Timore per il nostro bambino 2 anni e 7 mesi

CONSULTI PER BAMBINI ADOLESCENTI E FAMIGLIE

Gentile Dottor Benedetti,
La seguo da un po' e solo oggi sono riuscito a scriverle. Sono il papà di un bambino di 2 anni e 7 mesi e di una bimba di 1 anno. Le scrivo per il più grande perché pur essendo un bambino sveglio e vivace non parla ancora pur facendosi capire da noi in famiglia e in questo periodo è più irascibile e meno accontentabile. A scuola, che frequenta da settembre, le maestre della sezione primavera hanno detto che non partecipa ai giochi (bisogna specificare che i giochi che fanno a scuola lui li ha già fatti a casa tempo fa, come le costruzioni e il 70% dei bambini presenti in classe ha 6/7 mesi meno di lui), sembra disinteressato e che si toglie sempre le scarpe (noi quando arriviamo a casa, per una questione igienica, ci togliamo sempre le scarpe e lui usa le calze antiscivolo) e le lancia e che "se lo chiami e lo porti al tavolo allora qualcosa lo fa però poi si scoccia e se ne va girovagando per la stanza, quindi di rivolgerci al pediatra per avere informazioni perché per loro il bambino ha un problema (quale, non l'hanno detto). Noi abbiamo prontamente chiamato il nostro pediatra che ci ha tranquillizzati circa il non parlare perché è "pigro" (a volte qualche parola la dice ma sottovoce, come se avesse "paura di sbagliare"). Per un anno e mezzo, finchè non è nata la nostra secondogenita, lui è stato al centro del nostro mondo e trascorreva 24h su 24 con mia moglie. Ovviamente da quando è nata la bambina le attenzioni sono divise anche se i nonni e lo zio sono sempre presenti (ma non sono la mamma, ovviamente). Adesso sembra geloso della sorellina ed ha qualche atteggiamento aggressivo nei suoi confronti.
Vorrei chiederle:
- E' normale che quando è a casa per malattia usi le pantofoline mentre quando torna a scuola si tolga le scarpe e non voglia più le pantofole a casa? E' una sorta di "protesta"?
- Il fatto che non parli ancora è allarmante (tutti dicono "eh, se non parla può essere autismo")? Dobbiamo rivolgerci ad uno specialista o è ancora presto e provare a farlo "sforzare"?
- E' normale che ultimamente, da quando va all'asilo, sia più aggressivo nei confronti della sorellina e della mamma e che se non si fa come dice lui diventi una tragedia, anche se dopo una mezz'ora di delirio torna tutto alla normalità pur non avendo avuto ciò che voleva?
- E' normale che non si giri quando viene chiamato tranne quando gli chiediamo se desidera qualcosa?
- E' normale che lanci gli oggetti e ci guardi per vedere se ci sia una reazione?
Dal momento che si sente continuamente parlare di spettro autistico e le maestre ci hanno messo tante idee in testa (senza darci alcuna "diagnosi") vorremmo un suo parere in merito perché mia moglie è molto preoccupata (io non credo che ce ne sia bisogno però...meglio chiedere no?).
Le allego il questionario.
La ringrazio anticipatamente.
Antonio

QUESTIONARIO SULLO SVILUPPO PSICOMOTORIO SIMBOLICO-LINGUISTICO E RELAZIONALE

composizione familiare; mamma 35, papà 35, figlio 2anni e mezzo, figlia 1 anno.

età del bambino 2 anni e mezzo 17/05/2017

problemi in gravidanza: no

NASCITA
a che settimana: 41esima
Parto cesareo
alla nascita : peso 4kg, altezza 52cm,

PRIMI MESI
allattamento: materno e artificiale a richiesta...
inizio pappine, minestrine, e svezzamento a un anno....
dormiva tutta la notte con alcune interruzioni all'inizio per la poppata e poi invece solo qualche volta durante la notte da quando dorme da solo.
persone che lo accudivano: principalmente la mamma.

EPOCA SUCCESSIVA
alimentazione varia senza problemi (solo ora magari rifiuta qualche cibo)
sonno: ora fa qualche volta il pisolino pomeridiano e ogni sera si addormenta circa alle 22 e si sveglia la mattina alle 8. Si addormenta nel lettone con uno dei genitori (poi viene portato nel suo letto nella sua stanza) o a volte nel passeggino guardando la tv.
abitudini nessuna
tempo video: 2 ore il pomeriggio e poi la sera finché non desidera andare a letto.

