppo della bimba, che spesso non ce se ne accorge e, come si sa, spesso 'le buone intenzioni lastricano la via dell'inferno'. Non prendete per oro colato quello che gli esperti vi dicono, ma pensate con la vostra testa. Cercate di non farvi prendere dall'ansia e di mantenere capacità di pensare e di vedere e usare il buon senso.

dottore, come da titolo, la informo che abbiamo parlato con una pedagogista che farà un percorso con nostra figlia. direi che è stato illuminante, abbiamo parlato tanto (non davanti alla bambina). In base a quello che le abbiamo raccontato su nostra figlia, lei è del parere che la bambina abbia una difficoltà relazionale..che può essere dovuta a tante cose. Potrebbe aver influito la mancanza di regole che l'hanno resa piu insicura, la depressione di cui ha sofferto il padre per un anno . Ha detto di toglierci dalla testa una patologia piu grave, di non pensare all'autismo ma di lavorare sullo stato psichico nostro e di nostra figlia. Dovremo, insieme a questa ragazza, cercare di fare "aprire" la nostra bambina , di darle maggiore sicurezza , e soprattutto di mettere da parte tutte le nostre ansie di genitori. Lei cosa ne pensa?

Spero che sia per voi un buon aiuto. Non mi ricordo se mi avete mandato dei filmati della bimba insieme a voi. Provate a mandarmene .

salve dottore. vorrei mandarle qualche video per una sua sincera opinione, grazie

Dai tre brevi video viene solo l'immagine di una bambina senza evidenti problemi motori, di comprensione, di comportamento e di conoscenza dell'ambiente e dei vari oggetti. Gli eventuali 'problemi' che riferite, non sono di sviluppo e capacità, ma eventualmente psicologici, ma aspetterei di vedere che succede nel nuovo asilo. Eventualmente gli specialisti di riferimento non sono logopedisti o psicomotricisti o pedagogisti, ma psicoterapeuti infantili e familiari.

Negli altri due filmati si vede solo una bimba un po 'trattenuta' di fronte alle richieste dell'ambiente. Ma le richieste forse sono un po' troppo esuberanti e intrusive, e lei forse un po' timida e riservata. Magari bisogna essere più rispettosi di lei, e lasciarla fare. Non tutti sono stimolati da modi festosi ed esuberanti di 'stimolarli'. Una volta si parlava di persone, e bambini, 'introversi', che non aveva significato patologico, così come il termine 'timido'. Non tutti sono per forza estroversi e festosi ed esuberanti, specie a richiesta...

Oggi siamo stati dalla pedagogista , abbiamo parlato con lei senza la bambina davanti . Lei ci ha detto che ci sono miglioramenti , che secondo lei da un punto di vista cognitivo la bimba non ha niente e si vede che “impara” giorno dopo giorno . Ma , per avere 4 anni , poiché parla poco e non riesce a relazionarsi bene con gli altri bambini e fa giochi un po’ schematici , ( anche se prima non volev leggere i libri , ora si) vuole indagare meglio e ci consiglia una visita dal neuropsichiatra infantile . Inutile dirle che questa cosa ci ha buttati nello sconforto totale

Mi sembra che voi genitori vi fate travolgere dall'ansia. La pedagogista non vede problemi cognitivi e di apprendimento, la logopedista non ha visto problemi di linguaggio ma l'ha vista "capricciosa perchè purtroppo è sempre stata accontentata in tutto e questo non ha fatto altro che aumentare le sue insicurezze." Lei stessa signora vede che è intelligente e molte volte mostra interessi e qualità e sensibilità ecc. Timidezza e ansia sapete anche voi cosa sono. Ma purtroppo vi è venuta la paura dell'autismo, della 'patologia', che rischia di travolgervi, appunto. Forse anche la pedagogista soffre di paura dell'autismo, è così diffusa, oggi..., e non se la sente di fare da sola.
Io penso che la bambina sia solo timida e ansiosa di fronte all'ambiente esterno, forse, e ancora infantile e immatura e frenata nel suo sviluppo, ma non abbia 'patologie'. Ma molto conta l'ambiente intorno e anche il clima familiare.
Se volete vi propongo di vederci in una videotelefonata, per aver modo di vedere la bimba 'in diretta' e di parlare, per un tempo sufficiente a chiarire le cose. Potete vedere le modalità nella pagina dei consulti online privati.