- SVILUPPO PSICO-MOTORIO:
dove veniva tenuto preferenzialmente dopo i primi mesi, da sveglio: in braccio, sul passeggino, sul tappeto, libero di muoversi ....
seduto da solo a che età: 5/6 mesi
primi spostamenti a che età e come: gattonando a 10 mesi.
primi passi da solo 14 mesi.
capacità motorie attuali: corre, cammina senza problemi, solo non scende le scale da solo, senza manina.
controllo sfinterico a che età: porta ancora il pannolino.

- SVILUPPO RELAZIONALE
RELAZIONE e COMUNICAZIONE nel primo anno di vita
primi sorrisi: sì, immediatamente.
curiosità verso oggetti e persone, attenzione,seguire con lo sguardo: da subitp.
Modi di comunicare e richiamare l'attenzione: parlando a "modo suo" e gesticolando e indicando ciò che desidera.
Successivamente:
facilità a capirlo e interagire: noi conosciamo il suo "linguaggio" e quindi comprendiamo ciò che vuole.
facilità al pianto e facilità a consolarlo, coccolarlo: ultimamente piange più spesso ma basta poco per consolarlo.
reazione di fronte a persone e ambienti nuovi: ogni tanto è diffidente verso ambienti nuovi mentre altre volte si sente a suo agio senza problemi.
modalità di accudimento: ansioso, apprensivo e preoccupato.

FIGURE PRINCIPALI cui è attaccato: la madre in primis, il padre, i nonni e lo zio e, in parte alla sorellina.
i bambino è abituato a vedere altri adulti, parenti, amici? Li vede ma saltuariamente.

REAZIONI AL DISTACCO dai genitori: prima di andare all'asilo era tranquillo ora, invece, che viene accompagnato all'asilo dalla madre e dalla sorellina piange, pur calmandosi poco dopo.

INTERESSE E CURIOSITÀ VERSO LE PERSONE ....
adulti: quando era più piccolo salutava tutti (ad esempio al supermercato) ora invece gli devi dire di salutare e lui lo fa. bambini: prima di andare all'asilo era molto attratto dai bambini tanto che li abbracciava appena li incontrava (anche per la prima volta) ora invece è un po' più restio.

CONDIVISIONE cerca di coinvolgere, condividere interessi, attività, stati d'animo? cerca l'attenzione delle altre persone, magari per farsi battere le mani, o dire bravo, ecc? Non essendo stato abituato a stare da solo cerca , quando è a casa, l'attenzione dei genitori o dei familiari stretti per giocare insieme. A volte va in camera sua a giocare "in solitaria" e noi poi lo raggiungiamo.

- SVILUPPO SIMBOLICO - LINGUISTICO
LINGUAGGIO (età di inizio dei vari punti indicati):
lallazione, gorgheggi: 6mesi
prime parole: 7 mesi mamma, poi alcune paroline non complete perché dal momento che veniva compreso dai familiari non si è sforzato a completarle.
due parole insieme: non ancora
uso del no e del sì: 2 anni con consapevolezza. Ora siamo nella fase del NO perenne.
frase minima (verbo e sostantivo ): non ancora
capacità di dialogo: non ancora
INTERESSE E CURIOSITÀ PER GLI OGGETTI
USO DEI GIOCHI e degli oggetti ( gioco funzionale ....imitativo .....rappresentativo ), descrivete come usa giochi e oggetti: Ha la casa piena di giochi, ha giocato per un po' di tempo con le costruzioni e col dido ma ora non sembra provare più interesse. Ha giocato con le automobiline e il trenino però anche in questo caso, dopo un po' ha perso interesse. Ha giocato con giochi musicali per diverso tempo. Imitativo: prende il telefono per chiamare, la scopa e la paletta per spazzare e il mattarello per stendere la massa...per un periodo utilizzava una vecchia macchina fotografica per "scattare delle foto".
DISEGNO SPONTANEO
fa scarabocchi sulla lavagna magnetica e con i pennelli, gli acquerelli e i pennarelli.

ATTENZIONE nelle varie attività e interessi: breve

COMPRENSIONE DELLE COSE E DELLE RICHIESTE
Comprende praticamente quello che gli si dice ma non sempre fa ciò che gli viene richiesto. Ad esempio mette in frigo la bottiglia d'acqua quando richiesto e getta la plastica e la carta nei relativi bidoni, contrassegnati da un colore diverso.

COMUNICAZIONE DEI SUOI BISOGNI E DESIDERI ....
Lo comunica in modo non verbale tranne "acqua" che dice e, qualche volta "mela".