sono molto avvilita, su questo ha ragione. è molto avvilito mio marito, che ormai non crede a quello che scrive ma , dato che la pedagogista ci ha indirizzati verso la neuropsichiatra, per lui è evidente che la bambina ha un problema grande, molto probabilmente autismo, o asperger.
Mia figlia ha fini capacità motorie, disegna, capisce molto bene gli stati d'animo e quando siamo tristi (soprattutto mio marito) è triste anche lei. cerca i bambini con cui ha confidenza, ha preso una bambina all'asilo come punto di riferimento e la cerca, ma NON ci sa giocare, non sa giocare con gli altri bambini perchè è come frenata , e a 4 anni è visto come qualcosa di patologico, associato a un linguaggio poco sviluppato e alla mancanza di gioco simbolico. NON gioca spontaneamente in modo simbolico, solo se spronata e solo se vede qualcuno che l'ha fatto prima. non le viene spontaneo. cerca di portarsi gli oggetti da casa all'asilo, come coperta di linus, ma avere maggiore sicurezza. Ma se li porta per averli in mano, per vederli, per tenerli con sè, non per farli vedere o per condividerli. ci sono progressi nel linguaggio, adesso anzichè dire" la vuoi l'acqua" dice "voglio l'acqua", tanto per fare un esempio banale. fa fatica ad accettare le regole, anche se la maestra mi dice che adesso comincia ad ascoltarla di piu . nonostante questi piccoli progressi purtroppo siamo spinti a indagare meglio, e siamo ovviamente terrorizzati.
Lei ha visto, nella sua esperienza, bimbi che con queste caratteristiche sono migliorati spontaneamente?

Voi avete tutti i segni e i sintomi della fobia dell'autismo: vedete tutto quello che fa vostra figlia, anche i progressi che, pur lievi, ammettete che sta facendo in tutti i campi, attraverso gli occhiali deformanti della paura dell'autismo. E ora siete tanto ipnotizzati dai pifferai dell'autismo che rischiate di seguirli e farvi portar via, come nella leggenda del pifferaio magico. E non badate nemmeno alle proposte diverse, come la mia di incontrarsi per videotelefono (skype o whatsapp). Ascoltate solo le vostre ansie e vi tappate occhi e orecchi per non sentire altro. Come fa vostra figlia a non essere triste, vedendovi così e forse vedendo che non la vedete più, l'avete messa in una bolla, e vedete riflesse le vostre ansie, invece che vedere i suoi progressi. Che dire, io resto a disposizione. In più posso solo dirvi che si è costituito un gruppo di genitori, che vive più o meno le stesse difficoltà, per cercare di aiutarsi e condividere dubbi e incertezze e cercare di recuperare la capacità di pensare con la propria testa e il buon senso. Vedete questa pagina

dottore. Ho deciso di accettare mia figlia per quel che è , non per quello che deve essere. Ho fatto l'iscrizione al gruppo, siamo piu sereni da una decina di giorni. E in questi 10 giorni mia figlia è cambiata incredibilmente. Mi viene da pensare che la sua sensibilità l'ha sempre portata a chiudersi in sè stessa. Adesso , vedendoci piu tranquilli e sorridenti, parla di piu, interagisce di piu, è di buon umore! Balla, ride, fa frasi piu complete. è vero che è ancora un po' indietro, che non fa discorsi ancora, e che l'interazione coi coetanei è indietro. Ma la maestra mi ha detto che adesso segue interi libri, che ascolta di piu, che scappa di meno. Forse finalmente abbiamo capito qual è la strada giusta, forse adesso siamo in discesa.
Abbiamo parlato con la pedagogista, la quale ci ha confermato di come adesso venga tutto racchiuso in un'unica diagnosi, di come si parli con facilità di spettro autistico per evidenziare quasi TUTTI i problemi dello sviluppo. Le ho detto che è assurdo allarmare i genitori cosi, una cosa sono le diagnosi dalla quale non si puo' uscirne, un'altra i problemi di sviluppo che possono essere risolti.
Mi ha dato ragione.
Io so solo che l'ambiente piu sereno sta portando grandi benefici a mia figlia..se solo si insegnasse a diventare genitori..ma ahimè si impara strada facendo.