UMORE

- COMPORTAMENTO
è sempre in movimento, ultimamente passa da momenti di irrefrenabile dolcezza a momenti in cui è fortemente capriccioso.
adesione a regole, orari, limiti: fino a qualche tempo fa si "ribellava" alle regole ma le seguiva, ora è decisamente più restio a farlo tanto che se non si fa ciò che si vuole a volte si getta per terra e piange.
obbedienza agli adulti: quando uno si arrabbia ubbidisce altrimenti fa finta di non sentire.
reazione a divieti, frustrazioni: ultimamente, soprattutto in presenza della sorellina, non reagisce in modo consono ai divieti.
capricci, bizze: sì.
paure, fissazioni: no.

- SCOLARIZZAZIONE
asilo nido, sì, sezione primavera. A che età 2anni e mezzo. Reazioni eventuali: inizialmente non era contento di lasciare la mamma ma ora sembra uscire di casa volentieri ma quando è davanti a scuola non vorrebbe entrare (non sempre). Quando entra poi si tranquillizza.

RAPPORTI SOCIALI, occasioni di incontri con altri, parenti, amicizie, ambiente extrafamiliare: con parenti stretti spesso con amici più sporadicamente.

- SITUAZIONE AMBIENTALE E FAMILIARE
Organizzazione familiare per l'accudimento (orari dei genitori, nonni, baby sitter, ecc: descrivete come siete organizzati, la giornata tipo del bambino e della famiglia): il papà esce di casa la mattina presto per andare a lavorare, la mamma con i due bambini escono per accompagnare il grande a scuola. Alle 13 viene preso da scuola con dalla mamma con la sorellina e c'è la nonna anche che rimane fino al pomeriggio. Verso le 19 arriva il papà dal lavoro.
modalità educative: inizialmente permissive e ora molto ferme.
tempo video 3 (2+1) ore durante la giornata.

- EVENTI PARTICOLARI,
cambiamenti, trasferimenti, nascite, lutti, malattie di familiari, difficoltà: la nascita della sorellina (che ora ha un anno) è stato un'evento sicuramente destabilizzante pur avendolo coinvolto.

Commenti

Penso che il bambino sia stato appunto destabilizzato dall'arrivo della sorellina e poi anche dall'andata al nido, eventi che sembrano aver turbato il suo equilibrio. Non è facile gestire due bimbi così piccoli e dare la giusta attenzione entrambi. Nessuna malattia, direi, ma normali vicissitudini della vita, da cercare di affrontare con pazienza e buon senso, cercando di capire anche il suo punto di vista.

Grazie mille, di cuore, per la celere risposta...ma mi chiedo come possiamo fare, stiamo cercando di dargli tantissime attenzioni ma ovviamente anche la sorellina necessita di cure e amore ma lui ha comunque degli attacchi di rabbia...gli spieghiamo che non si gettano gli oggetti o non si lanciano e non si batte contro i vetri delle finestre ma ci guarda e lo fa lo stesso...come e cosa possiamo fare?
Per quanto riguarda il linguaggio, non parlando ancora, è preoccupante o dobbiamo aspettare un po' continuando a stimolarlo?
Grazie ancora

Il linguaggio non dipende dai vostri "stimoli", ma dal fatto che lui stia in mezzo a un ambiente dove si parla normalmente e che lui abbia voglia di comunicare ( spontaneamente, non rispondendo a domande...). Lo stimolo migliore è ascoltarlo e rispondergli, molti adulti in realtà non ascoltano i bambini. Le spiegazioni poi non servono, contano i fatti. Quando lui vedrà che in casa c'è posto sia per la sorella che per lui si placherà. Bisogna capirlo, capire cosa gli passa per la testa, osservandolo, e 'tenere la barca dritta', e avere pazienza, resistenza e coraggio

Gentile Dottore,
Le scrivo un aggiornamento in merito alla situazione di mio figlio che ora ha compiuto 3 anni. Dopo aver parlato con la pediatra ci ha consigliato di effettuare una visita dalla neuropsichiatria dell'infanzia. Dopo un'ora ci ha detto che nel bambino "si evidenzia un ritardo globale dello sviluppo associato a difficoltà comunicativo relazionali" consigliandoci poi un trattamento psicomotorio. Attesa la fine del lockdown siamo andati dal psicomotoricista (ormai è la 5 volta, due sedute a settimana) che ci ha detto che "il bambino ha tutte le capacità, potrebbe fare anche più di quanto non faccia perché comprende ciò che gli si dice". Vorrei chiederLe: da questa patologia, è corretto chiamarla così?, è possibile guarire? A settembre frequenterà l'asilo, il primo anno, fino ad allora, secondo la sua esperienza, potrebbe riuscire a recuperare il gap linguistico (anche parole come "cacca, pipì, pappa etc), anche per potergli togliere il pannolino? E, per quanto riguarda il futuro, è possibile che abbia una vita normale o questo ritardo non è colmabile? Scusi se le faccio tutte queste domande ma dopo la relazione della neuropsichiatria siamo un po' preoccupati per il suo futuro. Grazie mille e buona domenica

Quale patologia? Ritardo e difficoltà presunte non fanno una patologia, cioè una malattia! Come un ciclista o un podista che è rimasto un po' indietro, non per questo sono malati! Probabilmente l'arrivo della sorellina e altri aspetti ambientali lo hanno un po' frenato. Se volete mandatemi qualche video insieme a voi.

Gentile Dottore,
Le scrivo dopo quasi due anni per un aggiornamento. Mio figlio ora ha quasi 5 anni e dopo l'anno scolastico 20/21 che abbiamo deciso di non mandarlo a scuola per paura del covid19, da settembre 21 frequenta il secondo anno d'asilo, nonostante abbia saltato il primo.
All'inizio a scuola non andava molto volentieri mentre ora è contento, tranne qualche mattina, come credo sia normale, di andare e poi tornare a casa ad ora di pranzo.
Siamo riandati dalla npi a gennaio di quest'anno e ha detto di rivederci a fine anno scolastico per dei controlli in quanto mio figlio che ora parla, nonostante non sia sempre tutto comprensibile per la velocità dell'eloquio, quando eravamo con la dottoressa ha fatto scarabocchi sul foglio quando gli erano state richieste cose che a casa fa perfettamente (forme e firma).
Come Le dicevo ora parla anche se ogni tanto, soprattutto quando è nervoso o sotto stress, ripete frasi e pezzetti di cartoni animati. Se gli si chiede di che cosa sta parlando ti risponde "del cartone xy" e da lì gli si fanno delle domande in merito e parla di quello.
Con la sorella ora è un rapporto di "odio-amore", quando fanno qualcosa di "non consentito" insieme sono complici, altrimenti quello che fa uno vuole fare l'altra facendosi dispetti a vicenda, ma questo credo che sia nella norma.
L'unica cosa che mi ha detto la maestra è che se non ha voglia di fare un'attività (premetto che non ama colorare o dipingere, lo fa ma non lo appassiona) ne fa un po', giusto per accontentarla, e poi si alza e prende un libro. Ama i libri e ne abbiamo tantissimi a casa. Conosce tutte le lettere ma non abbiamo capito come aiutarlo a leggere le sillabe, certo non ha neanche 5 anni e in tutto ha frequentato, su 7 mesi di scuola, forse 4 per le varie quarantene.
Sicuramente da quando ha iniziato a parlare, formulando frasi, è meno frustrato e non ha mai episodi di pianto irrefrenabile.
Ormai, quando siamo per strada, saluta i signori e le signore che incontra. La logopedista ha detto che è molto migliorato però essendo molto giovane si basa prettamente sulle schede di valutazione bimestrali.
Il mio timore è che la prossima volta dalla npi faccia la stessa cosa...e per quanto riguarda la ripetizione delle frasi dei cartoni c'è da preoccuparsi?
La ringrazio anticipatamente e le auguro una buona serata.

Signora, bene!, mi sembra che suo figlio stia evolvendo normalmente, con qualche sua particolarità, come ognuno, ma nella norma. Non lo porti più a visite specialistiche, non gli faccia fare né logopedia né psicomotricità, non ne ha bisogno, basta la scuola materna. Non occorre aiutarlo per leggere, non c'è bisogno.. visite e terapie gli fanno male, lo fanno sentire diverso, lo ostacolano. Provi a fare 'vacanza' per sei mesi e vediamo come va. Ripetere frasi dei cartoni oggi è una cosa frequente, non patologica, non è un segno di malattia. Difendetevi dai cacciatori di autismo e di patologie, sono pericolosi!.... Mi mandi qualche video se vuole, veda le istruzioni nella colonna qui a sinistra.

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AVVISO IMPORTANTE: i consulti on/line hanno solo valore di consigli e non intendono sostituire in alcun modo la visita medica o psicologica diretta.