Grazie per l'aggiornamento. Bene, mi sembra che abbiate superato un grosso ostacolo e ora forse la strada sarà diversa. In futuro aggiornateci ancora sugli sviluppi, per favore.

Salve dottore.

Come le dicevo, mi figlia che adesso ha 5 anni ha fatto per quasi sette mesi psicomotricità , dopo che la npi ci ha diagnosticato un ritardo dello sviluppo psicomotorio .

In questi sette mesi di terapia , sebbene i primi mesi andasse molto volentieri , non ho visto grandi miglioramenti. Niente di così significativo da farmi pensare che sia stato merito della terapia .

Le descrivo brevemente cosa ci preoccupava prima della terapia e che al momento persiste in lei.

Mia figlia a casa con noi è diversa , è serena , interagisce tranquillamente sebbene non sia una gran chiacchierona . Quando siamo fuori , soprattutto con amici che hanno figli particolarmente socievoli , o con gente che non le va a genio , si trasforma . Non ascolta nessuno , si arrampica ovunque , diventa iperattiva e oppositiva . Si fa prendere dall’agitazione. Questo molto spesso , anche se devo dire che ultimamente le situazioni non sono sempre cosi .

A volte è tranquilla . Purtroppo non riesco a capire cosa può disturbarla , non riesco a capire la variabile .

Mia figlia ha 5 anni e ancora non racconta , non riesce ad aprirsi con i coetanei e comunque non ha un linguaggio “adeguato”. È una bimba intelligente , con un qualche disagio psicologico , ma me l’hanno descritta come una bimba nello spettro ( la terapista e la np) . Per intenderci , l altro giorno le ho chiesto che aveva fatto all’asilo e ha risposto “ non me lo devi chiedere !!”

Capisce tutto , è sveglia , disegna bene , è molto agile , cerca gli altri bimbi ( vuole fare le giostre solo in presenza di altri bambini , altrimenti neanche sale !) , ma non ci sa giocare , ha paura di rispondere alle loro domande o proprio di creare un dialogo .

All’asilo mi hanno detto che nell’ultimo anno è molto migliorata , un’altra bambina rispetto all anno scorso . Ammiro molto la sua maestra , sa come prenderla , molto montessoriana , dolce e gentile . La bimba le vuole bene . Con lei non è oppositiva , non più , non scappa e collabora alle attività .

Con la terapista negli ultimi tempi l’ho sentita urlare , e quindi ho detto stop .

Mi son detta che forse questa terapia non serviva , che se la bimba ha come un blocco forse serve un altro aiuto , e sono andata dal dottore Tribulato . Lui ha riscontrato in lei delle chiusure autistiche , relazionali , e mi ha consigliato di abbandonare le terapie e di iniziare col gioco libero autogestito.

Io cerco di non imporre più niente a mia figlia , applico questo modo di giocare con lei da un paio di settimane e devo dire che la vedo più serena . Tra due settimane avremo un altro incontro col dottore . Lei cosa ne pensa ? Riusciremo in questo modo a sbrogliare la matassa ?

Ho chiesto alla maestra se secondo lei il prossimo anno sarà pronta per la scuola , lei mi ha detto di sì ma io so che la scuola pretende tanto e comunque ci sono delle difficoltà , come non comunicare i propri bisogni ( cacca e pipì , va solo se la porto io e nessun altro) , e non rispondere sempre alle domande . Quasi mai ai coetanei .

Signora, mi sembra che ora siate sulla strada giusta. Direi che la bimba manifesta col suo comportamento una forma di 'ansia sociale', che nei bambini può prendere diverse forme, ma che riguarda appunto il fatto che il contatto con le persone fuori dell'ambiente familiare mette loro una forte ansia, superiore e più prolungata rispetto alla normale 'ansia dell'estraneo' e della separazione dalle figure familiari, che tutti i bambini mostrano per una fase del loro sviluppo ma che solitamente passa in qualche tempo.
Indipendentemente dalla diagnosi comunque condivido l'indicazione del dr Tribulato.
Riguardo alla scuola direi che la bambina non dovrebbe avere difficoltà di apprendimento, viste le sue capacità. Per quanto riguarda l'adattamento molto dipenderà dall'accoglienza da parte delle insegnanti - come ha visto alla scuola materna , e anche dalla sua evoluzione in quest'anno., che speriamo possa farla maturare ancora e diminuire la paura dell'esterno che la fa comportare così. Direi che può essere utile anche farle fare esperienze varie del mondo e delle persone, a piccole dosi, anche fuori di scuola, in modo da prendere più confidenza e fiducia, in se stessa specialmente, e ridurre la sua paura. Devono essere comunque esperienze che le piacciano e non forzate.
Vediamo come risponde la bambina.

Dottore salve . Le scrivo di getto . Mia figlia grazie ai suoi consigli e al percorso col
Dottore tribulato è migliorata tanto , più comunicativa , parla di più . Stiamo lavorando sulla sua ansia e sta andando meglio , quando Siamo fuori è più gestibile , ascolta , siamo
Anche migliorati noi
Come genitori . C’è una cosa che purtroppo non migliora anzi peggiora . Mia figlia odia mio padre . Non so perché . per un periodo durante il lockdown , due anni fa quasi , la portavo spesso da mia mamma
Per poter lavorare e comunque non ci sono stati episodi di urla o rimproveri , anzi mio padre al limite delle sue possibilità ( ha qualche problema psicologico che comunque tiene sotto controllo ) è sempre stato affettuoso con lei . Ma mia figlia non lo può vedere , se il nonno passa da casa mia urla , scappa, ha le palpitazioni , veri e propri attacchi di panico . Non mi spiega il perché , non sa ancora esprimersi così , è una cosa irrazionale . Io davvero , non so come comportarmi a parte vedere mio padre il meno possibile , spiegare a mia figlia che può anche non stare con lui quando lo vediamo , non rimproverarla (ovviamente ) e dire a tutti di lasciarla stare . Questa è l’unica cosa per La quale non vedo una via d’uscita . Il
Dottore tribulato mi dire che è tutto frutto della sua immaturità psicologica , ma davvero io non ho mai visto una cosa del genere .

Bene per l'evoluzione positiva globalmente. Riguardo al non voler vedere il nonno siete sicuri che non sia successo qualcosa che abbia spaventato o traumatizzato la bimba, visto che accenna a problemi psicologici del nonno?

Sono sicura che non abbia fatto nulla il nonno.
Comunque non l'ho piu lasciata a mia mamma quando c'è lui, se manifesta questo malessere non posso ignorarlo.

Ad essere sincera, è già capitato che mia figlia avesse qualche paura nei confronti di qualcuno (Non cosi però) .
L'ultima è stata domenica, ha visto un amico nostro che non voleva vedere ( ha detto chiaramente in macchina che non voleva che ci fosse) e si è messa a piangere. Ma poi è riuscita a gestirla, si è tranquillizzata e al massimo non l'ha calcolato . Quest'amico nostro ha avuto episodi psicotici in passato. è in terapia.
Mio padre ha un disturbo di personalità, tra la varie cose non sorride mai. (mia figlia è molto sensibile: se facciamo il broncio per finta si copre la faccia perchè le viene da piangere) .

Puo' una bambina accorgersi di certe cose e manifestarle in questo modo? con una paura così grande? se lo vede trema, scappa, non c'è modo di dirle nulla e parlarle con calma.

Io non so come muovermi, cosa fare, a parte cercare di dire al nonno (che la prende male ) che non è colpa sua nè tantomeno della bambina.

Signora, penso che bisogna aspettare di capire meglio i motivi della bambina. A domandarle , quando è tranquilla, perché fa così , cosa risponde?

Lei purtroppo non risponde , non lo dice , evita il discorso

Penso che la cosa migliore sia di non forzare la bimba e continuare la vostra vita normale, può darsi che la cosa si riduca nel tempo. Vediamo come va.

Lo sospettavo , forzarla è sempre controproducente . Comunque ne approfitto per ringraziarla per il lavoro che fa , il sui contributi è prezioso e mi è stato davvero di grande aiuto . Un giorno mia figlia la ringrazierà :)

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